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Giorgio NAPOLITANO in data 11 maggio 2010
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Dichiarazione di Massimo Cacciari
«Il Paese non si compatta con la demagogia» - INTERVISTA
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(06 maggio 2010) - fonte: Il Mattino - Alessandra Chello - inserita il 07 maggio 2010 da 31
Filosofo ed ex sindaco di Venezia. Sul forfait della Lega Nord alle celebrazioni per l’Unità d’Italia, Massimo Cacciari non fa una piega. E spiega che tutto era assolutamente prevedibile.Il Carroccio diserta Genova...
«Ma la Lega non fa altro che fare il suo mestiere. Insomma, fa quello che ha sempre fatto. Ed è perciò proprio per questo del tutto coerente con quello di cui ha sempre parlato. Anzi. Agisce di conseguenza. D’altra parte perché mai avrebbe dovuto partecipare ad un evento come la commemorazione dell’Unità di Italia se non vede l’ora di dividere il Paese?».
In che senso?
«Il partito di Umberto Bossi esiste per spaccare. Per portare avanti il suo disegno di federalismo, per separare la gente dalla gente, gli indigeni dagli immigrati, per tagliare, isolare. Ma questo non ha assolutamente niente a che fare con il federalismo vero».
Come dovrebbe essere?
«Questo è al massimo una sorta di regionalismo, alla Lega Nord non interessa proprio niente dei Comuni, degli enti locali, il suo disegno non è niente di serio. Rimane solo la rivendicazione di una egemonia territoriale di una corsa alla conquista delle Regioni. Niente di più».
Dunque qual è il vero problema?
«Il nodo più stretto non è costituito dalla Lega e dalle sue mire espansionistiche, piuttosto dal fatto che ancora oggi non esiste nessuno che sia in grado di affrontarla. Di fronteggiarla. E di opporsi alla sua avanzata con delle proposte serie. Dei fatti. Non facendo ricorso alla pura, semplice e sterile demagogia. Questo è il problema. Finchè ci sarà l’assenza totale di un serio contraddittorio al Carroccio non si arriverà mai da nessuna parte»
Fonte: Il Mattino - Alessandra Chello | vai alla pagina » Segnala errori / abusi