Ti trovi in Home  » Politici  » Nazareno SPERANDIO  » Ardea, il consigliere-scrittore

Dichiarazione di Nazareno SPERANDIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Ardea (RM) (Gruppo: FI) 


 

Ardea, il consigliere-scrittore

  • (13 febbraio 2010) - fonte: nazarenosperandio.blogspot.com - inserita il 25 febbraio 2010 da 141
    Da: "L'Ardeatino" Quindicinale di attualità e informazione locale Anno III - n° 3 - 5 Febbraio 2010 Articolo a firma di Luca Polidori Uno sguardo alla politica rutula con il consigliere Pdl (e scrittore) Nazareno Sperandio Azione sociale, senso civico, etica. Inizia così l'incontro con Nazareno Sperandio, consigliere comunale di Ardea e laureando in Scienze Politiche alla Sapienza. Una passione ventennale per la politica e lo studio delle sue origini, portano ad un'ampia panoramica sul contesto locale e a considerazioni generali sulla direzione che stanno prendendo le amministrazioni pubbliche. “Qual è il presupposto dell'azione politica?” “La politica si pone come filtro tra i bisogni dei cittadini e la loro difficile realizzazione. E' una classe necessaria e complementare alla socialità stessa e al principio della democrazia. Il problema nasce quando si scende dal piedistallo dell'idealismo”. “Come è nata la tua passione per il sociale?” “Il principio che mi ha guidato in questi venti anni di esperienza politica è quello di una società egualitaria, in cui l'azione partitica fosse parte integrante della vita del cittadino. Un impegno di rappresentanza è prima di tutto un dovere verso sé stessi. Successivamente la formazione universitaria ha contribuito all'attribuzione di un ruolo fondamentale al “contratto sociale”. In questa concezione il potere politico si fonda su un'accettazione volontaria delle leggi e sulla delega di parte della propria libertà allo Stato per assicurarsi una maggiore tranquillità e sicurezza sociale. “Come state indirizzando l'azione dell'amministrazione locale?” “Il nodo centrale è un cambiamento d'impostazione della microeconomia locale, che al momento è incentrata quasi esclusivamente sull'edilizia. Occorre puntare sul turismo e sul commercio, per avere una rinascita sia in termini qualitativi, sia dal punto di vista occupazionale. Fondamentale, date le difficoltà nel reperimento di fondi consistenti, sarà il project financing. Il Comune lascerà ai privati la costruzione e l'amministrazione di strutture, servizi, aree urbane, al fine di beneficiarne nell'immediato senza spese dirette, e addirittura di venirne in possesso scaduto il termine di concessione. Il porto turistico, presente da anni nelle agende delle varie giunte, potrebbe essere il vero punto di partenza di una nuova Ardea”. “E per quanto riguarda le iniziative pubbliche?” “Qui si tocca un tema sostanziale per lo sviluppo del territorio: la costruzione delle scuole. E' proprio dalla formazione che deve ripartire il processo culturale del territorio. I nostri figli sono la nuova cittadinanza e la nuova classe politica”. “Si parlava anche dell'edilizia convenzionata e popolare?” “L'edilizia convenzionata è di nuovo un'esigenza pratica del Comune. Le disposizioni regionali in materia sono ferree ed opportune. Ad ogni area urbana devono corrispondere servizi. Così, date le contingenze economiche e l'impossibilità di arrestare il processo di costruzione residenziale, Ardea ha deciso di conformarsi ad iniziative sperimentali pubblico-privato. Concessione di permessi in cambio di servizi. Sembra un mix efficace. Per quanto concerne l'edilizia 167, il discorso è molto complesso e suscita più di una perplessità. Osservando i mostri degli anni '60 e l'ubicazione decisamente ghettizzante degli edifici popolari, il punto di partenza deve certamente essere quello di un supporto efficace e di un'integrazione dei beneficiari”. --- Nazareno Sperandio ha recentemente pubblicato un romanzo dal titolo "Io, Popolo" Io, Popolo Viaggio intorno a noi stessi... Quasi a riprendere le parole dell'intervista continuiamo nella descrizione della società. Digressioni imperniate sull'esperienza e sulla dottrina politica. Partendo dalla naturale predisposizione dell'uomo alla cultura, al nuovo, all'oscuro, inizia il cammino, tutto in divenire, di Gustavo, il giovane e scettico borghese, che decide di dare un significato alla realtà, alla sua realtà, guardandola con gli occhi dell'altro. E' un viaggio emotivo, fatto di sensazioni, di colori, di proclami e di riflessioni, nel quale vite differenti abbandonano il proprio sentiero per il dialogo. Comunicazione come confronto e partecipazione. Critico verso una tendenza all'isolazionismo più che all'individualismo e libero da schemi letterari precostituiti, l'autore crea il suo mondo ideale, lo vive, lo modella, lo subisce e infine ne è consapevole. Libro: Io, Popolo di Nazareno Sperandio
    Fonte: nazarenosperandio.blogspot.com | vai alla pagina
    Argomenti: Io, Popolo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato