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Dichiarazione di Luigi de MAGISTRIS

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

24 miliardi sulle spalle dei cittadini. Il lodo fiscale per i soliti ignoti.

  • (28 maggio 2010) - fonte: MicroMega-online - inserita il 28 maggio 2010 da 31

    Una manovra correttiva da oltre 24 miliardi che pesa sulle spalle dei cittadini, che è stata varata dopo un lungo periodo di negazione della crisi da parte del Governo, che porta il più grande sindacato italiano e l’opposizione a dire no, paventando proteste e scioperi. Questa manovra è un cappio, ipocrita per altro, che viene legato al collo degli enti locali con la scusa di agire contro gli sprechi della politica. Si privano di ossigeno finanziario Comuni, Province e Regioni che dovranno così incrementare la pressione fiscale per continuare ad erogare servizi ai cittadini. Oppure tagliare quel welfare che, per la maggioranza liberista, è soltanto un carrozzone e non, come per il resto d’Europa, una frontiera storica di conquista. E’ un cappio per i dipendenti pubblici e per i precari, per le donne e per i pensionati: proroga del turn over per altri due anni, congelamento degli stipendi erga omnes per il pubblico impiego per quattro anni, chiusura delle finestre pensionistiche. Zero investimenti a favore della ricerca o delle piccole-medie imprese, zero incentivi alle aziende che assumono a tempo indeterminato, zero riforme strutturali che rilancino lo sviluppo e la ripresa. Non una riga su tutto questo, solo silenzio e tanta propaganda (leggasi taglio costi della politica). Non ci sono soldi, il debito dello Stato va contenuto, tutta colpa della sinistra.

    Che fare? Qualcosina ci sarebbe e ci permettiamo di suggerirla al Governo. Sarebbe una piccola operazione per restituire denaro al Paese e anche un po’ di credibilità etica. Elevare almeno al 10% la tassa prevista per il rimpatrio dei capitali sottratti al fisco italiano dai capitani “coraggiosi” della finanza e non solo. In attesa che su questa norma si esprima l’Europa, chiamata a rispondere sulla sua conformità alle leggi Ue in materia di lotta al riciclaggio e pagamento dell’Iva (con cui lo scudo con alta probabilità contrasta). Ridare insomma una parvenza di senso ad una legge vergogna varata dall’esecutivo per premiare chi fugge le norme tributarie offendendo il diritto, che imporrebbe il pagamento delle tasse, oltre che la morale pubblica. Non sarebbe ben poca cosa tenendo conto che l’evasione è pari 120 miliardi, cioè più o meno cinque volte la “manovrina” di Tremonti. Berlusconi stesso ha ammesso che in Italia il 22% dell’economia sfugge al fisco.
    Bene, cioè male, allora perché varare condoni tributari e immunità fiscali? Perché fare cassa sulle spalle di chi, invece, al fisco non si può sottrarre poiché lo Stato esercita direttamente un prelievo sulla sua busta paga?
    Elevare la tassazione dello scudo è una proposta utile, oltre ad essere un test importante. A chi non piace questa sorta di “lodo fiscale”, infatti, dovrà spiegare pubblicamente e chiaramente la sua contrarietà, assumendosi il peso di una scelta importante: quella di schierarsi ancora una volta dalla parte dei più forti, dei più furbi, delle cricche del malaffare, cioè dei soliti ignoti, perchè ancora una volta a pagare la crisi sono e saranno i soliti noti. Insolitamente, forse, un po’ più stanchi di questa logica ingiusta che da anni si consuma nel nostro Paese.

    Fonte: MicroMega-online | vai alla pagina

    Argomenti: enti locali, tagli, europa, fisco, Tremonti Giulio, Finanziaria 2010 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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