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Dichiarazione di Luca ZAIA
Nucleare in Veneto. «Non mi pare terra disponibile» - INTERVISTA
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(23 dicembre 2009) - fonte: La Discussione - Paola Alagia - inserita il 24 dicembre 2009 da 31
Farà la sua campagna elettorale ma, al tempo stesso, continuerà a fare il ministro. Luca Zaia, candidato alla presidenza della Regione Veneto, non ha alcuna intenzione di lasciare via XX Settembre: «Non mi dimetto. Fino ad aprile continuerò a fare il ministro». E su una questione come quella del nucleare, con la probabilità che sia proprio il Veneto a fare da apripista ospitando la prima centrale, il ministro per le Politiche agricole, interpellato dalla Discussione, il suo parere lo dice chiaramente:
«Bisognerà valutare i dossier che io non conosco. Ma fatta questa premessa, non mi sembra, almeno dal di fuori, che nella Regione ci siano le condizioni».L’Udc, in vista delle regionali, ha detto chiaro di non voler “svendere il Nord alla Lega”. A prescindere dai candidati in corsa. Che ne pensa?
L’Udc non ha perso occasione per attaccarci anche con toni molto pesanti su tutti i provvedimenti. Io ho un ricordo terribile di quella che è stata la discussione per le quote latte, ma penso a molte altre questioni.
Se sarà lei il nuovo inquilino di palazzo Balbi, molto probabilmente si troverà ad affrontare la questione del nucleare e, quindi, dei siti. Come si regolerà?
Rispetto al nucleare io devo dire che il Veneto non mi sembra terra disponibile perché non ci sono le condizioni.
È un’area molto antropizzata. Sorvolare il Veneto in aereo è un po’ come sorvolare Los Angeles.Rovigo potrebbe essere la sede di un eventuale impianto…
Questo è un dossier che io non conosco e che dovremo, a tempo debito, analizzare. Sono documenti di competenza del presidente della Regione Giancarlo Galan. Dico solo che nel momento in cui toccherà a me questa documentazione, se toccherà a me, la analizzerò fino in fondo.
Meglio zone meno abitate?
Valuterò i dossier, ma dal di fuori non mi sembra che al momento si intravedano le condizioni.
Quale sarà la sua bussola?
Prima di tutto vengono sempre i cittadini. Il contratto sociale di Rousseau ci impone questo.
Non c’è il rischio di una sovrapposizione tra la campagna elettorale ed il suo lavoro di ministro?
Io faccio la mia campagna elettorale da Luca Zaia e faccio il ministro da Luca Zaia: le due cose non saranno sovrapposte.
Cosa augura all’agricoltura italiana?
Premesso che ci vuole il massimo rispetto per gli elettori, senza la presunzione, come spesso accade, di lanciarsi in previsioni. Comunque, se le elezioni ci daranno il risultato sperato, auguro all’agricoltura italiana di proseguire in questo stesso solco in cui stiamo lavorando noi.
Cioè?
Abbiamo messo su una macchina efficiente che fa lavoro di squadra ed è motivata. Un processo motivazionale non si può improvvisare, ma nasce e si consolida nel tempo. Il ministero funziona un po’ come un’azienda ed io spero che tale macchina non venga smantellata. Se chi mi succederà avrà una visione d’azienda, invece che solo di occupazione politica, allora questo rischio non ci sarà.
Fonte: La Discussione - Paola Alagia | vai alla pagina » Segnala errori / abusi