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Dichiarazione di Massimo CIALENTE

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune L'Aquila (AQ) (Partito: DS)  - Consigliere  Consiglio Comunale L'Aquila (AQ)


 

«Picchiati senza ragione. A Roma c'è qualche mente fragile che picchia i terremotati» - INTERVISTA

  • (08 luglio 2010) - fonte: L'Unità - Jolanda Bufalini - inserita il 08 luglio 2010 da 31

    «Il percorso era concordato. In testa alla manifestazlone vecchi e famiglie».

    E' la fine di una giornata campale: in testa al corteo le botte, i posti di blocco. Poi l'incontro con il presidente del Senato e quello con i capigruppo di maggioranza e opposizione. Intanto c'è stato l'impegno in piazza del segretario del Pd Bersani «Per noi L 'Aquila è la priorità» Il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente sdrammatizza prendendo in giro l'onorevole Giovanni Lolli che si è preso una manganellata mentre il corteo era bloccato sotto palazzo Grazioli, e prende in giro anche se stesso: «Mia moglie al telefono dice che me ne hanno dato poche». Intanto però aspetta notizie. La capogruppo del Pd Anna Finocchiaro, ieri mattina, ha richiesto un incontro sulla vicenda delle tasse che i terremotati dovrebbero ricominciare a pagare in toto dal 1° gennaio. «Berlusconi dovrebbe parlarne con Tremonti ma Tremonti non si trova» Dal vertice Pdl a palazzo Grazioli, mentre da sotto arrivava il rumore della protesta la risposta è stata «valuteremo». A sera, in extremis, palazzo Chigi annuncia che le tasse saranno diluite in dieci anni.

    Sindaco, si è fatto male? Si è trovato di fronte anche ai manganelli.

    «No io sono un po' acciaccato ma niente di grave, mi dispiace per i ragazzi che si sono prese le manganellate. Eravamo in testa al corteo davanti al posto di blocco. Per mediare, per calmare gli animi. Poi c'è stata una carica e le manganellate. Mi dispiace anche per Giovanni Lolli (deputato aquilano del Pd, ndr) che sotto a palazzo Grazioli si è preso una manganellata sulla spalla. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere»

    Siete arrivati in cinquemila con i pullman.

    «E' il popolo aquilano, gente di tutte le età, c'erano tutti, dagli industriali al sindacato di polizia, professori di scuole e presidi di facoltà, professionisti, istituzioni e sindaci dei paesi colpiti dal sisma, tanti ragazzi, donne e anziani»

    Però c'erano i posti dl blocco e ci sono state le manganellate.

    «Io avevo scritto e ho le carte: il percorso da piazza Venezia a Montecitorio passando da piazza di Pietra. Ho i documenti e avevo specificato che ci sarebbero stati vecchi e famiglie, tanto che avevo chiesto ad Alemanno, che lo ha concesso, di far fermare i pullman il più vicino possibile a piazza Santi Apostoli. Se Maroni le vuole gliele faccio vedere»

    E invece?

    «Invece ci hanno menato. Il presidente del consiglio aveva detto che non avrebbe mandato a L 'Aquila più nessuno della Protezione Civile perchè qualche mente fragile avrebbe potuto usare la violenza. Ora sono io che mi trovo a dire agli aquilani di fare attenzione che a Roma c'è qualche mente fragile che picchia i terremotati»

    Com'è andato l'incontro con il presidente del Senato, Schifani?

    «Mi è sembrato molto colpito quando gli abbiamo spiegato di questa spada di Damocle che ci pende sulla testa: con il pagamento del 100 per cento di tasse, tributi e arretrati. Un operaio con una busta paga di mille euro si trova a pagare 240 euro al mese»

    Cosa avete ottenuto?

    C'è la proposta di Anna Finocchiaro, di diluire in 10 anni, anzichè nei 60 mesi attuali, di pagare il 40 per cento del dovuto»

    I Tg usano il condizionale ma sembra che la proposta sia stata accolta.

    «Ah, bene. Se la proposta passasse non sarebbe la soluzione a tutti i problemi enormi che abbiamo di fronte per la ricostruzione, ma sarebbe una boccata di ossigeno. Una cosa grazie alla quale la notte puoi prendere sonno. Se passa quella proposta, almeno vuol dire che le botte che abbiamo preso sono servite a qualcosa».

    E una soluzione analoga a quella dell'Umbria, con il 60 per cento di sconto sulle tasse?

    L'Umbria ha iniziato a pagare 12 anni dopo. Noi dopo un anno e otto mesi. Ma è meglio di niente. Alessandria, dopo l'alluvione, ha avuto il 90% di sconto e anche Foggia, alcuni mesi fa. Noi non stiamo certo chiedendo dei privilegi. Il mio calcolo è che sia necessario trovare una copertura di 180 milioni di euro»

    Fonte: L'Unità - Jolanda Bufalini | vai alla pagina

    Argomenti: repressione, sindaco de L'Aquila, terremoto in Abruzzo, ricostruzione in Abruzzo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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