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«Nella Finanziaria non ci sono interventi per famiglie e imprese ma tagli, mance e regali agli amici. E qualche amara beffa sugli ammortizzatori sociali». - INTERVISTA
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(09 dicembre 2009) - fonte: AGL - Gruppo Editoriale L'Espresso - Vindice Lecis - inserita il 09 dicembre 2009 da 31
Nessun intervento per chi sta male, ma solo tagli. E' un Parlamento commissariato.«Non ci sono interventi per famiglie e imprese ma tagli, mance e regali agli amici. E qualche amara beffa sul fronte degli ammortizzatori sociali». Pier Paolo Baretta, responsabile dei deputati del Pd nella Commissione Bilancio della Camera, critica la Finanziaria «imposta da Tremonti che ha commissariato il Parlamento e la sua maggioranza» e che non «è in sintonia con i bisogni del Paese». In particolare in un momento come questo, segnato dalla crescita della disoccupazione e dall’ipotizzato aumento delle tariffe energetiche.
Perché parla di beffa per gli italiani sull’occupazione?
«Su un miliardo e cento milioni stanziati, 860 milioni sono destinati ad incentivare la contrattazione di secondo livello sulla produttività. Non mi sembra davvero una delle priorità della situazione economica del Paese».
E il resto dei finanziamenti?
«Solo 260 milioni per la cassa integrazione, uno schiaffo a chi vive una situazione drammatica. Per non parlare della finzione dell’aumento di disoccupazione destinato ai Cocopro. Pochi spiccioli per il lavoro in confronto ad altri interventi come i 400 milioni destinati, ad esempio, all’autotrasporto».
Cosa c’è dentro questa Finanziaria?
«Ripeto che mancano quegli interventi adeguati al sostegno del reddito. Ci hanno detto no su tutto: alle detrazioni che avevamo proposto fino a 55 mila euro e a quelle destinate alle famiglie con figli a carico. Sono state inserite invece altre misure davvero impressionanti e negative».
Vale a dire?
«Anzitutto la vendita dei beni immobili confiscati alla mafia che rischiano di tornare in mano ai boss. Inoltre il provvedimento che vuole mettere in ginocchio la stampa di partito, cooperativa e no profit che danneggerà davvero l’informazione non allineata. C’è anche il vergognoso provvedimento che chiede agli abruzzesi colpiti dal terremoto di pagare tasse e arretrati dal 1 gennaio 2010. Un vero affronto».
Cosa siete riusciti a ottenere come opposizione?
«Due cose: il patto per la salute, grazie all’impegno delle Regioni, che però in parte è finanziato dai fondi Fas che servirebbero per le aree sottosviluppate. L’altro punto positivo è il rimborso ai Comuni per i mancati introiti dell’Ici. Oltre a questi ci sono invece un’infinità di provvedimenti cuciti per soddisfare amici e clientele».
Perché la blindatura del provvedimento da parte della maggioranza?
«Il centrodestra è molto diviso al proprio interno e il governo aveva paura di andare in minoranza. Come d’altra parte era accaduto in commissione dove dodici dei quattordici emendamenti del governo erano stati bocciati perché inammissibili».
Col voto di fiducia bloccheranno i dissensi.
«L’hanno già fatto in commissione Bilancio: in dieci minuti hanno approvato duecento emendamenti. Tremonti ha commissariato la sua maggioranza e, purtroppo, l’intero Parlamento. La vicenda della Finanziaria è incredibile: prima una settimana di attesa in commissione, poi gli emendamenti bocciati e infine lo strangolamento del confronto».
Fonte: AGL - Gruppo Editoriale L'Espresso - Vindice Lecis | vai alla pagina » Segnala errori / abusi