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Dichiarazione di Gabriella MEO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Emilia Romagna (Gruppo: SeL) 


 

"No al parco eolico della Cisa-Cirone"

  • (16 giugno 2010) - fonte: www.parmadaily.it - inserita il 17 giugno 2010 da 14114
    “I Verdi per primi – sottolinea la consigliera Meo – hanno sostenuto la diffusione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili come l’eolico, ma ogni progetto va valutato caso per caso e questo appare decisamente devastante, sia sul versante toscano, dove verranno costruite tutte le pale, sia su quello emiliano, dove è prevista la costruzione di una strada larga ben 6 metri lungo il crinale e di una linea di alta tensione per collegarsi con la rete elettrica nazionale. In questo modo il sentiero di crinale, uno dei più belli d’Italia, diventerà una sorta di autostrada dove viaggeranno i camion per carichi eccezionali per trasportare le pale eoliche sui monti.” “Mi preoccupa molto – continua Meo – anche l’ipotesi, avanzata dal Comune di Corniglio, di costruire una ulteriore serie di pale eoliche sul versante emiliano, raddoppiando in questo modo l’impatto ambientale e paesaggistico. Si tratterebbe di una inaccettabile colata di cemento che stravolgerebbe tutte le strategie di turismo verde ed eco-compatibile che in questi anni hanno fatto registrare ottimi risultati.” “Il progetto – ricorda l’esponente del Sole che ride – dovrà essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale interregionale e in quella sede chiediamo alla Regione, agli Enti locali emiliani e all’Ente Parco Nazionale di esprimersi con decisione contro il progetto. Ciò anche in considerazione del fatto che il Piano Territoriale Regionale dell’Emilia-Romagna, approvato recentemente, individua proprio nel crinale appenninico uno dei principali corridoi della rete ecologica regionale.” “La zona individuata dalla società toscana che ha proposto il progetto – conclude la consigliera Meo – presenta particolari criticità dal punto di vista ambientale, non solo in quanto area di crinale e per la vicinanza di diverse aree protette, ma anche perché è presente un valico montano che le stesse norme della Regione Toscana individuano come “area non opportuna per la realizzazione di impianti eolici per la presenza di elementi naturalistici di elevato valore”. Se a ciò aggiungiamo che in questi ultimi mesi stanno proliferando numerosi progetti di impianti eolici, anche sull’Appennino parmense, la cui utilità energetica è tutta da dimostrare, come evidenziano le recenti inchieste della magistratura, ritengo opportuno che l’Emilia-Romagna si doti di norme condivise per individuare le aree in cui autorizzare tali impianti.”
    Fonte: www.parmadaily.it | vai alla pagina
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