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Dichiarazione di Meri Marziali

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Monterubbiano (FM) (Partito: LISTA CIVICA)  - Consigliere  Consiglio Comunale Monterubbiano (FM) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Cercasi politica nuova.

  • (22 maggio 2010) - fonte: Inform@zione .Tv - inserita il 27 agosto 2010 da 1994

    Nel parlare di politica avverto un disagio che credo non sia soltanto il mio. Nella politica italiana da troppo tempo tiene banco la conflittualità esistente tra gli schieramenti e gli scontri personalistici all’interno di essi. L’impressionante crescita dell’area del non voto alle scorse regionali ha reso drammaticamente evidente la distanza tra i cittadini e la politica. La crisi economica e sociale, le difficoltà di tante imprese e di tante famiglie, l’insicurezza del lavoro e la precarietà di tanti giovani: la politica si occupa troppo poco della vita quotidiana delle persone. Credo paradossalmente che se il Parlamento chiudesse per 15 giorni nessun cittadino se ne accorgerebbe, perché tale è la distanza tra l’agenda politica delle nostra classi dirigenti e la vita del Paese.

    La politica per assolvere al suo compito principale e dunque essere prima di tutto servizio alla comunità deve ripartire dall’ascolto del Paese reale.

    Non vedo nel nostro amato Paese, in modo prevalente una battaglia tra maggioranza e opposizione su idee programmatiche e sistemi di valori sebbene alternativi, bensì una debolezza di proposte insieme ad una scarsità di chiarezza e coerenza dei comportamenti, tutto ciò causa conflittualità e allontana i cittadini dalla politica e dalla partecipazione alla vita delle istituzioni democratiche.

    La politica, in particolare quella al più alto livello istituzionale, è diventata troppo autorefenziale e molto poco attenta ai bisogni dei cittadini. Chi riveste ruoli di piccolo amministratore sa benissimo che ai cittadini poco importa delle contrapposizioni degli schieramenti, dei partiti e di ciò che avviene all’interno degli stessi, il compito che i cittadini attribuiscono alla politica è soltanto quello di dare risposte concrete alla proprie esigenze di membro di una collettività.

    Oggi 21 maggio e domani si terrà a Roma l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, il mio partito. “Prepariamo giorni migliori per l’Italia” ne è lo slogan, io avrei volentieri aggiunto prepariamo tempi migliori anche per il Partito Democratico riprendendo il progetto originario che ha dato vita al PD con passione, lealtà e sopratutto con coraggio.

    Mi piace in questo richiamare l’ultimo libro di Vannino Chiti “ La Sinistra Possibile ” in cui definisce il Partito Democratico la scelta che ha dato il senso all’impegno politico della generazione dell’attuale classe dirigente. “Su di essa abbiamo investito tutto. Abbiamo bruciato le navi dietro di noi: non esiste per gli ex Ds, gli ex Margherita e gli ex riformisti liberaldemocratici una casa alla quale poter fare ritorno”. Occorre tenere a mente tutto il percorso che ci ha condotto al progetto del Partito Democratico e occorre ancor più avere il coraggio di portare a compimento il progetto originario.

    È chiaro che il risultato elettorale ci evidenzia come le ragioni che hanno portato alla nascita del Pd si sono appannate anzi rischiano di smarrirsi, per l’immagine e per il messaggio politico che viene mandato agli elettori. Ad oggi il Pd, il cui insediamento territoriale e sociale è insufficiente e debole, il cui profilo culturale e politico resta ancora incerto e sfocato, non è percepito come un’alternativa convincente di governo e i risultati elettorali lo hanno dimostrato. E non è certo il gioco delle alleanze ne quello degli aggiustamenti puramente organizzativi a rendere la nostra proposta più credibile agli occhi degli italiani. Se il Pd, anziché mettere al centro della sua iniziativa l’Italia reale, si facesse imprigionare dai tatticismi, tradirebbe le ragioni per cui è nato e il progetto originario di una grande forza riformista in gradi di unire interessi e aree sociali diverse su un progetto generale di cambiamento.

    Spero veramente che dopo l’Assemblea Nazionale si riuscirà a rimotivare il progetto, a rinnovare le ragioni che ci hanno spinto a scegliere di dare vita al Pd. In un panorama di nuovi problemi che percorrono il nostro tempo, il Partito Democratico, il progetto di una forza capace di mettere in movimento filoni culturali diversi per “cercare insieme” le risposte più adeguate alle sfide della modernità dovrà tornare in sintonia con la società, ripartendo dall’ascolto del Paese reale. Un progetto e ci tengo a sottolinearlo che aggiorni e non dimentichi l’uguaglianza, ancorandola alle opportunità di vita di donne e uomini, alla realizzazione di un’uguaglianza delle opportunità per ognuno.

    A mio avviso un partito riformista, progressista deve saper riconoscere i più deboli e stare dalla loro parte, interloquire sia con le paure e le inquietudini di ampi fasce popolari che con il desiderio di modernità e di cambiamento di aree e ceti produttivi dinamici. Il PD come la politica hanno bisogno di tornare a parlare con le persone in carne ed ossa, di recuperare un rapporto con la vita quotidiana delle famiglie, dei lavoratori, dei giovani. Per capire, per ascoltare, per far partecipare, per organizzare una discussione, informata e consapevole sui problemi che toccano la società. I partiti devono tornare ad essere il luogo in cui le persone possano esprimersi e confrontarsi con altri per ricercare il “bene comune”, forse è il tempo di riprendere questo cammino.

    Meri MARZIALI - Membro dell'Assemblea Provinciale PD Fermo, Amministratore del PD e sopratutto semplice tesserata

    Fonte: Inform@zione .Tv | vai alla pagina

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