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Dichiarazione di Nichi VENDOLA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Consigliere Regione Puglia (Gruppo: SeL) 


 

«Non ho organizzato nulla. O confermano il sottoscritto oppure si facciano le primarie» - INTERVISTA

  • (29 dicembre 2009) - fonte: La Repubblica - Lello Parise - inserita il 29 dicembre 2009 da 4110

    «Pronto a sfidare il candidato con un referendum. La gente non capisce perché mi devo fare da parte».

    «Io non ho eserciti a disposizione» dice il governatore comunista Nichi Vendola.

    Il segretario pugliese del Pd Sergio Blasi sostiene che ieri sera a Bari «non c’erano le condizioni di agibilità democratica per tenere l’assemblea del partito».

    «Ma, scusate, che cosa è successo?».

    Nulla. A parte un gruppo di sostenitori del presidente Vendola che sbandieravano i cartelli “O Nichi o niente”.

    «Sono gli stessi cartelli con cui mi accolgono dappertutto quando vado in giro per la Puglia. C’è un assedio popolare nei miei riguardi, che si manifesta in mille modi. Perfino con la protesta. Spero che tutti quanti noi, Pd incluso, saremo in grado di vivere questi momenti, anche di comprensibile concitazione, mettendo sul tavolo le carte giuste: innanzi tutto quelle che parlano del futuro delle giovani generazioni di questa regione».

    Il coordinatore della segreteria Bersani, Maurizio Migliavacca, assicura che Blasi «ha fatto benissimo a rinviare la riunione del “parlamentino” dei riformisti». E parla di «una ferita al Pd» giacché i delegati non avevano potuto «lavorare serenamente». E’ il rivoluzionario gentile ad avere aizzato «gruppi organizzati» contro i democratici?

    «Io non ho un partito né le risorse finanziarie da mettere in campo per orchestrare chissà quali manifestazioni di rabbia.
    Piuttosto da mesi e mesi sono travolto dalle contumelie e dai giudizi grossolani, ma non per questo ho alzato la voce. Mi sono limitato a fare ragionamenti politici, non ad ambientare duelli rusticani».

    C’è qualcuno, però, che ha l’interesse ad accendere la miccia dell’odio nell’arcipelago del centrosinistra?

    «Nessuno impedisce un bel niente. È, invece, il popolo del Pd che manifesta il proprio sconcerto e il proprio turbamento».

    Perché tifano Vendola e non vogliono per le regionali 2010 che salti fuori il nome di un altro candidato?

    «Non riescono a capire quello che accade».

    Accade per ora che l’assemblea finisce con un buco nell’acqua.

    «Questo perché probabilmente i dirigenti del Pd non hanno risolto questioni interne legate alle prossime elezioni».

    Come stanno le cose, la nomination del sindaco di Bari Michele Emiliano perché diventi governatore malgrado Vendola, si avvicina o si allontana?

    «Il binocolo è uno strumento strano: se lo capovolgi, vedi un’immagine lontanissima. Ma non è questo il punto. Il fatto è che continua a galleggiare per aria la cancellazione della “anomalia Vendola”. Tuttavia senza uno straccio di argomentazione per riuscire ad esorcizzarla, questa anomalia».

    Presidente, come si esce da questa che Massimo D’Alema definisce «una situazione difficilissima»?

    «Ripeterò fino alla noia quello che penso: o confermano il sottoscritto oppure siano celebrate le primarie per indicare il competitore dell’area progressista.
    E’ un metodo, il ricorso al referendum popolare, che io accetto. E che, soprattutto, non dovrebbe essere giudicato offensivo dal Pd»

    Fonte: La Repubblica - Lello Parise | vai alla pagina

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