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Dichiarazione di Stefano LEPRI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Lista di elezione: DL) 


 

Stefano Lepri: diritto alla casa

  • (08 marzo 2010) - fonte: http://www.stefanolepri.it - inserita il 17 marzo 2010 da 12104
    Oggi parliamo di diritto alla casa. Il 17 febbraio il Consiglio Regionale ha approvato la LR 3/2010 – Norme in materia di edilizia sociale. Ho seguito l’iter di questa legge sotto diversi aspetti; in particolare ho da ultimo presentato l’emendamento recepito dall’articolo 21 della legge, che riguarda la Riserva di alloggi per l’accompagnamento sociale, la custodia sociale e la mediazione dei conflitti. Questo articolo è relativo alle azioni volte a sostenere le difficoltà dell’abitare e a collocare il percorso di accesso all’abitazione entro un più ampio intervento di integrazione sociale: da soluzioni abitative rese disponibili con il concorso di soggetti di terzo settore, alla sperimentazione, all’interno dei condomini, di inedite solidarietà intergenerazionali e tra famiglie, anche realizzata attraverso specifiche figure di residenti (famiglie, gruppi di giovani) che si assumono il ruolo di accompagnamento sociale del condominio. (approfondisci qui). Veniamo ora alle proposte per il prossimo mandato. L’impossibilità di accedere al diritto alla casa rappresenta una delle questioni centrali per il benessere dei cittadini piemontesi. Se questa esigenza è chiara e prioritaria, non significa che essa vada perseguita attraverso le strade sino ad ora utilizzate e che portano ad alcuni risultati paradossali, come la compresenza di un’alta quantità di alloggi sfitti e la contemporanea nuova edificazione di nuovi alloggi sovvenzionati o agevolati. Questo porta ad almeno due effetti negativi: la distruzione (non necessaria) di ampie porzioni di territorio; la creazione di contesti urbani in cui si concentrano situazioni di disagio sociale, malgrado alcuni tentativi di incentivare forme di mix. Non è poi affatto dimostrato che tale situazione sia ragionevole dal punto di vista economico. In alternativa quindi, la mia proposta si basa sui seguenti orientamenti: Non costruire, ma acquistare: acquistando alloggi sul mercato, le ATC si troverebbero a disporre di immobili senza generare l’impatto ambientale di nuove costruzioni e senza rischiare di creare effetti ghettizzanti; Non costruire, ma rendere accessibili alla locazione: rendere disponibili alla locazione alloggi sfitti o comunque inarrivabili alle fasce deboli contribuisce ad intervenire sul paradosso della compresenza di case sfitte mentre si costruiscono nuovi alloggi. Le forme di intervento possono essere diverse, dalla semplice mediazione, alla garanzia verso il proprietario per casi di morosità o danni, all’intervento per abbattere i costi della locazione. L’esperienza di agenzie come Lo.C.A.Re. a Torino o di altre agenzie non profit costituiscono esempi di sviluppare e diffondere sul territorio regionale. In questo quadro lo sviluppo delle proposte come quella sopra richiamata relativa all’accompagnamento sociale si pongono come centrali.
    Fonte: http://www.stefanolepri.it | vai alla pagina
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