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Dichiarazione di Massimiliano MESCHIARI

Alla data della dichiarazione: Vicesindaco  Comune Castelnuovo Rangone (MO) (Partito: Cen-sin)  - Consigliere  Consiglio Comunale Castelnuovo Rangone (MO) (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

I residenti del centro di Montale: «Quella segheria va chiusa»

  • (15 novembre 2009) - fonte: Gazzetta di Modena - inserita il 24 novembre 2009 da 6063

    I residenti della zona di via San Giuseppe a Montale non trovano pace e si rivolgono di nuovo all’amministrazione comunale per l’attività della segheria (oggi sede solo di attività di vendita di legna) che, dicono, «tanti disagi ha provocato e continua a provocare». «Il Comune ha imposto con un’ordinanza al proprietario di trasferire in un altro stabilimento le operazioni di lavorazione della legna - spiega il vicesindaco Massiliano Meschiari - poichè creavano polvere e rumore. Anche l’Arpa era intervenuta per fare controlli e aveva individuato irregolarità. Ora in quella segheria è possibile solo vendere la legna, anche se il rumore quando scaricano e passano i camion purtroppo c’è ancora». «Fortunatamente hanno delocalizzato il segaggio della legna che rendeva l’ambiente invivibile - spiegano i residenti - ma restano ancora i camion e le ruspe che scaricano quintali di legna nei cassoni. Peraltro un’attività come questa, in pieno centro a Montale, è inaccettabile, produce degrado e sporcizia, bisognerebbe che l’azienda si trasferisse in una zona artigianale e non rimanesse in un’area residenziale nel centro di un paese».

    Meschiari, dal canto suo, puntualizza che, come già annunciato dalla precedente amministrazione, «effettivamente il Comune ha già acquisito parte di quell’area che sarà portata alla fruizione della cittadinanza»; ma i residenti restano perplessi su questo punto e, dicono, «la segheria continua ad occupare esattamente la stessa superficie di prima, quindi non capiamo quale area abbia acquisito l’amministrazione comunale. Attendiamo comunque di vedere gli sviluppi e speriamo in un miglioramento della vivibilità della zona».

    Fonte: Gazzetta di Modena | vai alla pagina

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