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Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI
RU486
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(09 giugno 2010) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 10 giugno 2010 da 12072
In merito all’annunciata convocazione della Giunta Regionale, prevista per domani, per il varo delle linee guida per la somministrazione negli ospedali laziali della RU486, mi preme rimarcare come nell’attuale dibattito tutto ideologico in corso, si sottaccia un aspetto ineludibile: il mancato riconoscimento del diritto all’autodeterminazione delle donne e alla libera scelta.
L’utilizzo della RU486 come pratica meno invasiva e rischiosa, abbondantemente sperimentata in altri paesi da decenni e quindi più che testata, può apportare miglioramenti ai risultati positivi dovuti all’applicazione della legge 194. Voler invece obbligare la donna che intende usufruire della RU486, al solo ricovero ordinario e magari prolungato, rappresenta un tentativo di intimidire e impedire l’esercizio di un diritto, che oltretutto inciderà pesantemente sui bilanci della sanità pubblica. Credo che a nessuna donna interessi lo scontro politico in atto se esso, come purtroppo sta avvenendo, non tiene nel dovuto conto il rispetto per la salute delle donne, il diritto alla libera scelta, i progressi scientifici in ambito medico-ginecologico.
In questo campo non ci devono essere speculazioni di sorta , ricerca di consenso spicciolo e di potere perché il peso ricadrà sulle donne, sulla sanità pubblica con il rischio che se non ci saranno risposte adeguate nelle strutture pubbliche, crescerà un mercato parallelo che ingrosserà gli affari privati. Auspico che su tale vicenda sia praticata una corretta informazione per tutelare il diritto alla libera scelta e mi auguro che la Presidente “ donna “ Polverini, si faccia promotrice di richieste di adeguati finanziamenti al Governo per implementare la rete dei consultori affinchè possano continuare a svolgere azioni di prevenzione, accompagnamento e presa in carico per tutte le donne ma soprattutto per quelle socialmente fragili e migranti.
Maria Gemma Azuni
Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi