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Dichiarazione di Massimo Cacciari

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: DL) 


 

«Ritiro le deleghe all'assessore Mingardi che mi ha dichiarato di voler partecipare alla prossima campagna elettorale a sostegno del centrodestra e della Lega».

  • (12 febbraio 2010) - fonte: Il Gazzettino.it - inserita il 13 febbraio 2010 da 31

    «Gli auguro di sentirsi tranquillo con la propria coscienza»

    Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari ha annunciato questa sera di aver tolto le deleghe all'assessore della sua giunta Enrico Mingardi, dopo che quest'ultimo ha annunciato di voler partecipare alla campagna elettorale di Renato Brunetta, candidato per il centrodestra alla poltrona di primo cittadino.

    Mingardi sino ad oggi era responsabile dell'assessorato alla mobilità e trasporti, piano del traffico, sistemi logistici e infrastrutture e viabilità.

    «Senza alcun minimo preavviso, senza aver ritenuto in alcun modo di dovermene preventivamente parlare - spiega Cacciari, che aveva per primo indicato in Giorgio Orsoni, avversario di Brunetta, il candidato ideale alla sua successione - l'assessore Mingardi mi ha dichiarato di voler partecipare alla prossima campagna elettorale a sostegno del professor Renato Brunetta, candidato del centrodestra e della Lega».

    Evidente, nei toni, l'amarezza di Cacciari, per la decisione. «Tutti coloro che hanno anche da lontano seguito il lavoro della mia amministrazione - sottolinea il sindaco - sanno con quanto impegno io abbia sempre sostenuto il lavoro di Enrico Mingardi e quanto i suoi successi debbano al mio costante sostegno, fino alla recente approvazione del piano urbano della mobilità, che ho seguito in prima persona durante il dibattito consiliare, e fino alla inaugurazione del tram di Mestre. Tutti sanno altresì come proprio questa ultima opera abbia visto, lungo tutti questi anni, la fiera opposizione degli attuali alleati di Mingardi».

    Il commiato di Cacciari ha parole che lasciando trasparire il suo profondo disappunto: «Auguro a Mingardi di potersi sentire tranquillo con la propria coscienza - conclude -. Per quanto riguarda me, non posso far altro che ritirargli immediatamente tutte le deleghe».

    Fonte: Il Gazzettino.it | vai alla pagina

    Argomenti: malapolitica, comune venezia mestre, assessore comunale, sindaco di Venezia, elezioni amministrative 2010 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 13 febbraio 2010 da 861
    Mingardi voleva "un posto sicuro nelle aziende del Comune". Tipo l'ex vice-sindaco Michele Vianello al Vega, tanto per capirci. Perchè si stupisce di Mingardi? Per il 'fuori tempo' politico? Nelle passate elezioni, come sa bene, entrarono in comune, a tempo indeterminato, un bel numero di funzionari e impiegati che la sostennero, nonchè personaggi con soli 50 voti ma col bene-placito delle nomenklature. Di cui faceva parte anche lei, che presentò la sua candidatura pochi giorni prima. E questi ora, caro sindaco, sono i pessimi, devastanti risultati. Togliere le deleghe a Mingardi era il minimo che un qualsiasi sindaco potesse fare. Resta il fatto che se noi cittadini, giovani e meno giovani, ci siamo ormai adeguati alla flessibilità senza sicurezze, non vedo il motivo perchè chi fa politica non deva condividere le difficoltà della vita di tutti noi, che nelle liste ci presentiamo, ma in quelle per lavorare!

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