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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

«L'unità europea è un bene prezioso da non sacrificare a visioni particolaristiche e compromessi al ribasso»

  • (09 maggio 2010) - fonte: II Quirinale.it - inserita il 09 maggio 2010 da 31

    "Dopo settimane di incertezze e dubbi, si sta finalmente facendo strada la consapevolezza che l'unità europea è un bene prezioso da non sacrificare a visioni anguste e particolaristiche, a tatticismi e compromessi al ribasso".

    E' quanto dichiarato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del 9 maggio, Festa dell'Europa.

    "L'Europa potrà uscire rafforzata anche da questa crisi - ha affermato il Capo dello Stato - se saprà aprirsi a ulteriori decisi passi in avanti sulla via dell'integrazione, sviluppando pienamente le potenzialità e i nuovi strumenti del Trattato di Lisbona, dotandosi di adeguate risorse e agendo sulla scena internazionale con una voce sola e con posizioni autorevoli".

    Il Presidente Napolitano ha salutato "calorosamente le tante iniziative che si svolgono in questi giorni nel nostro Paese, grazie all'impegno delle autorità e della società civile, e in particolare di rappresentanze delle giovani generazioni, per celebrare la Festa dell'Europa e il sessantesimo anniversario della dichiarazione di Schuman".
    "Sessanta anni orsono, il 9 maggio 1950, la dichiarazione del Ministro degli Esteri della Francia, Robert Schuman pose le basi per l'avvio del processo di integrazione europea nella convinzione che "la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della federazione europea, cambierà il destino di queste Regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime".
    Fu, allora, avviato un grande progetto politico basato su principi di libertà e fratellanza dei popoli europei, che sin dalle origini mirava a progressive condivisioni di sovranità anche ai fini della costruzione graduale di un ordine internazionale più stabile e giusto. Una generazione di grandi personalità politiche, di pazienti costruttori di pace, ebbe la lungimiranza di iniziare un percorso di integrazione orientato con coraggio al futuro, al superamento definitivo delle più tragiche divisioni dell'Europa. L'Italia ricorda con grande orgoglio il contributo fondamentale dato a quel percorso da personalità come Alcide de Gasperi e Altiero Spinelli. Dobbiamo ispirarci, a fronte delle difficoltà di oggi, allo stesso coraggio, alla stessa lungimiranza e allo stesso spirito di attiva solidarietà".

    Il Capo dello Stato ha fatto riferimento alla "grave crisi finanziaria e economica, che in queste settimane colpisce duramente l'amico popolo greco, l'incertezza del lavoro e la disoccupazione di lunga durata, la complessità del fenomeno dei flussi migratori, la condizione di rischio delle risorse naturali e energetiche, i sempre più incontrollabili cambiamenti climatici, impongono scelte decisive per il nostro futuro che nessun Paese europeo può illudersi di compiere da solo".

    "L'Europa - ha affermato il Presidente - non può esitare: siamo chiamati a promuovere un nuovo e più giusto modello di sviluppo. Una forte volontà politica comune deve emergere. Grande responsabilità spetta ai leader di oggi, affinché si realizzino rapidamente politiche efficaci per fare fronte in primo luogo a una speculazione finanziaria senza regole e slegata dalla realtà. Deve concretizzarsi finalmente l'indispensabile governo dell'economia a livello europeo, che dia ulteriore forza e autorevolezza alla moneta unica e rilanci lo sviluppo, l'occupazione e la qualità del lavoro, contando su un rafforzamento del patto di stabilità e crescita, su più effettive procedure di coordinamento e di sorveglianza delle politiche di bilancio e su migliori meccanismi di valutazione finanziaria".

    "Sono di grande conforto - ha concluso Napolitano - l'impegno e la partecipazione delle nuove generazioni che, forti del cammino tracciato sessanta anni fa, possono proseguire senza incertezze sulla strada dell'unità europea. Il coraggio e la lungimiranza della dichiarazione di Schuman siano loro fonte di ispirazione e fiducia e aiutino a combattere ogni forma di euroscetticismo e di interessato pessimismo".

    Fonte: II Quirinale.it | vai alla pagina

    Argomenti: UE, europa, presidente Napolitano, trattato di Lisbona, crisi finanziaria, crisi economica, Grecia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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