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Dichiarazione di Massimo Fraschini

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Lissone (MB) (Partito: PdL) 


 

Comunicato PDL sulle sedute di approvazione del Bilancio previsionale

  • (01 maggio 2010) - fonte: blog pdl lissone - inserita il 02 maggio 2010 da 3475
    CONSIDERAZIONI SULLE SEDUTE DI CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 E 20 APRILE Il Bilancio previsionale del Comune di Lissone è stato approvato, nei termini prescritti, peraltro ulteriormente derogati dal Governo per altri due mesi per venire incontro alle diffuse difficoltà degli enti locali a far quadrare i propri conti. Questo è un fatto certamente positivo, anche perché ha ottenuto il voto favorevole di tutta la maggioranza ed era per il PDL un obiettivo fondamentale. Non sarebbe però corretto sorvolare su quanto è accaduto in aula nelle due sedute del 29 e del 30. La Lega Nord, per bocca del suo capogruppo Fabio Meroni, ha manifestato un esplicito nervosismo nei confronti di un bilancio che non sente rispondente alla propria intenzionalità politica, giudicandolo come meramente tecnico, di ordinaria amministrazione, ed accusando un eccessivo peso dei dirigenti nella definizione dello stesso. Ha posto come condizione al Sindaco per il voto favorevole da parte della Lega di intervenire per far sì che i dirigenti cambino idea sulla decisione di non firmare atti al di fuori del rispeto del Patto di stabilità e, nella seduta del 30, ha ancora chiesto come condizione al primo cittadino di far ruotare le deleghe assessorili al fine di riprendere lo slancio progettuale dell’amministrazione. Il PDL non ha mai posto condizioni politiche al voto favorevole per il Bilancio, anche perché è cosciente che il Bilancio è della maggioranza e tutte le forze politiche che la compongono concorrono pienamente alla sua formulazione. Il nervosismo della Lega è palpabile e comprensibile. Pur avendo a proprio carico il Sindaco (che dichiara ripetutamente di rispondere al proprio partito anche se deve la sua elezione e la sua tenuta almeno in egual misura agli altri alleati), l’assessore Ronchi (Cultura, Personale, Attuazione del programma) e l’assessore Beretta (Lavori Pubblici) teme di concludere la consigliatura con un nulla di fatto. E’ pertanto evidente che cerchi di prendere le distanze dall’operato dell’amministrazione, scaricando la responsabilità delle attuali difficoltà sul partito di maggioranza relativa e, ahimé, anche sul proprio Sindaco. Eppure, al di là degli aspetti tecnici che hanno ritardato l’elaborazione del bilancio e che in parte derivano da Roma e in altra parte da intoppi occorsi all’interno dei settori comunali, la vera causa dell’allungamento dei tempi è proprio nella fittizia contrapposizione alimentata dalla Lega stessa, e dalla stampa, tra chi voleva restare o meno entro i vincoli del patto di stabilità, creando inutili tensioni e rendendo ancora più difficile costruire il quadro economico-finanziario anche da parte della struttura tecnica. L’osservazione che si tratti di un bilancio tecnico è anch’essa non veritiera. Non è un bilancio tecnico perché dichiara ciò che si ritiene possibile attuare effettivamente con le risorse disponibili e con una chiara determinazione delle priorità. Da esso risulta evidente come al centro del Piano delle Opere Pubbliche stanno le manutenzioni e gli ampliamenti delle strutture educative nonché le manutenzioni delle strade. Le risorse, pur limitate, permettono di portare a termini gli interventi essenziali necessari alla città, certamente però le risorse andranno gestite con oculatezza e puntando alle priorità condivise in maniera esplicita senza dichiarare ogni volta che non abbiamo risorse. La giunta ha anche votato all’unanimità un documento nel quale si ribadiscono gli obiettivi, l’intenzione condivisa di realizzare ciò che è necessario (a tal fine ha anche depositato il Piano delle Opere Pubbliche originario) che trova però ostacolo nelle norme che minacciano azioni disciplinari ed economiche nei confronti dei dirigenti che firmino atti non rispettosi delle regole di finanza pubblica. E’ un atto importante, e più volte discusso in Giunta, che sancisce il fatto che, se venissero abrogate le sanzioni sudette nei confronti dei dirigenti, tutta la maggioranza sarebbe concorde nello spendere più di quanto permesso dai vincoli del Patto e accetterebbe le sanzioni conseguenze. L’invito al Direttore generale di verificare le possibilità di contenere la spesa corrente per alimentare la capacità di spesa in conto capitale, va ancora nella direzione di fornire risorse ulteriori all’Assessore Beretta perché possa operare al meglio. Evidente che qualsiasi proposta di tagli o di spostamenti di risorse deve necessariamente passare dalla Giunta, dunque avere un vaglio politico. La tentazione strutturale della Lega, lo sappiamo bene, è quella di essere al contempo maggioranza ed opposizione ma risulta difficile sconfessare l’operato di un’amministrazione guidata da un Sindaco leghista militante. Non a caso il capogruppo Meroni ha osservato come in città ogni problema venga - indebitamente – imputato alla Lega; tutto ciò certamente non risponde a verità ma indica l’impossibilità di prendere le distanze da se stessi. A meno che non si intenda porre fine a questa esperienza amministrativa, avendo nostalgia per il monocolore o per già sperimentate alleanze elettorali con la sinistra. In tal senso ci ha stupito la boutade del Sindaco che, forse nel tentativo di uscire dal vicolo cieco nel quale era stato messo dal suo stesso partito di riferimento, ha chiesto l’appoggio delle minoranze al fine di votare un Bilancio non rispettoso del Patto. Rassicuriamo il Sindaco, ancora una volta, che ha già una maggioranza sulla quale contare e che questa stessa maggioranza si è già detta disponibile a sforare il tetto di spesa. Chiederemo chiarimenti, nelle corrette sedi, attraverso le segreterie di partito sulle sue intenzioni anche in riferimento alla richiesta del capogruppo della lega di rivedere le deleghe degli assessori in base alle competenze. Riteniamo che, se è diritto di un consigliere chiedere la revisione delle deleghe degli assessori di altri partiti, tale diritto valga per ogni consigliere di maggioranza e in riferimento agli assessori di qualsiasi partito. La presunta penalizzazione dei due settori affidati ad assessori della Lega non può essere certo imputata agli alleati del PDL, dato che ogni scelta sul bilancio è stata verificata attentamente dall’Assessore all’attuazione del programma, ma – eventualmente – a circostanze oggettive di ristrettezze nelle risorse disponibili. Siamo forse ostaggio dei dirigenti e, ancor prima, delle minacce di chi, a Roma, teme un ulteriore sforamento del debito pubblico a livello nazionale? Non è così. Se useremo con rigore e chiarezza delle priorità le risorse a disposizione sarà possibile, entro il 2012, realizzare tutti gli interventi necessari alla città. Certo, dobbiamo evitare di creare residui e di disperdere le risorse in rivoli di piccoli interventi che non lasciano il segno in città. Il PDL si impegna a garantire che gli obiettivi fissati nel POP approvato siano raggiunti e nei tempi stabiliti perché non gli è propria la logica del “tutto o niente” ma il realismo del fare, nei limiti consentiti dalle circostanze. Chiediamo agli alleati della Lega lealtà e concretezza, per operare al meglio in questa fase finale del mandato. Assicuriamo ancora una volta al Sindaco Ambrogio Fossati il nostro appoggio senza condizioni, salvo quella di guidare con decisione l’amministrazione verso quegli obiettivi essenziali e necessari approvati con il Bilancio previsionale in oggetto. PDL - LISSONE
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