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La legge bavaglio ha la stessa valenza che Mussolini diede alla legge sulla stampa dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti.
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(11 giugno 2010) - fonte: MicroMega-online | Giuseppe Giulietti - inserita il 11 giugno 2010 da 31
Come era facilmente prevedibile, e come MicroMega aveva previsto sin dal primo istante, la legge bavaglio si appresta ad essere approvata in via definitiva. Come poteva essere diversamente? Si tratta di una legge berlusconissima che, per il sultano, ha la stessa valenza che Mussolini diede alla legge sulla stampa dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti. I tempi non sono quelli, ma questa legge rappresenta il vero punto di rottura, l'uscita dalla repubblica democratica fondata sulla carta costituzionale. E’ inutile giocare con le parole, questo pensano e dicono i principali costituzionalisti italiani, questo pensano e dicono, per ora solo in privato, persino alcuni degli intellettuali, dei giornalisti, dei parlamentari più vicini a Fini. Lo diranno anche in pubblico? Voteranno contro questa porcata alla camera dei deputati? Ci crediamo poco, se lo faranno il sultano li manderà a casa nel giro di poche ore. Quello del Senato è stato un vero e proprio voto di sfiducia contro la Costituzione e contro lo stato di diritto. Di fronte a questo oltraggio a poco serve polemizzare e perdere tempo sulle migliori tattiche di ostruzionismo parlamentare. Si tratta di discussioni oziose, buone solo a provocare qualche polemica intestina.Alla Camera, sicuramente, le opposizioni unite faranno di tutto per contrastare questa porcata, ma la partita ormai si giocherà tutta sulla capacità di coinvolgere l’opinione pubblica, di promuovere una campagna di indignazione civile, di attivare tutte le possibili forme di sabotaggio del bavaglio,di coinvolgere le istituzioni internazionali in una vicenda che pone l’Italia fuori dal contesto della Unione europea.
Nulla dovrà essere lasciato al caso, dovremo coordinare tutte le iniziative e inventarne altre ancora. Bene i siti listati a lutto, bene le pagine bianche dei giornali, sarebbe bello che i gr e i tg indicassero con un breve spot quali servizi non sarà più possibile trasmettere.
Ed ancora bisognerà mettere insieme, città per città, quanti stanno per essere tagliati dalla finanziaria e quanti stanno per essere oscurati dai bavagli. Non c’è tempo da perdere, questo è il momento per convocare una grande manifestazione nazionale che metta insieme chi davvero ha a cuore, per usare le parole care al presidente Fini, il patriottismo repubblicano e il tricolore.Qui è possibile firmare l'appello promosso da Articolo 21 per una manifestazione nazionale contro il bavaglio.
"Con la legge bavaglio si compie un autentico delitto contro lo stato di diritto. Si sta realizzando l'antico sogno della Loggia P2 di oscurare i poteri di controllo. Non basta più indignarsi, per questo è necessario promuovere immediatamente una grande, unitaria manifestazione nazionale contro la macelleria politica e sociale in atto".
Ps. Martedì alle 18 nella sede della federazione della stampa, a Roma, si riuniranno tutte le associazioni che diedero vita alla grande giornata per la libertà di informazione del tre ottobre scorso. Il giorno dopo, mercoledì 16 giugno, sempre alle ore 18, nella sala riunioni del circolo della camera dei deputati, via dei campi sportivi 5, Roma, si svolgerà l'assemblea nazionale di articolo 21. Vi aspettiamo per decidere insieme non solo data, modi e forme della grande manifestazione nazionale, ma anche un piano di azioni di breve, medio e lungo periodo capaci di far letteralmente impazzire il censore, sino a farlo pentire di aver concepito questo nauseante provvedimento.
Giuseppe Giulietti
Fonte: MicroMega-online | Giuseppe Giulietti | vai alla pagina » Segnala errori / abusi