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» «Il nostro motivo è la difesa del capo dello stato e della ragione delle riforme».
Enrico LETTA in data 05 gennaio 2010
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» «A Berlusconi propongo di lasciare l'Italia senza conseguenze. Non c'e' inganno: solo il bisogno di ritornare ad essere una nazione democratica e civile»
Luigi de MAGISTRIS in data 02 gennaio 2010
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» Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica [youtube]
Giorgio NAPOLITANO in data 31 dicembre 2009
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» In piazza contro il bavaglio al web. Libera Rete in libero Stato.
Giuseppe GIULIETTI in data 22 dicembre 2009
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» "Letterina di Natale per un 2010 di ricostruzione"
Antonio DI PIETRO in data 22 dicembre 2009
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» Schifani la pensa come Ahmadinejad, HU Jintao e Al Bahir, i presidenti di Iran, Cina e Sudan, dove Facebook è messo al bando.
Massimo DONADI in data 18 dicembre 2009
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» Nessuno tocchi internet. Interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri Alfano e Maroni per fare chiarezza sulle notizie di una possibile introduzione mediante decreto legge della norma di apologia di reato su Internet.
Marco BELTRANDI in data 18 dicembre 2009
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» Gravissime le notizie su un disegno di legge per introdurre restrizioni alla libera espressione del web. Siamo pronti a ricorrere alla nonviolenza.
Marco CAPPATO in data 18 dicembre 2009
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» Internet. Beltrandi: Mozione parlamentare per garantire la libertà in rete
Marco BELTRANDI in data 18 dicembre 2009
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» Facebook più pericoloso dei gruppi anni '70
Renato Giuseppe SCHIFANI in data 17 dicembre 2009
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» Intervento al Senato sulle annunciate limitazioni all'utilizzo di Internet.
Marco PERDUCA in data 16 dicembre 2009
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» Cortei vietati a Roma. «L'invito è sempre quello di disobbedire a chi vuole imbavagliare l'espressione del libero pensiero».
Andrea Alzetta in data 11 dicembre 2009
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» Sono Tranquillo. Restano dubbi sulla legittimità dell’atto di scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano.
Antonio Agostino AMBROSIO in data 04 dicembre 2009
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» «Una manifestazione nata dalla Rete» - INTERVISTA
Sandro GOZI in data 03 dicembre 2009
Intervento al Senato sulle annunciate limitazioni all'utilizzo di Internet.
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(16 dicembre 2009) - fonte: Agorà Digitale - inserita il 18 dicembre 2009 da 31
PERDUCA (PD). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PERDUCA (PD). Intervengo in merito al preannunciato giro di vite su Internet a seguito di quanto avvenuto a Milano contro il Presidente del Consiglio.
Dico questo perché le agenzie ci informano che il ministro Maroni ha annunciato che un decreto-legge apposito dovrebbe essere discusso nel prossimo Consiglio dei ministri.
Questo è un Paese che si fonda in primis sulla non certezza del diritto e quindi qualsiasi tipo di norma deve avere sempre a che fare con il fatto che è talmente violatrice dei nostri principi costituzionali che applicarla è un disastro. Ma questo è anche l'unico Paese in Europa ad aver, in primo luogo, criminalizzato una tecnologia, ossia lo scambio dei dati con il cosiddetto peer to peer; in secondo luogo, con il decreto Pisanu ha imposto tutta una serie di vessazioni non soltanto a chi oggi gestisce punti Internet ma anche a quelle Province o Comuni che stanno iniziando a lanciare una serie di proposte di offerta wirefire gratuite; in terzo luogo, è il Paese - e questa è la preoccupazione che in particolare desidero sollevare oggi - ha adottato una serie di misure, con tutti i Governi negli ultimi dieci anni, in relazione alle manifestazioni sportive, che oggi il ministro Maroni dice dovrebbero essere trasportate al dominio virtuale di Internet. In questi giorni abbiamo incardinato in 1a Commissione una revisione di alcune di dette norme che regolamentano l'accesso alle manifestazioni sportive, perché in effetti inapplicabili oltre che incostituzionali.
Allora, onde evitare di ritrovarci fra due mesi a dover - come abbiamo già fatto - adottare un emendamento del collega D'Alia per poi farlo cancellare dalla Camera dei deputati dagli stessi che lo avevano suggerito alla maggioranza (tramite però un membro non della maggioranza), sarebbe il caso di bloccare ogni decreto che vada a creare uno Stato di polizia sul modello cinese o iraniano in Internet. Si potrebbe aprire un dibattito in 1a e 2a Commissione, magari coinvolgendo anche altre - non saprei quale Commissione sia competente in materia di Internet, perché mette insieme molti aspetti - e soprattutto chi la rete conosce e non esclusivamente dal punto di vista legale ma dalla vera legge della rete, ossia i codici.
Eventualmente nelle prossime settimane o alla ripresa dell'anno prossimo si potrebbe finalmente svolgere un dibattito parlamentare nel merito e nel metodo della presunta (chi la ritiene necessaria e chi non la ritiene tale, come me) regolamentazione di Internet, proprio perché si continua a penalizzare anche il futuro della nostra economia.
Questo è un Governo che non ha investito sulla banda larga ma l'Italia è anche un Paese che eccelle dal punto di vista dell'ingegneria elettronica, in particolare nel campo di Internet e di tutto ciò che attiene al software, settori che può anche regolamentare e far crescere.
Se chiaramente non ci dovessero essere riscontri positivi da parte della maggioranza cercheremo - e ringrazio i pochi che sono rimasti ad ascoltare il mio intervento - di ottenere tale risultato presentando una mozione ad hoc, perché, in effetti, non si può in un momento di crisi penalizzare ancora una volta uno dei possibili volani della nostra crescita economica, nonché chiaramente della circolazione delle idee. (Applausi della senatrice Poretti).
PRESIDENTE. Senatore Perduca, la Presidenza prende atto delle sue sollecitazioni.
Fonte: Agorà Digitale | vai alla pagina » Segnala errori / abusi