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Dichiarazione di Michele LOSAPPIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Puglia (Lista di elezione: Sel) 


 

Rinnovabili e fonti rinnovabili

  • (14 maggio 2010) - fonte: www.consiglio.puglia.it - inserita il 14 maggio 2010 da 2313
    “La scelta delle energie rinnovabili è una decisione europea recepita anche, e finalmente, dagli Stati Uniti con l’amministrazione Obama. Le ragioni sono note e stanno nella volontà di produrre l’energia necessaria al pianeta senza distruggerlo. In una vicenda complessa come quella in questione è bene seguire un ordine di ragionamento”. Lo afferma in una nota il capogruppo di “Sinistra ecologia e Liberta”, Michele Losappio. “Bisogna dunque produrre questa energia – afferma – e non limitarsi a declamarne la necessità. È quanto la Puglia ha fatto in modo virtuoso in questi cinque anni diventando un esempio per l’Europa. Va quindi evitato il capovolgimento dei meriti e la loro trasformazione in approssimativi demeriti. Il ginepraio e la confusione della attuale legislazione non ci ha di certo aiutati”. “Il Governo nazionale – continua – è in grave ritardo sulle linee guida e di indirizzo, ad esempio nelle aree protette e solleva sistematicamente conflitti istituzionali nella legislazione concorrente anche quando i ritardi sono di sua esclusiva responsabilità”. “Non a caso – spiega Losappio – come conferma l’ultima sentenza della Corte, il chiarimento legislativo sulle competenze soggette alla ‘Valutazione d’impatto ambientale’ (Via) per gli impianti eolici off-shore, è avvenuto solo pochi mesi fa con la legge nazionale 31/010”. “Per i progetti presentati prima – chiarisce – è lecita la più diversa interpretazione e, nel caso in questione dell’impianto di Brindisi, la Conferenza dei servizi, voluta dall’allora assessore all’ecologia, era finalizzata, c’è un’altra legge che lo prevede e lo consente, ad acquisire la valutazione degli enti locali e delle parti interessate, per consentire poi alla Regione, così corroborata, di portare al Governo il suo parere non vincolante e non a dare autorizzazioni. La preoccupazione dell’assessore era proprio quella di non intasare l’area in questione, così come il Golfo di Manfredonia, sensibilmente compromessa dalle carboniere e dalla sciagurata ipotesi di un rigassificatore con altri e nuovi impianti energetici”. “Va infine evitato – conclude il presidente dei consiglieri SeL – il rischio di concentrare la pur doverosa attenzione sulle rinnovabili e sulle loro eventuali zone di opacità sottraendo alla pubblica opinione la consapevolezza dei danni che la Puglia subisce per il forte insediamento energetico da fonte fossile, a iniziare dal polo di Cerano che continua imperterrito a produrre ed a inquinare. Oltre il danno, questa sarebbe la beffa”.
    Fonte: www.consiglio.puglia.it | vai alla pagina
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