Ti trovi in Home  » Politici  » Gianfranco FINI  » "Inopportuno che indagati mantengano gli incarichi politici"

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Gianfranco FINI

Alla data della dichiarazione: Pres. Camera   (Lista di elezione: PdL)  - Deputato (Gruppo: FLI) 


 

"Inopportuno che indagati mantengano gli incarichi politici"

  • (26 luglio 2010) - fonte: www.repubblica.it - inserita il 27 luglio 2010 da 100
    "La difesa della legalità deve essere una bandiera dell'azione politica del Pdl. In questo senso occorre distinguere la giusta tutela del garantismo, perché si è innocenti fino al terzo grado, dall'opportunità, in certi casi, di continuare a mantenere incarichi politici quando si è indagati". Così Gianfranco Fini, in collegamento telefonico con la convention campana dei circoli di Generazione Italia. Le parole di Fini giungono un po' disturbate. E' Italo Bocchino, allora, a spiegare che, parlando dell'inopportunità di mantenere incarichi quando si è indagati, il presidente della Camera ha detto di "non aver compreso" la scelta di Nicola Cosentino, dimessosi da sottosegretario all'Economia ma non da coordinatore campano del Pdl. Dopo questo passaggio disturbato, Fini si concede anche una battuta: "Evidentemente sulla legalità ci sono delle interferenze...". Il presidente della Camera chiarisce quindi il punto: "Legalità significa rispetto delle regole da parte di coloro che hanno maggiori responsabilità. Significa senso del dovere, cultura civica, etica di comportamenti per chi ha delle responsabilità: credo sia essenziale, se vogliamo insegnare ai più giovani ad avere comportamenti analoghi. E significa rispetto della magistratura, senza prestare il fianco a polemiche che rischiano di dare del Pdl un'immagine distorta. Occorre discutere tra di noi su come selezionare la classe dirigente. Non voglio gettare sale su ferite recenti, ma quello che è accaduto in Campania deve far riflettere. Occorre candidare coloro che hanno la qualità per onorare bene la carica". Fini entra quindi profondamente nei risvolti sollevati dalla "questione morale" all'interno del Pdl. "Quando si pone la questione morale, non si può essere considerati dei provocatori e non si può reagire con anatemi o minacciando espulsioni che non appartengono alla storia di un grande partito liberale di massa".
    Fonte: www.repubblica.it | vai alla pagina
    Argomenti: giustizia, camorra, magistratura, pdl, questione morale, indagati, cosentino, Verdini, p3, granata | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato