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Dichiarazione di Renato BRUNETTA
«Bamboccioni? Fuori casa per legge a 18 anni»
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(17 gennaio 2010) - fonte: Il Sole 24 Ore - (N.Co.) - inserita il 17 gennaio 2010 da 31
Fuori di casa a 18 anni per legge. La provocatoria proposta di legge è stata lanciata dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, commentando la sentenza del tribunale di Bergamo che ha condannato un padre a pagare gli alimenti alla figlia over 30 ancora fuori corso all'università. Il ministro anti-fannulloni, dunque, diventa ora anche anti-bamboccioni, sostenendo che i "bamboccioni" «sono vittime di un sistema di cui devono fare il "mea culpa" i genitori.Ho apprezzato Padoa-Schioppa quando ha criticato questa figura anche se in quel caso mancava l'analisi. I "bamboccioni" ci sono perché si danno garanzie solo ai padri, perché le università funzionano in un certo modo, perché i genitori si tengono i privilegi e scaricano i rischi sui figli. La colpa è dei padri che hanno costruito questa società a misura di loro stessi».
«Sono stato bamboccione anche io».
Dai microfoni di Rtl il ministro ha anche ammesso di essere stato un "bamboccione": «A 30 anni non ero capace di farmi il letto. Fino a quando non sono andato a vivere da solo era mia madre che mi faceva il letto». Scherzo un po' ovviamente, ha detto il ministro, ma «farei una legge per obbligare i ragazzi ad uscire di casa a 18 anni. Vuol dire libertà per lui, per i genitori, vuol dire la vita».
Fonte: Il Sole 24 Ore - (N.Co.) | vai alla pagina » Segnala errori / abusi