Dichiarazione di Antonio BAGNASCHI
Regione Lombardia: quali proposte?
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(18 marzo 2010) - fonte: Il Cittadino - inserita il 26 marzo 2010 da 13330
Cosa farà per la qualità dell’aria? «L’opposto di quello che è stato fatto fino ad oggi in Lombardia: invece di investire in grandi arterie, stile Brebemi e Tem, poi perennemente intasate, e dare incentivi per le auto, sarebbe meglio permettere ai pendolari di fare viaggi più dignitosi. Bisogna rendere più stringenti i limiti delle emissioni e smetterla di costruire grandi centri commerciali». Centrali e discariche: cosa farà per difendere il territorio? «La programmazione non si subisce come è stato fatto fino ad ora, ma si pensa. L’ente locale non può soccombere alle pressioni dei gestori. Serve un piano autonomo ed efficace». La vostra politica energetica? «Vista la deindustrializzazione in atto, il fabbisogno va rivisto. Basta costruire centrali, noi punteremo sulle fonti rinnovabili. Se le producono in Germania possiamo farle anche noi. Poi bisogna frenare gli sprechi, anche negli enti pubblici, e premiare le aziende che fanno risparmio energetico». Adesso il governo sta spingendo per il nucleare... «Siamo contrari e riproporremo un altro referendum visto che i risultati di quello precedente vengono ignorati. Servono molti anni per costruire una centrale nucleare e non è nemmeno conveniente. Nessuno poi ci ha ancora detto dove mettere le barre, a Scanzano no, se qualcuno ha in mente la provincia di Lodi lo dica». Per il Lambro cosa farà? «Sanzionare la più grande città d’Italia per costringerla a depurare totalmente le sue acque. Poi bisogna aumentare le pene per i reati ambientali. Ci sono aziende che inquinano impunenemente da anni. A Lambrinia, in agosto, si vede la linea azzura del corso d’acqua che si allarga e quella nera che si restringe, per allargarsi ancora a settembre». Come qualificare la sanità? «Farò una proposta di legge contro la privatizzazione della sanità. Bisogna rivedere poi, anche le regole dei medici di famiglia, come, per fare solo un esempio, quella dei bollini verdi: i dottori ne hanno a disposizione un numero ridotto, come se ci fosse un limite alle possibili urgenze dei pazienti. Vogliamo ripristinare il fondo sociale messo sul tavolo da Ferrero. Se la politica non si occupa per prima dei bisogni delle persone di cosa si deve occupare?». Le aziende chiudono. Cosa fare? «Non vogliamo che le aziende che hanno preso una valanga di sovvenzioni pubbliche e agevolazioni fiscali poi decidano di andarsene. Bisogna fermare la deindustrializzazione, le imprese al massimo oggi giocano in Borsa, ma non producono più. Il Pil di questa nazione, però, è prodotto dal lavoro dipendente. Bisogna iniziare ad abbassare le tasse per i lavoratori e alzare quelle per le imprese. È una proposta che faccio subito se mi eleggono. L’80 per cento della ricchezza è data dagli operai che alla mattina si alzano alle 4 per andare a lavorare».Expo e infiltrazioni mafiose, la vostra ricetta? «Eravamo contrari all’Expo. Se invece di fare grandi progetti e investire un sacco di denaro si facessero interventi piccoli, che restano e sono compatibili con l’ambiente, non solo al centro ma anche alla periferia di Milano, sarebbe meglio. Bisogna evitare queste cabine di regia superlottizzate per distribuire gli appalti. Per l’Expo devono fare il depuratore a Milano, invece dei grattacieli». Esiste un problema sicurezza? «La sicurezza va lasciata alle forze dell’ordine. Bisogna dare più risorse alle polizie locali e provinciali per capire cosa succede a livello ambientale, e alle altre forze dell’ordine per la sicurezza dei cittadini, ma con l’idea che ognuno faccia il suo lavoro. Se i democratici lodigiani e la sinistra per una volta votassero davvero a sinistra si troverebbero finalmente rappresentati nella politica, senza accontentarsi del meno peggio».
Fonte: Il Cittadino | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
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