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Dichiarazione di Salvatore CAPONE

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale San Cesario di Lecce (LE) (Lista di elezione: LISTA CIVICA)  - Assessore  Comune San Cesario di Lecce (LE) (Partito: LISTA CIVICA) 


 

Nessuna ideologia su rinnovabili, Pd vuole regole certe Quotidiano on

  • (02 luglio 2010) - fonte: www.lecceprima.it - inserita il 05 luglio 2010 da 14114
    “In questa prospettiva – afferma -, dispiace rilevare come dal quadro complessivo sia stato estrapolato solo il passaggio relativo alle biomasse, tuttavia posso comprendere che, data l’attualità dell’argomento, sia più semplicistico, e soprattutto emotivamente più coinvolgente, soffermarsi sul tema”. Condizione indispensabile per ogni autorizzazione impiantistica è per Capone il vincolo del rispetto della “filiera corta”, che esclude “a priori ogni possibilità di mega-impianti a biomasse, considerato che non sarebbe sufficiente l’intero Salento per le coltivazioni necessarie ad alimentarne anche uno solo”: “Premesso ciò – dichiara Capone -, passo a puntualizzare che gli ‘impianti di dimensione superiore’ per i quali non escludiamo la realizzazione, se collocati in aree industriali, non possono in nessun caso prescindere dal vincolo precedentemente sottolineato, ma non possiamo neanche escludere a priori l’eventualità che centrali della potenzialità di 2 o 3 Mw possano assicurare sia il rispetto di quel vincolo sia di quello, per noi imprescindibile, della tutela della salute attraverso, per esempio, l’utilizzo delle tecnologie alternative alla combustione della biomassa, già esistenti, che garantiscono un notevole abbattimento delle emissioni inquinanti”. Capone sostiene di notare con rammarico la confusione regnante sul tema delle rinnovabili, che legittima chiunque “ad assumere posizioni che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti”. Il riferimento và alla presa di posizione del “Comitato Io Conto” chiaramente contrario alle centrali a biomasse: “In primo luogo – afferma - inviterei l’amico Rizzo a fare due chiacchiere con quegli imprenditori salentini e pugliesi, soprattutto piccoli e piccolissimi, che costituiscono la filiera delle rinnovabili. Si accorgerebbe di avere di fronte investimenti realizzati, posti di lavoro e prospettive di sviluppo. In secondo luogo vorrei che Rizzo rileggesse attentamente il passaggio del mio intervento nel quale chiarisco che le difficoltà di dialogo con Enel hanno, sino ad oggi, reso impossibile negoziare riduzioni delle emissioni da Cerano. Questo è un punto su cui, anziché dividersi, dovremmo trovare la forza di dialogare, in modo da creare le condizioni perché l’opinione pubblica di questa regione sostenuta dalla politica, da tutti gli schieramenti, costringa Enel ad una reale interlocuzione”. Secondo Capone, infine, il richiamo al principio della certezza del diritto e del legittimo affidamento non deve essere confuso per partigianeria: “L’iter autorizzativo di qualunque impianto industriale – precisa - che necessiti di una conferenza dei servizi, così come disciplinato dalle vigenti normative regionali e nazionali, rappresenti a nostro modo di vedere un elemento di certezza, utile a tutelare la cittadinanza”. Nessuna replica, invece, alle argomentazioni relative ad “intrallazzi e presunti padrini” che manovrerebbero il Pd a favore di questo o quell’imprenditore: “Sono accuse – ribadisce - che rispedisco totalmente al mittente, in quanto assolutamente estranee alla mia storia personale ed alla cultura del Partito Democratico. Una cultura, ripeto, responsabile e di governo, esercitata in totale autonomia. La dietrologia la lascio a chi ha voglia e tempo di dedicarsi ad essa”. Capone dichiara come l’approccio alle problematiche in questione sia “regole certe e rigorose, a prioritaria garanzia della tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente, del paesaggio e delle vocazioni territoriali” e ricordando come la posizione del Pd sia naturalmente “work in progress”, “aperta a tutti i contributi”, se “declinati in chiave propositiva e non meramente distruttiva”, “scevra da ideologie e ideologismi”.
    Fonte: www.lecceprima.it | vai alla pagina
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