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Dichiarazione di Pier Luigi BERSANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Solo se cade il processo breve possiamo dialogare con la maggioranza. L'immunità è l'ultima delle cose cui dobbiamo mettere mano»

  • (06 dicembre 2009) - fonte: Ansa - inserita il 07 dicembre 2009 da 31

    Se la maggioranza non rinuncia al ddl sul processo breve sarà difficile discutere di riforme. Lo dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani in un'intervista a 'In mezz'ora. La posizione del Pd, chiarisce Bersani è questa: "Mai leggi ad personam, sì ad un processo di riforme, tenendo presente che questo terreno non può dimenticare i temi della vita reale dei cittadini: lavoro, occupazione, impresa, altrimenti, per citare Vasco Rossi diventa 'gli spari sopra', ossia facciamo un dibattito che non tocca i cittadini, ma non ci si venga a chiedere leggi ad personam, noi faremo opposizione sul processo breve".

    Bersani invita poi il "centrodestra a riflettere su questa materia, sono già sette o otto i tentativi di fare leggi per una persona sola, non funziona, il sistema ha bisogno di una riforma. Già nel '79 Nilde Iotti diceva che bisognava superare il bicameralismo e ridurre il numero dei parlamentari altrimenti il rischio è che arrivino ondate plebiscitarie o populiste, siamo ancora qui" a questo proposito il segretario del Pd ha riconosciuto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano di stare "svolgendo un'opera sobria, serissima, è un punto di riferimento enorme, il suo messaggio è stato chiaro: servono riforme non pezze a colori".

    Bersani azzarda anche un "pronostico: come negli altri casi queste leggi non portano da nessuna parte, o per il contesto costituzionale o per l'opposizione queste leggi non arrivano da nessuna parte", quanto alle riforme, "noi siamo pronti, abbiamo dimostrato al Senato di voler discutere, abbiamo le nostre proposte, ma loro devono ritirate queste norme, perchè se insistono e hanno un esito verranno cancellati migliaia di processi ai colletti bianchi e allora si creerà un clima dove difficilmente si potrà discutere di riforme in modo sereno".

    Infine quanto alle posizioni espresse da Luciano Violante il leader del Pd assicura: "Abbiamo un progetto di riforma che porta il suo nome a cui lui è fedele" ma "l'immunità è l'ultima delle cose cui dobbiamo mettere mano".

    Spatuzza? Fiducia nei giudici - "Guarderò alle parole dei giudici non alle parole di Spatuzza e invito tutti a farlo". Pier Luigi Bersani parla così a proposito della testimonianza del pentito di mafia che ha chiamato in causa il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "L'accusa in sè è fortissima - ammette il segretario del Pd - ma elementi che la sostengano per adesso non si sono visti. Io sono molto garantista, ma secondo me il problema è un altro: Berlusconi si vanta di aver governato tanto quanto De Gasperi, quindi pensa di essere uno statista ma qual è riassunto di questi dieci anni di governo? Meno fisco, più riforme? In questi anni siamo stati bloccati da problemi suoi, uno statista non può non porsi questo problema e vedere quale può essere l'orizzonte nuovo per un paese che è al tramonto, uno statista non può fare barzellette".

    Fonte: Ansa | vai alla pagina

    Argomenti: pd, riforme, Berlusconi Silvio, processo, immunità parlamentare, DDL | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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