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Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  PA e innovazione (Partito: PdL) 


 

Ai bamboccioni propongo di dare 500 euro dalle pensioni. Il governo smentisce.

  • (24 gennaio 2010) - fonte: il Messaggero.it - inserita il 25 gennaio 2010 da 2528

    Dare 500 euro al mese ai giovani agendo sulle pensioni di anzianità. E' l'ultima proposta del ministro Renato Brunetta per agevolare l'uscita dei ragazzi dalla casa di mamma e papà. Tema che aveva suscitato polemiche dopo le ultime dichiarazioni del ministro: via da casa «per legge» a 18 anni.

    «La verità è che la coperta è piccola e quindi non ci sono risorse per tutti - aveva detto il ministro durante la puntata di Domenica In su Raiuno - Secondo me si deve agire sulle pensioni di anzianità, quelle che partono dai 55 anni di età. Facendo in questo modo si potrebbero trovare risorse che consentirebbero di dare ai giovani non 200 ma 500 euro al mese». Brunetta ha riconosciuto che «una proposta del genere scatenerebbe le proteste dei sindacati, che sono quelli che difendono i genitori», ma per il ministro si deve andare nella direzione di dare «meno ai genitori e più ai figli».

    Brunetta ha poi spiegato che su questa proposta «è d'accordo anche il ministro Tremonti». «L'Italia - ha detto Brunetta - è piena di giovani per bene, che rischiano e che vogliono la libertà. La colpa, se hanno la libertà tarpata, è nostra, dei loro genitori».

    Ricordando le polemiche scatenate la scorsa settimana dalla sua proposta di far uscire «per legge» i diciottenni da casa, Brunetta ha detto: «L'ho detto per scherzo, come paradosso, ma è successa un'ira di Dio perchè evidentemente abbiamo toccato un nervo scoperto, che è quello del familismo da un lato e del bamboccionismo culturale prodotto dai nostri egoismi dall'altro». Insomma, quella sulla legge anti-bamboccioni era solo «una lucida provocazione», mentre per Brunetta la vera colpa «non è dei giovani ma dell'egoismo e della miopia dei genitori, che sono iperprotetti dal welfare e lasciano pochissimo spazio di lavoro e garanzie ai giovani, e in cambio se li tengono in casa».

    Per il ministro della Pubblica amministrazione, al di là delle polemiche, bisogna fare «un esame di coscienza, dare prospettive di libertà di scelta ai giovani e non di costrizione: non c'è lavoro, nelle università non ci sono campus e borse di studio, la preparazione delle università non è abbastanza buona. Infine - ha detto Brunetta - tra pensioni di anzianità e welfare, tutta la stabilità va ai padri, mentre tutta la flessibilità rimane ai figli».

    Fonte: il Messaggero.it | vai alla pagina
    Argomenti: giovani, welfare, pensioni, lavoro, università, figli, anziani, ministro P.A., flessibilità | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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