Ti trovi in Home  » Politici  » Stefano SAGLIA  » Conto energia

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Stefano SAGLIA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Pres. commissione Lavoro Camera -  Sottosegretario  Sviluppo economico (Partito: PdL) 


 

Conto energia

  • (19 luglio 2010) - fonte: www.zeroemission.tv - inserita il 20 luglio 2010 da 14114
    Sottosegretario Saglia, quali sono i criteri che avete seguito nella revisione del conto energia? Il primo criterio è l’equa remunerazione dei costi: dal momento che i prezzi del fotovoltaico sono calati mediamente del 30 - 40% rispetto ai livelli del 2007 (l’anno in cui è stato varato il precedente conto energia) le tariffe incentivanti sono state di conseguenza ridotte per mantenere la stessa redditività degli investimenti. Abbiamo inoltre introdotto uno stimolo all’innovazione con il finanziamento a tecnologie di frontiera del fotovoltaico precedentemente non contemplate. Come mai, pur riconoscendo l’importanza di un tale provvedimento per non pregiudicare la crescita, e dunque gli investimenti e l’occupazione nel settore del fotovoltaico in Italia, è servito così tanto tempo per emanarlo? Uno schema di decreto del nuovo Conto Energia è stato trasmesso ufficialmente alla Conferenza Unificata già a inizio del 2010. Il ritardo è dovuto, pertanto, alla mancata convocazione della Conferenza. Le associazioni del settore hanno accolto con favore l’approvazione del nuovo decreto sul conto energia apprezzandone in generale i contenuti. Tuttavia, sono critiche su alcuni punti: il tetto sulla potenza incentivabile, ritenuto troppo basso, l’orizzonte temporale previsto per la validità del provvedimento (tre anni), ritenuto troppo breve. Perché su questi punti non sono state accolte le richieste delle associazioni avanzate per dare più spazio agli investimenti e consentire di potenziare la filiera industriale fv italiana? Le associazioni hanno presentato nell’ambito della consultazione una serie di modifiche che sono state tutte prese in considerazione e, per la gran parte, inserite nel testo. Sulla prima questione, quella relativa al tetto della potenza incentivabile, vanno fatte due considerazioni: la potenza incentivabile non è solo di 3000 MW ma, grazie a una finestra aperta dopo il raggiungimento di questo limite, le tariffe sono estese a tutti gli impianti che entrano in esercizio entro l’anno successivo. L’orizzonte temporale di 3 anni è uno standard a livello europeo che consente di dare sufficiente certezza al mercato e al legislatore intervenire aggiornando le tariffe in base al costo del fotovoltaico.   Secondo alcuni operatori, infine, le tre variazioni degli incentivi nel 2011 potrebbero creare situazioni di caos nel settore nel corso dell’anno, soprattutto nei primi mesi per la maggiore domanda di installazioni fv, penalizzando gli investimenti in quelli successivi. Ritiene queste preoccupazioni infondate? Sono del tutto infondate. Il passaggio dal vecchio al nuovo meccanismo è stato ammorbidito ed è fatto per passaggi graduali (per quadrimestri) per evitare l’effetto gradino.
    Fonte: www.zeroemission.tv | vai alla pagina
    Argomenti: fonti rinnovabili, fotovoltaico | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato