Dichiarazione di Michele Destino
Approvato odg contro la chiusura del Tribunale di Melfi
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(06 febbraio 2010) - fonte: Melfilive.it - inserita il 06 febbraio 2010 da 12802
Il Consiglio provinciale di Potenza ha approvato all’unanimità, nella seduta dello scorso mercoledì, un ordine del giorno - presentato dai capigruppo Biagio Costanzo (Fdc) e Michele Destino (Pdl), con l'integrazione del capogruppo Domenico Carlomagno (Pu) - contro la paventata chiusura dei tribunali di Melfi e Lagonegro.Nella sua relazione, il consigliere Destino ha illustrato la situazione del foro melfitano e le conseguenze nefaste che deriverebbero da una sua eventuale soppressione.
“Il Tribunale di Melfi rientra nel rischio chiusura perché, secondo l’ipotesi del Csm, il suo organico di magistrati è inferiore a 20. Attualmente nel Tribunale melfitano – ha spiegato Destino - operano e lavorano 10 magistrati compreso il presidente, così come prevede l’organico”. Magistrati attesi da molti anni e che finalmente sono arrivati a Melfi per colmare una carenza cronica. E invece, ecco che arriva l’annuncio dell’ennesimo colpo di mannaia su un tribunale collocato in una zona particolare della Basilicata, sia per l’esistenza di una della zone Industriali più importanti del Sud Italia, sia per la particolare collocazione di crocevia tra la Puglia e la Campania.
Nel distretto del Tribunale di Melfi – come spiega Destino nella sua relazione - operano circa trecento avvocati. In questo foro vi è un arretrato complessivo di processi che si colloca esattamente nella media nazionale annuale: 1.200 contenziosi ordinari, circa 700 di lavoro e previdenza, 560 successioni, tutele, minori ecc., con una tendenza verso un progressivo assottigliamento del pregresso.
Il Tribunale di Melfi ha lavorato e continua a lavorare sul famoso processo on line che, secondo le previsioni ministeriali, dovrebbe accorciare i tempi di attesa eliminando i percorsi manuali delle cancellerie.Il foro è pronto, inoltre, per la sfida avendo predisposto per tempo l’informatizzazione delle cartelle, grazie alla competenza di tutto il personale di cancelleria. Quindi, tutti gli avvocati, tramite il proprio codice (business key), possono avere accesso a tutte le informazioni relative alle proprie cause dal proprio studio.
“E’ necessario dunque riflettere su come è opportuno affrontare temi così delicati da parte del legislatore nazionale ma anche da parte delle istituzioni locali e territoriali, Regione in primis. Non è possibile che la politica riduca il suo ragionamento a freddi e sterili parametri – continua Destino - quando si tratta della giustizia, primo presidio a tutela della comunità e dei cittadini tutti. Né va dimenticato che l’eliminazione di un Tribunale, se pure di provincia, sarebbe un altro grave colpo per le nuove generazioni di professionisti che pure investono tempo e denaro per intraprendere una carriera già di per sé lunga e faticosa”.
Fonte: Melfilive.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi