-
» «Va bene il dialogo, ma a una condizione: via quel disegno di legge» - INTERVISTA
Nicola LATORRE in data 25 novembre 2009
-
» «Il Parlamento non è più autonomo da tempo. C'è l’urgenza di ripristinare l’immunità» - INTERVISTA
Silvano MOFFA in data 25 novembre 2009
-
» «A Granata dico: Niente ultrà sulle toghe» - INTERVISTA
Benedetto DELLA VEDOVA in data 25 novembre 2009
-
» Uniti per Riccardi, centrosinistra a Manfredonia va controcorrente
Angelo RICCARDI in data 24 novembre 2009
-
» PSE. «Nel gruppo hanno prevalso scelte nazionaliste, non europeiste» - INTERVISTA
Nicola LATORRE in data 21 novembre 2009
-
» Crocifisso. "Rifiutare ogni posizione laicista che neghi il ruolo fondamentale avuto dal cristianesimo"
Andrea FERRAZZI in data 19 novembre 2009
-
» «Galan faccia ricorso alla Corte costituzionale contro la privatizzazione del servizio idrico nazionale»
Rosanna FILIPPIN in data 18 novembre 2009
-
» Il Parlamento subisce un nuovo voto di fiducia. Questa volta con decreto si privatizza l'acqua.
Daniela SBROLLINI in data 18 novembre 2009
-
» Privatizzazione dell'acqua, il governo ha posto la fiducia.
Rodolfo Giuliano VIOLA in data 18 novembre 2009
-
» "No alla privatizzazione dell'acqua"
Giampaolo FOGLIARDI in data 18 novembre 2009
-
» Ormai il Pdl è un amalgama mal riuscito.
Antonio POLITO in data 17 novembre 2009
-
» "La parola torni agli elettori se la maggioranza non è compatta"
Renato Giuseppe SCHIFANI in data 17 novembre 2009
-
» «Così come è oggi, il "processo breve", è destinato a sbattere contro il muro della incostituzionalità. Ora basta ghedinate» - INTERVISTA
Italo BOCCHINO in data 16 novembre 2009
-
» «Riappropriarsi del Leone di San Marco e della vera eredità della Serenissima»
Paolo GIARETTA in data 15 novembre 2009
-
» L'intervento da neosegretario del Pd Veneto.
Rosanna FILIPPIN in data 15 novembre 2009
-
» «Berlusconi, riporti l'Italia alle urne. In politica il modo migliore per cadere è tenersi troppo attaccato alla sedia» - INTERVISTA
Francesco COSSIGA in data 14 novembre 2009
-
» «Siamo alternativi a tutto il centrodestra siciliano» - INTERVISTA
Vincenzo BIANCO in data 12 novembre 2009
-
» «Mi sono dimessa dal Pd e vado con Rutelli» - INTERVISTA
Linda LANZILLOTTA in data 11 novembre 2009
-
» Lascio il Pd e aderisco ad Alleanza per l'Italia
Marco CALGARO in data 11 novembre 2009
-
» «Solo la prescrizione breve mi tutela».
Silvio BERLUSCONI in data 10 novembre 2009
-
» «No alle riforme se servono solo al Cavaliere» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 09 novembre 2009
-
» «Nel Pdl non mi piace l'aria da caserma»
Gianfranco FINI in data 08 novembre 2009
-
» «Pd. Basta con i soliti nomi». - INTERVISTA
Luigi de MAGISTRIS in data 07 novembre 2009
-
» Elezioni regionali. "Alla Lega i presidenti di Piemonte e Veneto"
Umberto BOSSI in data 07 novembre 2009
-
» «Basta con i pregiudizi, facciamo le riforme» - INTERVISTA
Luciano VIOLANTE in data 07 novembre 2009
-
» «Rispetto la decisione di Calearo di uscire dal Pd. Ora lui rispetti gli elettori del Pd e si dimetta da deputato»
Rosanna FILIPPIN in data 06 novembre 2009
-
» «Il mio partito è pronto» - INTERVISTA
Francesco RUTELLI in data 06 novembre 2009
-
» «Anche altre forze che sono nella società e non sono in Parlamento, possono avere un rapporto programmatico con noi».
Pier Luigi BERSANI in data 03 novembre 2009
-
» «Se cado si vota subito. Il Pd cambi registro e parleremo. Ed è possibile che nei prossimi giorni ne vedremo delle belle»
Silvio BERLUSCONI in data 03 novembre 2009
-
» PD: bene l’impegno di Bersani sul lavoro
Cesare DAMIANO in data 02 novembre 2009
-
» «Sì, lascio il Pd. Questo non è il mio partito» - INTERVISTA
Francesco RUTELLI in data 31 ottobre 2009
-
» Il Caso Mills è più grave di quello Marrazzo, ma Berlusconi non si dimette.
Giuseppe GIULIETTI in data 28 ottobre 2009
-
» Ballottaggio nel Pd. «Nessuna rinuncia, nessuna via libera. Chi rappresenta la maggioranza relativa avanzi una proposta programmatica»
Andrea CAUSIN in data 27 ottobre 2009
-
» Primarie Pd. I migliori auguri di buon lavoro al nuovo segretario nazionale e regionale.
Beatrice DRAGHETTI in data 26 ottobre 2009
-
» "La scelta di Marrazzo di dimettersi, è un atto di responsabilità".
Dario FRANCESCHINI in data 24 ottobre 2009
-
» Veneto. «Sì a nuove alleanze per le regionali» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 21 ottobre 2009
-
» Non autosufficienza. "Non basta approvare la legge, ci vogliono risorse reali"
Giovanni GALLO in data 21 ottobre 2009
«No alle riforme se servono solo al Cavaliere» - INTERVISTA
-
(09 novembre 2009) - fonte: La Stampa - Federicco Geremicca - inserita il 09 novembre 2009 da 31
C’è una cosa, prima di tutto, che Rosy Bindi - neopresidente del Pd - tiene a chiarire: perché non vorrebbe che in tutto questo mare di parole circa il nuovo inizio, la ripartenza, il partito di alternativa piuttosto che di opposizione, ecco, in tutto questo sorgesse qualche equivoco.
Dice: «Visto che il tema è come al solito sul tappeto, vorrei che Berlusconi avesse chiara qual'è la nostra posizione: in materia di giustizia, se le proposte continuano a essere costruite esclusivamente sulle sue necessità, confermo che la disponibilità del Pd a discuterne non c’era prima e non c’è adesso. Se ci riesce, quelle riforme se le faccia approvare dalla sua maggioranza: ma osservo che, nonostante le pressioni al limite del ricatto, comincia ad avere dei problemi anche lì».Come passo d’avvio di un nuovo dialogo non è granché...
«E su cosa dovremmo dialogare, scusi? Sulla ragionevole durata dei processi, della quale il premier si ricorda solo adesso perché gli è stato bocciato il lodo Alfano? Con Berlusconi siamo alle solite: fallisce una strada e allora ne prova un’altra. Ma l’obiettivo rimane sempre lo stesso: sottrarsi ai processi che lo attendono».
Qualcuno aveva inteso che con il “nuovo corso” la posizione del Pd potesse modificarsi: aveva inteso male?
«Certamente. E prima di tutto non aveva inteso Bersani, che anche sabato al Palafiera è stato chiarissimo: noi siamo pronti da subito a impegnarci per la riforma della giustizia civile, che interessa davvero milioni di cittadini.
Ma sulla giustizia penale non accettiamo una discussione che sia condizionata dalla posizione personale del presidente del Consiglio. E guardi che ce ne spiace».Ve ne spiace?
«Certamente. Perché occorrerebbe davvero intervenire per rendere più rapido ed efficace il funzionamento della macchina giudiziaria».
Cambiano i segretari ma il tasso di antiberlusconismo del Pd sembra restare immutato: c’è chi ne sarà deluso, forse.
«Chi si dice deluso, dovrebbe ricordare come era cominciata questa legislatura: all’insegna della nostra massima disponibilità al confronto. Se lo ricorda Veltroni? Rispettoso in campagna elettorale e poi, a esecutivo insediato, aperture, disponibilità al dialogo, governo ombra...».
E poi?
«E poi è cominciata la stagione dei lodi, della propaganda, degli attacchi personali. Il solito Berlusconi, insomma. Ed è vero che lì anche la nostra opposizione ha cambiato tono, fin quasi a entrare in concorrenza con Di Pietro, che forse se ne è addirittura avvantaggiato».
E’ tempo quindi, dopo l’avvio di Veltroni e la segreteria di Franceschini, di una rifondazione? E’ questo, insomma, il mandato di Bersani?
«Nient’affatto. La verità è che, al di là delle battute d’arresto e degli errori che tutti abbiamo fatto, io considero questi ultimi 15 anni - dall’Ulivo fino al Pd - come una storia unica. E’ per questo, per intenderci, che così come ai tempi non mi piaceva la “nuova stagione” coniata da Veltroni, non mi pare il caso oggi di parlare di “rifondazione”. Bersani non parte da zero, e noi non dobbiamo ricominciare tutto ogni volta da capo.
Oggi possiamo andare avanti e fare delle cose anche in ragione degli errori che abbiamo alle spalle».Bersani, appunto: che segretario sarà?
«Io lo considero, per molti versi, il continuatore di Prodi: come Romano, non ha bisogno di strillare per dimostrare il suo antiberlusconismo. Ed ha uno stile e un messaggio fatto di semplicità che arriva a tutti. In un periodo di risse, salotti tv e cadute di stile, si presenta come un uomo che vive la realtà comune alla gente normale. Ed ha ragione a dire che Silvio Berlusconi lo si batte certo non cedendo su nulla: ma piuttosto che strillare soltanto, occorre avanzare al Paese proposte più forti di quelle del premier, mostrando il profilo di un partito già pronto per il governo».
Qualche strillo, in verità, si è sentito anche alla vostra Assemblea nazionale dell’altro giorno: quanto è rimasta colpita dal duro intervento di Franco Marini?
«Molto, se devo dire la verità. Il partito va rafforzato col concorso di tutti: e uno dei motivi del mio sostegno a Bersani, è stata la certezza che avrebbe lavorato alla costruzione di un partito inclusivo. Intorno alla sua linea politica, l’unità del Partito democratico la si troverà. E’ per questo che non nascondo che il discorso di Marini mi ha un po’ toccato anche sul piano personale».
Si è forse sentita offesa?
«Non è questo il punto. Il punto è che non si può dire che in questo partito la cultura popolare non sia rappresentata: io sono presidente, Letta è vicesegretario e Franceschini è capogruppo a Montecitorio. E noi a quale storia apparteniamo? Io non credo che la cultura popolare possa essere ristretta in una corrente, perché è ben più larga e ben più forte. E non riconoscerlo mi sembra ingeneroso».
Posso chiederle, in conclusione, come mai si è commossa tanto quando ha parlato all’Assemblea nazionale?
«Per l’applauso che mi è stato riservato anche da chi aveva sostenuto altre candidature alla segreteria del partito.
E soprattutto perché, dopo 20 anni di vita spesa alla realizzazione di un progetto, l’elezione a Presidente del Pd mi è parsa un grande riconoscimento ad un percorso politico e ad un impegno personale e collettivo che da oggi riprende con entusiasmo immutato».
Fonte: La Stampa - Federicco Geremicca | vai alla pagina » Segnala errori / abusi