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Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  PA e innovazione (Partito: PdL) 


 

«Partito dell'amore? La gente vuole lavoro e meno tasse» - INTERVISTA

  • (31 dicembre 2009) - fonte: La Stampa - Alessandro Barbera - inserita il 31 dicembre 2009 da 31

    Ministro Brunetta, a dicembre sono saliti i biglietti del treno, ora aumenteranno gas, autostrade, aerei.
    Che 2010 devono aspettarsi gli italiani?

    «Grazie alla bassa inflazione dipendenti e pensionati stanno meglio di prima. Il problema era e resta il reddito dei precari rimasti disoccupati. Per loro ci saranno presto novità».

    Gli statali avranno il rinnovo del contratto?

    «Ho già detto ai sindacati che se ne parla a giugno dopo la riorganizzazione dei comparti. Ricordo comunque di aver ottenuto da Tremonti per l’ultimo rinnovo, in piena crisi, sei miliardi di euro».

    A proposito, ha fatto gli auguri di Natale a Tremonti?

    «Certo».

    Non si è mai pentito di qualcuna delle sue battute sferzanti?

    «I media sono cattivi, non tengono conto del tono con il quale ci si esprime. Quando parlavo delle élite parassitarie, dei poliziotti panzoni o quando dicevo che una certa sinistra deve “andare a morire ammazzata” lo facevo con il sorriso sulle labbra. Per me è stata una lezione, d’ora in poi sarò più cauto, più buono. Resta un fatto: questo è un Paese doppiopesista. Ho davanti una intervista di Margherita Hack nella quale definisce il premier un “farabullone” e tutti i ministri “delle mezze calzette”. Possibile che nessuno replichi?».

    Nel 2010 Renato Brunetta sarà sindaco di Venezia?

    «Fare il sindaco della propria città è il sogno di chiunque. Ma io ho preso un impegno con gli italiani e voglio onorarlo».

    Dunque non si candida?

    «Lo farei, con sacrificio, solo se fosse possibile continuare a fare il ministro. La decisione non spetta a me, ma al partito e alla coalizione».

    Alle Regionali ci saranno manifesti con il volto ferito del premier?

    «Spero di no, sarebbe controproducente. Berlusconi in questa vicenda ha avuto un equilibrio straordinario, pari a quello di Palmiro Togliatti ferito da Pallante. Mai una parola di odio, mai una battuta fuoriposto».

    Il Pdl partito dell’Amore? L’idea le piace?

    «Io non avrei usato quella parola, in fondo ciò che interessa ai cittadini sono il lavoro, le tasse, la qualità dei servizi. Se il senso è quello di costruire un Paese pacificato, è una buona sintesi».

    Craxi va ricordato?

    «Io non sono mai stato craxiano, ero e resto un socialista lombardiano. Ma sarò ad Hammamet per ricordarlo».

    Per l’ex capo della procura di Milano Borrelli Craxi resta un latitante fuggito dalla giustizia. Cosa risponde?

    «Craxi sarà ricordato perché lui è un pezzo della storia di questo Paese, Borrelli no. Ricordo ancora la franchezza di quel discorso in Parlamento, nel 1992. E ricordo le facce di chi gli stava seduto intorno. Craxi disse le cose come stavano, e solo per questo varrebbe di essere ricordato con onore. Chi si ferma nel giudizio a talune discutibili vicende è un ipocrita».

    L’ex ministro Formica lascia intendere che in Tangentopoli si sono mescolati interessi esterni all’Italia. Crede sia vero?

    «Non credo ai burattinai, ma ci furono concatenazioni di eventi nelle quali si mescolavano vari interessi. Allora c’erano in ballo le privatizzazioni, la costruzione dell’Europa, si voleva dare potere a chi fino ad allora non l’aveva avuto. A cambiare la storia arrivò Berlusconi».

    Vede similitudini fra i fatti di allora e quelli di oggi?

    «Sì, ma oggi l’Italia è più forte di allora. La ostpolitik di Berlusconi in campo energetico è la più grande mai fatta da un Paese europeo: noi apriamo alla Russia, alla Libia, alla collaborazione con la Francia sul nucleare. Una politica del genere non esisteva dai tempi di Mattei. E anche ai tempi di Mattei c’erano i mal di pancia. Mi chiedo: i critici vorrebbero la nostra dipendenza energetica?».

    Si riferisce alle preoccupazioni degli Stati Uniti?

    «Preoccupazioni scontate e prevedibili. Ma talvolta anche i nostri alleati dimenticano che nessuno come noi è stato così disponibile in Afghanistan ed Iraq».

    Nell’opposizione c’è chi ha avanzato la tesi che nei rapporti diplomatici del premier si mescolino interessi personali.

    «Le mamme dei cretini sono sempre incinte».

    Nel 2010 Renato Brunetta si sposerà?

    «Lo faremo nel 2011 se la mia fidanzata mi vorrà ancora (ride, ndr)».

    Fonte: La Stampa - Alessandro Barbera | vai alla pagina

    Argomenti: promesse, tangentopoli, pdl, precari, venezia, ministro P.A., Craxi Bettino, nucleare francese | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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