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Dichiarazione di Rita BERNARDINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Sovraffollamento carcerario. Un passo concreto è la nostra mozione» - INTERVISTA

  • (23 dicembre 2009) - fonte: Il Clandestino - Massimiliano Lenzi - inserita il 24 dicembre 2009 da 31

    Come si esce dalla tragedia del sovraffollamento carcerario in tempi brevi? Un passo concreto sarebbe quello di approvare la mozione Radicale che è stata depositata alla Camera e la cui discussione è calendarizzata per l`11 e 12 di gennaio prossimi". A parlare, in questa intervista al Clandestino, è Rita Bernardini, deputata della delegazione Radicale nel Pd, che a Natale andrà al carcere di Teramo, assieme a Marco Pannella. "Dopo 16 giorni di sciopero della fame spiega - dove chiedevamo venisse fissata una data per la discussione, abbiamo avuto l`attenzione di Dario Franceschini che ha scritto una lettera al Presidente della Camera Gianfranco Fini. Sulla mozione ci sono 92 firme di parlamentari (anche se due del Pd hanno ritirato la loro), di tutti gli schieramenti ad esclusione della Lega. Tra le altre cose- il testo prevede: la messa in campo di misure alternative alla detenzione, l`utilizzo dell`istituto della messa in prova e per i tossicodipendenti, che rappresentano oggi il 25% della popolazione delle galere, un cammino di recupero nelle comunità. Se passasse soltanto quest`ultimo punto si avrebbe già un bello sfoltimento della popolazione carceraria".

    Dal Governo arrivano segnali positivi?

    Su questo il ministro della Giustizia Angelino Alfano, quando è venuto in audizione in Commissione Giustizia, ha fatto delle aperture. Tra l`altro, in disparte, mi ha detto: "lo sono molto d`accordo sulla vostra richiesta di misure alternative".

    A parte voi sei radicali (Bernardini, Turco, Beltrandi, Maria A. Coscioni, Mecacci e, la Zamparutti) chi sono i firmatari della mozione?

    Tra i nomi troverete molti parlamentari Pd ma anche del Pdl e di altre forze politiche. Alcuni, per la verità, cominciano a dire che la mozione così com`è non va.

    Cosa darebbe fastidio?

    Il passaggio sul 41 bis (carcere duro per i mafiosi, ndr) dove noi Radicali, che lo definiamo la Guantanamo italiana, chiediamo che rientri nelle norme costituzionali. Ma di questo sembra che non si possa parlare, sia a destra che a sinistra.

    L`obiezione è quella che cambiandolo si indebolirebbe uno degli strumenti per la lotta alla mafia?

    Esatto, l`obiezione è questa. Ma a nostro avviso essere contro la mafia significa innanzitutto far rispettare la legalità costituzionale ed i diritti dell`uomo, oltre alle legislazioni internazionali più avanzate su questo tema. Ma non è solo il 41 bis che crea imbarazzo.

    Cos`altro?

    C`è un passaggio in cui chiediamo che la coltivazione domestica a uso personale della marijuana non rientri più nelle sanzioni penali bensì in quelle amministrative. Insomma, sa cos`è? Nella politica quando si parla di carcere e di diritti dei detenuti c`è un gran conformismo. Noi, ad esempio, a differenza di tutti gli altri riteniamo che il provvedimento di indulto votato tempo fa sia stato giusto. Altrimenti oggi i detenuti sarebbero 100mila.

    Giustizia e sua amministrazione, come si esce dallo stallo italiano?

    Chi dice agli italiani che oltre 5 milioni e mezzo di processi penali oggi, sono arretrati, e di questi circa 200mila cadono ogni anno in prescrizione? Bisogna partire da qui, da questi dati: noi radicali siamo convinti che per discutere seriamente, in Italia, di una riforma della giustizia bisogna innanzitutto uscir fuori da questa condizione di emergenza: Mi consente un`ultima cosa?.

    Dica?

    In questi giorni centinaia di detenuti stanno sostenendo l`approvazione della mozione con alcuni giorni di sciopero della fame.
    Ci tenevo a farlo sapere.

    Fonte: Il Clandestino - Massimiliano Lenzi | vai alla pagina

    Argomenti: radicali al Parlamento, ministro della Giustizia, sanzioni, 41 bis, Alfano Angelino, carceri, detenuti, marijuana | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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