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Dichiarazione di Angelo ALESSANDRI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto)  - Pres. commissione Ambiente Camera - Consigliere  Consiglio Comunale Reggio nell'Emilia (RE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Des) 


 

l’ora della verità sulle rinnovabili

  • (15 giugno 2010) - fonte: www.rinnovabili.it - inserita il 15 giugno 2010 da 14114
    MS: Parliamo di energia. Il nostro ex Ministro dell’Attività Produttiva aveva indicato come obiettivo strategico nazionale un mix così composto: 50% da fonte fossile, 25% da nucleare, 25% da rinnovabili. Lei cosa ne pensa? AA: Le anticipo che io non sono nato nuclearista. Per questo motivo da Presidente ho iniziato a cercare di capirne di più e dopo due anni sono arrivato alla seguente conclusione: di nucleare ne sanno tutti davvero poco. Io per primo. Ho cominciato a chiamare esperti in Commissione per approfondire vari aspetti e il 15 di Luglio sarò probabilmente in Francia a vedere gli impianti più innovativi. Comunque parto da un presupposto: continuiamo a produrre la stragrande quantità di energia da fonti fossili inquinando terribilmente. La pianura padana, ad esempio, risulta essere attualmente il luogo più inquinato di Europa, e questo è un problema che ci dobbiamo porre. Perché vogliamo fare gli ambientalisti dicendo no al nucleare, ma allo stesso tempo inquiniamo in questo modo? Abbiamo fatto sforzi economici enormi con le fonti rinnovabili. Rispetto agli altri paesi europei siamo partiti tardi, ma abbiamo avuto un trend di crescita incredibile. E questo sviluppo è stato finanziato con le bollette degli italiani, privati e aziende, e mi sembra che il risultato finale, se pur importante perché comunque utile, non sia stato enorme. Oggi siamo a circa il 14% dell’elettrico da rinnovabili e credo che lo sforzo da fare sia ancora talmente grande, con ulteriori costi per i cittadini, che non so se il gioco ne valga la candela. I dati ci dicono poi che le fonti fossili le dobbiamo andare a comprare fuori; per il gas siamo spesso politicamente ricattabili dai paesi come la Libia, la Russia e qualche paese europeo, e la stessa cosa avviene per il petrolio. Poi c’è quel 10% di energia elettrica che importiamo e che è generato da centrali nucleari che abbiamo “sulla testa”. E con questo intendo che abbiamo circa 190 centrali in Europa di cui 30 a pochi chilometri di confine. Ora, preso atto di questo e cioè che in maniera non ipocrita dobbiamo ammettere che stiamo comprando da chi vicinissimo a noi produce con il nucleare, e che si tratta non di prima o seconda generazione, ma che stiamo parlando di terza avanzata, con protocolli di sicurezza importanti, dovremmo, a mio giudizio, affrontare con più equilibrio la questione. MS: E il problema delle scorie? AA: Sicuramente è il problema più delicato della questione nucleare, anche se molto ridotto rispetto a prima grazie allo sviluppo delle ultime generazioni. MS: E come convincere i cittadini… AA: I dubbi nascono dalla mancanza di fiducia verso le Istituzioni e di trasparenza nelle procedure; per cui si dice “dacci le garanzie e poi ci fidiamo” ecco, sento dire spesso questa frase. Allora forse un po’ di colpe tutti le dobbiamo assumere e pensare ad un percorso informativo, di coinvolgimento e di convincimento basato anche su garanzie vere. Se riusciamo a garantire questo percorso, credo che oggi gli italiani siano, in buona parte, favorevoli al nucleare. MS: Comunque ritiene, al di la del problema ambientale, che esistono dei margini di convenienza economica nel realizzare centrali nucleari in Italia? AA: Il problema non sarà risolto entro i dieci anni, sarà necessario sicuramente più tempo ed il percorso non sarà semplice. Bisogna fare un piano strategico nazionale, che oggi manca, che dovrebbe indicare alle Regioni, in base a quelle che sono le loro competenze, quali sono gli obiettivi che ognuna, in maniera responsabile, deve raggiungere. E credo che questo si possa allargare anche alle rinnovabili: l’utilizzo di alcune fonti potrebbero essere da abbandonare a favore di altre che oggi non prendiamo ancora troppo sul serio. MS: Ad esempio? AA: La biomassa o la geotermia. Sono tecnologie che oggi non sono abbastanza conosciute e diffuse, forse perché il business è più sulle fonti rinnovabili che sono state maggiormente promosse. Questi conti vanno fatti… MS: Immagino che Lei alluda al conto energia del fotovoltaico. In che termini vorrebbe modificare la situazione? AA: Più che al fotovoltaico alludo all’eolico. In Italia l’eolico aveva come disponibilità teorica 5000 MW, oggi siamo a circa 7000 MW e ci sono 19000 MW di richieste. E questo mi sembra comprensibile quando finanziamo 150/180 centesimi per MWh, e in Germania ne offrono 20! Sono dalle 7 alle 9 volte in più. C’è forse qualcosa che non quadra nel sistema. Un incentivo secondo me deve essere effettivamente tale, ma se la collettività paga più del valore che produce l’impianto, qualcosa non funziona. MS: Possiamo parlare di vera e propria speculazione su alcune rinnovabili in Italia? AA: Sì, possiamo parlare di condizioni per la speculazione pura. E’da rivedere, a mio giudizio, un po’ tutto il sistema di incentivazione e trasformarlo in strumento più equilibrato. E’ una valutazione che va fatta in maniera seria e le anticipo che ho iniziato un percorso di analisi e di critica all’attuale sistema che mi auguro possa presto portare ad una rivisitazione del meccanismo. MS: Infine vorrei conoscere il suo parere su un problema molto delicato: la gestione delle emissioni a livello globale e del fallimento della Conferenza di Copenaghen. Qual è il suo pensiero e che cosa prevede rispetto a questo mancato accordo? AA: Che Copenaghen sarebbe stato un fallimento lo sapevano tutti prima dell’inizio della conferenza. Era chiaro perché oltre l’80 % delle emissioni che producono i paesi extra U.E. provengono dall’America, dalla Cina, dal Messico e dall’Australia, i quali hanno deciso, ancora una volta, di non decidere. L’Europa però, nonostante stia facendo più di tutti gli altri in questo senso, non ha una sua politica forte e questa è una mancanza grave. Ci siamo dati dei parametri con penali, in caso di non raggiungimento, altissime che io ritengo anche eccessive. Stiamo insomma spingendo la massimo per fare dei passi in avanti, cercando di fare la nostra parte. Ma il problema è che se USA e Cina per primi non si muovono, non cambierà nulla di sostanziale. Credo però che alla fine qualcosa si muoverà, in maniera lenta, ma si muoverà. E quando gli altri Paesi arriveranno a decisioni finalmente importanti, noi avremo fatto sicuramente la nostra parte.
    Fonte: www.rinnovabili.it | vai alla pagina
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Commenti (2)

  • Inserito il 18 giugno 2010 da 15411
    E' tutto falso e sono falsità tese a supportare il nucleare. Quando non è falso è errato, un misto di ignoranza e malafede che ha del mostruoso. a) Incentivi in Germania: variano tra 95 e 150 euro (e non centesimi) per MWh, a seconda della ventosità del sito e se il sito è on-shore (su terra) o off-shore (in acqua). Se il sito è un po' meno ventoso e su terra, prende più di 95€/MWh, che è la tariffa onnicomprensiva per i siti più ventosi (media intorno a 110€/MWh). In Italia il ricavo unitario NON è 180€/MWh bensì circa 140: infatti un parco eolico riceve il prezzo dell'energia "normale"(in media attualmente intorno a 60/MWh, anzi un po' meno, 59) più il certificato verde da circa 80€/MWh. Il problema è che in Germania sono tariffe onnicomprensive per 20 anni (come da noi sul fotovoltaico), in Italia l'incertezza sul prezzo dell'energia e sul prezzo dei certificati verdi non sono per nulla graditi alle banche finanziatrici che chiedono quindi maggiori garanzie all'investitore. Fonte: Germany Wind Energy Association, http://www.wind-energie.de/en/wind-energy-in-germany/ Per questo in Germania (e in Spagna) hanno 20.000MW di eolico e in Italia ne abbiamo 4850. E non 700o come riportato, altra falsità: fonte ANEV, APER, Legambiente, wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_eolica In Italia il potenziale eolico è stato quantificato in 16.000MW da uno studio congiunto ANEV- Ministero Sviluppo Economico. http://www.anev.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=125905&mode=thread&order=0&thold=0 La "disponibilità teorica" di 5.000MW da dove esce? In tutto il mondo si stanno varando programmi di investimento eccezionali nell'eolico perchè è stata riconosciuta come la fonte energetica più rispettosa dell'ambiente e più economica nel 2035 (Energy Outlook 2010, IEA: http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=5287 ). Nel 2020 sarà seconda al solo gas metano, ma con ben altro impatto ambientale. E vengono trascurati nello studio i costi occulti delle fonti fossili e del nucleare; finanziamenti alla ricerca, protezione antiterrorismo dei siti (inutile per le rinnovabili), smaltimento scorie e siti alal fine della vita del progetto. Negli USA hanno dovuto stanziare 100 miliardi di dollari per scavare la Yucca Mountain, riempirla con le scorie radioattive di 10 anni di centrali e richiudere. Budget che viene considerato facilmente da raddoppiare. Tutti costi mai conteggiati nel costo/kWh del nucleare. Per quanto riguarda gli impianti nucleari innovativi francesi, l'istituto per la sicurezza nucleare finlandese STUK insieme agli omologhi istituti francese e inglese hanno chiesto importanti modifiche al sistema di sicurezza DELL'IMPIANTO NUCLEARE DI OLKILUOTO di AREVA, per la mancata indipendenza tra i vari sistemi elettronici e di controllo. http://www.blogeko.it/2010/ritardi-e-sicurezza-centrale-nucleare-di-olkiluoto-altri-problemi-del-gemello-finlandese/ http://www.world-nuclear-news.org/RS-Stuk_requests_more_details_on_EPR_systems-0406104.html http://www.ecoblog.it/post/10637/la-sola-del-reattore-epr-di-olkiluoto-areva-rimanda-lavvio-forse-alla-fine-del-2012 Smettetela di raccontare agli italiani storie grossolane e così facilmente smontabili, dite chiaramente che i 10.000 MW e passa di eolico che sarebbero facilmente realizzabili nei prossimi 5 anni toglierebbero ogni ragione all'investimento in centrali nucleari, dato che produrrebbero 20TWh di energia pulita (la produzione di due centrali nucleari e mezza). Dite chiaramente che imporrete con l'esercito a qualche cittadina sfigata una centrale nucleare nelle vicinanze, a qualche altra un deposito scorie, e che secondo voi questo è il progresso. E abbiate anche il coraggio di dire che avete ragione voi e torto tutti gli altri paesi che invece stanno facendo marcia indietro sul nucleare e stanno investendo sull'eolico. Non so con che faccia, ma fatelo. E' uno schifo.
  • Inserito il 18 giugno 2010 da 15411
    E' tutto falso e sono falsità tese a supportare il nucleare. Quando non è falso è errato, un misto di ignoranza e malafede che ha del mostruoso. a) Incentivi in Germania: variano tra 95 e 150 euro (e non centesimi) per MWh, a seconda della ventosità del sito e se il sito è on-shore (su terra) o off-shore (in acqua). Se il sito è un po' meno ventoso e su terra, prende più di 95€/MWh, che è la tariffa onnicomprensiva per i siti più ventosi (media intorno a 110€/MWh). In Italia il ricavo unitario NON è 180€/MWh bensì circa 140: infatti un parco eolico riceve il prezzo dell'energia "normale"(in media attualmente intorno a 60/MWh, anzi un po' meno, 59) più il certificato verde da circa 80€/MWh. Il problema è che in Germania sono tariffe onnicomprensive per 20 anni (come da noi sul fotovoltaico), in Italia l'incertezza sul prezzo dell'energia e sul prezzo dei certificati verdi non sono per nulla graditi alle banche finanziatrici che chiedono quindi maggiori garanzie all'investitore. Fonte: Germany Wind Energy Association, http://www.wind-energie.de/en/wind-energy-in-germany/ Per questo in Germania (e in Spagna) hanno 20.000MW di eolico e in Italia ne abbiamo 4850. E non 700o come riportato, altra falsità: fonte ANEV, APER, Legambiente, wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_eolica In Italia il potenziale eolico è stato quantificato in 16.000MW da uno studio congiunto ANEV- Ministero Sviluppo Economico. http://www.anev.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=125905&mode=thread&order=0&thold=0 La "disponibilità teorica" di 5.000MW da dove esce? In tutto il mondo si stanno varando programmi di investimento eccezionali nell'eolico perchè è stata riconosciuta come la fonte energetica più rispettosa dell'ambiente e più economica nel 2035 (Energy Outlook 2010, IEA: http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=5287 ). Nel 2020 sarà seconda al solo gas metano, ma con ben altro impatto ambientale. E vengono trascurati nello studio i costi occulti delle fonti fossili e del nucleare; finanziamenti alla ricerca, protezione antiterrorismo dei siti (inutile per le rinnovabili), smaltimento scorie e siti alal fine della vita del progetto. Negli USA hanno dovuto stanziare 100 miliardi di dollari per scavare la Yucca Mountain, riempirla con le scorie radioattive di 10 anni di centrali e richiudere. Budget che viene considerato facilmente da raddoppiare. Tutti costi mai conteggiati nel costo/kWh del nucleare. Per quanto riguarda gli impianti nucleari innovativi francesi, l'istituto per la sicurezza nucleare finlandese STUK insieme agli omologhi istituti francese e inglese hanno chiesto importanti modifiche al sistema di sicurezza DELL'IMPIANTO NUCLEARE DI OLKILUOTO di AREVA, per la mancata indipendenza tra i vari sistemi elettronici e di controllo. http://www.blogeko.it/2010/ritardi-e-sicurezza-centrale-nucleare-di-olkiluoto-altri-problemi-del-gemello-finlandese/ http://www.world-nuclear-news.org/RS-Stuk_requests_more_details_on_EPR_systems-0406104.html http://www.ecoblog.it/post/10637/la-sola-del-reattore-epr-di-olkiluoto-areva-rimanda-lavvio-forse-alla-fine-del-2012 Smettetela di raccontare agli italiani storie grossolane e così facilmente smontabili, dite chiaramente che i 10.000 MW e passa di eolico che sarebbero facilmente realizzabili nei prossimi 5 anni toglierebbero ogni ragione all'investimento in centrali nucleari, dato che produrrebbero 20TWh di energia pulita (la produzione di due centrali nucleari e mezza). Dite chiaramente che imporrete con l'esercito a qualche cittadina sfigata una centrale nucleare nelle vicinanze, a qualche altra un deposito scorie, e che secondo voi questo è il progresso. E abbiate anche il coraggio di dire che avete ragione voi e torto tutti gli altri paesi che invece stanno facendo marcia indietro sul nucleare e stanno investendo sull'eolico. Non so con che faccia, ma fatelo. E' uno schifo.

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