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Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Roma (RM) (Gruppo: Misto) 


 

La condizione dei rifugiati

  • (18 giugno 2010) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 19 giugno 2010 da 12072

    Domenica 20 giugno ricorre la giornata mondiale del rifugiato.
    In un momento di grave crisi economica che attanaglia il paese e in particolare la città di Roma, alle prese con l’approvazione di un travagliato bilancio, non vorremmo che rimanessero inascoltate le richieste più volte presentate dell’Alto Commissariato Nazioni Unite, e gli appelli delle associazioni di tutela e dei Medici per i diritti umani che, anche di recente, hanno denunciato le pessime condizioni di vita di profughi, in maggioranza afgani, e di rifugiati, richiedenti asilo o in protezione provvisoria.
    Esseri umani che avrebbero diritto, come garantisce anche la costituzione, a cura e tutela, poiché in fuga da condizioni di estremo pericolo e di compromissione della sicurezza e della libertà, strappati alla propria terra e ai propri affetti, dovrebbero essere inseriti in processi individuali di inclusione nella realtà sociale e di inserimento nella mondo del lavoro.
    Alcune zone di Roma, come la stazione Ostiense o via Capitan Bavastro, invece, vedono costretti in condizioni di estremo disagio, di difficoltà burocratiche e in emergenza sanitaria uomini, donne e anche molti minori, privi di ogni umana accoglienza e di rispetto dei diritti fondamentali, senza che alcuna voce istituzionale si levi per affrontare il problema.
    Chiediamo al Sindaco, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, di iniziare ad affrontare un problema che corrisponde ad un preciso obbligo istituzionale oltre che dovere umanitario, organizzando servizi adeguati di protezione ma anche di crescita, sviluppo e autonomia per i profughi, attivando le misure necessarie per la corretta gestione istituzionale del Fondo Europeo per i rifugiati, affinché le risorse siano motore di politiche di assistenza individuali.
    Ad oggi, purtroppo, la situazione delle residenze di secondo livello non tiene conto di tempi necessari per affrontare problemi enormi come la mancata conoscenza della lingua italiana, e ancora non si parla di un sistema di formazione professionale e di destinazione di alloggi riservati affinché i rifugiati siano accolti con modalità adeguate per esseri umani che hanno bisogno e diritto a protezione e tutela.

    Maria Gemma Azuni
    Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina

    Argomenti: alemanno, rifugiati, Ostiense | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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