-
» Incontro a Siracusa con il sottosegretario Giovanardi
Salvatore SORBELLO in data 19 maggio 2010
-
» Carlo Giovanardi domani a Siracusa per incontrare alcuni dirigenti del Pdl
Salvatore SORBELLO in data 17 maggio 2010
-
» Comune di Terni - In risposta all’articolo apparso sulla Nazione il 9 maggio 2010
Giocondo TALAMONTI in data 11 maggio 2010
-
» Non siamo riusciti a trovare un accordo nella maggioranza. Ne prendo atto e mi dimetto
Marcello Meroi in data 04 maggio 2010
-
» PdL Lazio: Mando un SOS a Berlusconi
Francesco STORACE in data 04 maggio 2010
-
» «Ma perchè il Pdl sta a guardare?» - INTERVISTA
Gianfranco FINI in data 04 maggio 2010
-
» Sulle dimissioni di Scajola: «Un verminaio, la situazione politica rischia di precipitare»
Pier Luigi BERSANI in data 04 maggio 2010
-
» Comunicato PDL sulle sedute di approvazione del Bilancio previsionale
Massimo Fraschini in data 01 maggio 2010
-
» «Non sono presidente della Camera per un concorso vinto o per un regalo di Berlusconi ma per una storia politica che rivendico»
Gianfranco FINI in data 29 aprile 2010
-
» «Fini continua ad attaccarmi. Così non si va avanti»
Silvio BERLUSCONI in data 29 aprile 2010
-
» «Epurato da Berlusconi. Ha chiesto la mia testa»
Italo BOCCHINO in data 29 aprile 2010
-
» Altro che partito dell'amore
Italo BOCCHINO in data 28 aprile 2010
-
» Comune Siracusa: la Commissione Urbanistica respinge le mie dimissioni da presidente
Salvatore SORBELLO in data 20 aprile 2010
-
» Oneri urbanizzazione, sono fiducioso:"Il Sindaco avanzerà proposta congrua"
Salvatore SORBELLO in data 19 aprile 2010
-
» Penisola Maddalena, istituire un Parco per tutelare e valorizzare storia e natura
Salvatore SORBELLO in data 15 aprile 2010
-
» «Con gli slogan sul Presidenzialismo tante chiacchiere e pochi fatti»
Gianfranco FINI in data 10 aprile 2010
Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI
«Fini continua ad attaccarmi. Così non si va avanti»
-
(29 aprile 2010) - fonte: Il Corriere della Sera - Paola Di Caro - inserita il 29 aprile 2010 da 31
«Con il Giornale non c`entro».
La rabbia del premier: «Ora via il vice capogruppo»Fini l`ha preso come un doppio agguato, lui giura che su almeno uno dei due non c'entra: «Non so nulla di quello che scrive "Il Giornale", sono cose di cui non mi sono mai occupato. Gli ho dato perfino la mia solidarietà, che altro devo fare?!», ha detto stremato ai suoi Silvio Berlusconi.
Ma che il durissimo attacco del quotidiano di Feltri al presidente della Camera sia, assieme alla convocazione per stamattina del gruppo del Pdl per sfiduciare Bocchino, l`evento che ha riportato , a un passo dalla rottura il partito, lo dimostra anche il fatto che nel pomeriggio il premier ha incontrato suo fratello Paolo, editore del Giornale. Se per vendere il quotidiano, come ha dichiarato in pubblico di voler fare, o per altri motivi, nessuno sa dirlo.
E pochi si sbilanciano anche sulla reale strategia che avrebbe in mente Berlusconi.Una cosa è certa: se sulle accuse alla suocera di Fini mosse dal quotidiano di famiglia il Cavaliere è rimasto all`oscuro, della decisione di accelerare la resa dei conti con Italo Bocchino è stato sicuro protagonista.
E' stato lui infatti a dare l'okay alla convocazione del gruppo che stamattina - se non interverranno fatti nuovi sempre possibili visto che i contatti per trovare una soluzione sono proseguiti fino a notte -, sfiducerà il vice capogruppo dimissionario: «Non voglio più vederlo a rappresentare il gruppo, sa solo spaccare e fare polemiche, ci ha esposto a brutte figure in televisione, nemmeno i suoi amici lo sostengono», è stato lo sfogo del leader del Pdl, che comunque oggi non sarà presente alla riunione.
Giurano i suoi che la questione Bocchino non sia strettamente connessa a quella di Fini, che insomma Berlusconi non spinga per giubilare il fedelissimo del presidente della Camera per provocare di conseguenza la reazione - magari l'addio - dell`alleato. Ma questo non significa che il Cavaliere abbia minimamente sbollito la sua rabbia contro Fini:
«Continua ad attaccarmi, a stuzzicarmi, è sempre in televisione per fare il controcanto, approfitta del suo ruolo istituzionale per mettermi in difficoltà. Così non si può continuare», è il lamento che affida ai fedelissimi, i quali rilanciano la sua ira in pubblico.
Lo fa Sandro Bondi, anche per cercare di frenare Fini, che «ha un ruolo politico anomalo» e se continuerà «nella sua azione polemica» provocando «conseguenze negative sul governo» dovrà «scegliere di esercitare o un ruolo istituzionale o un ruolo politico».
E anche Osvaldo Napoli dà voce ai «mille dubbi» che i berlusconiani doc nutrono su «un presidente della camera che interviene nel confronto politico», facendo così presagire che «i chiarimenti sono soltanto all'inizio».Insomma, oggi diventa una giornata campale per capire se si proseguirà nella strada che porta verso il baratro, o se le trattative e i contatti che sono andati avanti ieri fino a tarda sera hanno portato a una frenata.
Fini infatti ha riunito riservatamente i suoi fedelissimi per decidere la linea sulla quale attestarsi, ma anche per verificare attraverso i mediatori sempre all'opera, se una composizione è ancora possibile. E le previsioni a notte erano che «tutto può succedere». Anche che riprenda quota, come dicono nel giro stretto del Cavaliere, l'ipotesi di «elezioni anticipate», estrema mossa per evitare di «rimanere imbrigliati nel gioco di Fini, che serve solo a lui».
Fonte: Il Corriere della Sera - Paola Di Caro | vai alla pagina » Segnala errori / abusi