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Dichiarazione di Italo BOCCHINO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FLI) 


 

«ll Pdl praticamente non esiste, non ha iscritti, circoli, dirigenti scelti dal basso»

  • (16 luglio 2010) - fonte: Redazione Tiscali.it - inserita il 17 luglio 2010 da 31

    "Serve un colpo d'ala. Al governo, alla maggioranza, al Pdl e a Silvio Berlusconi in persona. Serve un colpo d'ala al Paese e per il Paese. Nonostante questo è ormai evidente a tutti, a partire dai nostri elettori, che siamo in una fase di stagnazione, soprattutto perché non si è mai aperta la stagione delle riforme. E in politica c'è una regola che vale sempre e che insegna che tutto si può fare tranne che stare fermi".

    Lo scrive l'ex vice presidente dei deputati Pdl Italo Bocchino, nel suo editoriale sul sito di Generazione Italia.

    "Ecco perché serve un colpo d'ala. Serve - scrive Bocchino - per rilanciare un governo appannato dalle dimissioni di Scajola, Brancher e Cosentino e dal troppo lungo interim del premier allo Sviluppo economico.

    Sarebbe un bel colpo se Berlusconi trovasse tre nomi per sostituire i dimissionari capaci di rinfrancare un'opinione pubblica sbigottita dinanzi alle questioni che hanno portati i tre a dimettersi.

    C'è poi la coalizione che ha bisogno di un colpo d'ala.
    Bossi e la Lega sono sempre più insofferenti perché avendo un elettorato movimentista non possono permettersi la stagnazione. Quello che Berlusconi considera il granitico alleato che mai lo mollerà lo ha abbandonato in un attimo sul caso Brancher, in un secondo sul caso Cosentino e in un minuto sul caso Verdini, dicendo con candore che i tre, come Scajola, sono un problema del Pdl e non della Lega, cosa peraltro discutibile almeno per Brancher.

    "Veniamo al Pdl - aggiunge ancora - che richiede più d'un colpo d'ala.
    Il partito praticamente non esiste, non ha iscritti, circoli, dirigenti scelti dal basso. Questo poteva accadere fin quando c'era un patto di consultazione e cogestione tra i due cofondatori. Saltato il patto il Pdl ha fatto emergere la sua inconsistenza di fondo rispetto alla forza elettorale che ha. Senza un nuovo patto tra i due fondatori il Pdl non ha futuro e sarà vittima di una esiziale balcanizzazione.

    Concludiamo sul colpo d'ala di cui ha bisogno Silvio Berlusconi. Dopo molti successi personali e politici il Cavaliere dovrebbe evitare di consumare nella confusione la sua storia politica.

    Davanti a sé Berlusconi ha ancora metà legislatura, le prossime elezioni e la partita del Quirinale, ma è ormai evidente che senza Fini e a prescindere dai numeri interni tutte e tre le partite sono ad altissimo rischio se non impossibili".

    "Lo show down - conclude Bocchino - che i suoi cattivi consiglieri gli propongono sarebbe la fine di questo percorso, mentre a Fini e ai finiani l'anagrafe e le loro posizioni politiche su Nazione e legalità offriranno comunque un'altra opportunità.

    Se fossi il Cavaliere la smetterei di far pranzi con falchi e colonnelli e inviterei attorno alla tavola di Palazzo Grazioli tre amici, Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Giuliano Ferrara, che non a caso sostengono la stessa tesi, l'unica possibile a garantire la tenuta e il futuro di Berlusconi".

    Fonte: Redazione Tiscali.it | vai alla pagina

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