Dichiarazione di Diego BOTTACIN

Al convegno della Provincia di Treviso "Le Provincie e la sfida del federalismo: autonomia e responsabilità" sono andato con una buona dose di curiosità e di interesse sui temi trattati.

Pensavo sarebbe stata un'occasione di scambio e di confronto tra opinioni diverse, ma mi sono trovato invece nella trincea dei difensori ad oltranza delle provincie ad ogni costo. Nessun contraddittorio, nessun momento di dibattito: mi chiedo dove sia l'utilità di investire risorse pubbliche in conferenze-propaganda, senza alcuna possibilità di confronto. Ma pazienza...

Un dato però mi ha particolarmente colpito tra i molti contenuti nella corposa cartellina consegnata ai partecipanti. Si tratta di un fascicoletto, pieno di numeri, dal titolo "Breve analisi della finanza provinciale 2005-2008": questo documento, curato dall'UPI (Unione della Provincie Italiane), mette in luce quanto le provincie italiane spendano complessivamente per ognuna delle funzioni loro assegnate dal nostro ordinamento.

Scopriamo così che le spese correnti delle provincie sono in gran parte assorbite dalle voci di automantenimento (amministrazione e gestione).
Per fare solo un esempio, su 8,5 miliardi di euro di spesa corrente le provincie spendono 2,5 miliardi per il personale e per gli uffici, mentre al trasporto pubblico locale va poco più di un miliardo.
Ma le provincie si occupano soprattutto di investimenti (strade ed edifici scolastici), si può obiettare. Bene, i dati più sconvolgenti sono proprio nelle spese di investimento: a 1,5 miliardi della voce "amministrazione" corrispondono solo 800 milioni euro alla pubblica istruzione.

Insomma, in Italia le provincie spendono di più per acquisizione, manutenzione straordinaria e arredo delle proprie sedi che non per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle scuole superiori di cui hanno competenza.
Di fronte a questi dati, che provengono dalla stessa associazione delle provincie, appare davvero poco pertinente lo slogan "Rendiamo di più di quel che costiamo", sbandierato dal presidente della provincia di Treviso Muraro.
In realtà è l'esatto contrario.

Fonte: partitodemocraticoveneto.org | vai alla pagina

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