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Pensioni. Brunetta parla bene ma razzola male
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(09 febbraio 2010) - fonte: Cesare Damiano - Blog - inserita il 10 febbraio 2010 da 12104
Concordo con l’obiettivo di Brunetta: ci vuole piu’ equita’ nei sistemi di protezione sociale e nel mercato del lavoro. Se questo e’ il punto di partenza condiviso, mi faccio una prima domanda: come mai il governo continua ad ignorare che le riforme del sistema pensionistico, ultima quella del governo Prodi, stanno progressivamente innalzando verso i 61-62 anni il requisito minimo per andare in pensione?Brunetta che accusa le pensioni di anzianita’ dei padri di essere fonte di squilibrio, dovrebbe essersi accorto che esse nei fatti non esistono piu’. La seconda domanda che mi pongo e’: come mai se si vuole migliorare la condizione di accesso e di stabilita’ nel lavoro dei giovani, il governo di cui Brunetta fa parte reintroduce il lavoro a chiamata e lo staff leasing aboliti dal protocollo del 2007 ed espelle dalla scuola e dalla pubblica amministrazione i giovani lavoratori precari in attesa di stabilizzazione? In questo modo si aumentano o si diminuiscono le distanze tra le generazioni.
Fonte: Cesare Damiano - Blog | vai alla pagina » Segnala errori / abusi