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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

«Celebrare il 150° dell’Unità d’Italia non è retorica né tempo perso e denaro sprecato»

  • (05 maggio 2010) - fonte: Il Quirinale.it - inserita il 07 maggio 2010 da 31

    "Serve più che mai un forte spirito unitario".

    "Non è retorica - ha affermato il Capo dello Stato - il recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale: ne abbiamo bisogno, ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune, anche per affrontare con l'indispensabile fiducia le sfide che attendono e già mettono alla prova il nostro paese, per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia. Ne hanno bisogno anche i ragazzi delle Forze Armate che portano la nostra bandiera, rischiando la vita, in impervi teatri di crisi. Perciò tutte le iniziative che il ministro Bondi ha richiamato come sobrio programma per il 150° - iniziative di carattere culturale, di più larga risonanza emotiva e popolare, di particolare valenza educativa e comunicativa - non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest'impegno si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione".

    "Ieri - ha proseguito Il Presidente Napolitano - volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del paese le ragioni di quell'unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale. Così, anche celebrando il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c'è da rinnovare nella società e nello Stato".

    "Ieri e oggi - ha aggiunto Napolitano - ho reso egualmente omaggio alla Genova di Mazzini e di Garibaldi, e alla Genova dei nostri giorni, esempio di un nuovo risorgimento scientifico e produttivo, di un nuovo slancio creativo e laborioso".

    "Deve quindi guidarci - ha concluso il Capo dello Stato il suo intervento celebrativo - più che mai anche in queste celebrazioni un forte spirito unitario: esse non possono essere rivolte in polemica con nessuna parte politica né formare oggetto di polemica pregiudiziale da parte di nessuna parte politica. C'è spazio per tutti i punti di vista e per tutti i contributi. Onoriamo così i patrioti, gli eroi e i caduti dei Mille che salparono da Genova in questo giorno 5 di maggio di 150 anni orsono".

    Fonte: Il Quirinale.it | vai alla pagina

    Argomenti: presidente Napolitano, Costituzione, coesione sociale, 150° anniversario dell’unità d’Italia, celebrazioni | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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