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Dichiarazione di Emma BONINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD)  - Vicepres. Senato  


 

«Vorrei andare a cena con Ahmadinejad per guardarlo negli occhi e capire come fa a essere così diabolico»

  • (30 luglio 2010) - fonte: Panorama - Romana Liuzzo - inserita il 30 luglio 2010 da 31

    Gianfranco Fini? Dovrebbe ricordarsi ogni tanto che è il presidente della Camera prima che un leader di partito. Se stai a Montecitorio anzitutto ti occupi di quelli. E sì che da fare ce n'era. Comunque il cattivo esempio in tal senso l'avevano già dato Pier Ferdinando Casini e Fausto Bertinotti». Una previsione? «Elezioni ad aprile con Silvio Berlusconi vincitore: finché non si cambia questa legge elettorale, non faranno altro che alternarsi sempre i soliti noti». Il nuovo centro? «Fa ridere. Francesco Rutelli che chiama Casini o viceversa, poi si aggiunge Luca di Montezemolo, dopo fanno la conta. Tu vai di qua, io vado di là. Ma che roba è? Siamo seri».
    Trentasei ore in Uganda a occuparsi di mutilazioni genitali femminili non le hanno tolto la grinta di sempre: Emma Bonino, vicepresidente del Senato, minuta nell'aspetto ma forte nel carattere, è un fiume in piena. Poche vacanze quest'anno per l'ex commissario dell'Unione Europea: «Qualche lungo weekend a Porto Ercole nella casetta che affitto da una vita con cinque amiche tra i 45 e gli 80 anni, tutte sole per necessità o per virtù, tutte con la cellulite al punto giusto».

    Dicono che lei sia molto mattiniera. Anche in vacanza? Il mio orologio biologico mi sveglia alle 7.30.

    Caffè e lettura dei giornali?

    No, in vacanza mi basta la rassegna stampa su Radio radicale Caffè in terrazza, poi tutti sulla barca di Maria Grazia e Gianni, miei amici del cuore, fino alle 7 di sera.

    In mare fa lunghe immersioni?

    Nel Mediterraneo mi immergo poco, fa freddo. Ma abbiamo i nostri riti: mettere il tendalino, il pranzo, preferibilmente con melanzane alla parmigiana o la pasta al pesto, il riposino. Il lavoro in Senato è stancante.

    Che rapporto ha con il presidente, Renato Schifani?

    Corretto e professionale.

    E della lite ormai pubblica tra Marco Pannella e lo storico direttore di Radio radicale, Massimo Bordin, cosa pensa?

    Dopo tanti anni forse si era anche stancato. Avere delle divergenze politiche è fisiologico ma io spero che mantenga la rassegna stampa e lo speciale giustizia. Però ho detto a Bordin, testuale: «Ognuno è libero di cambiare strada, ma un vero professionista deve assumersi la responsabilità della transizione».

    E lei, dopo tanti anni, va d'accordo con Pannella?

    Anch'io ho avuto dissidi, ma non mi sono mai sembrati essenziali.

    Avrebbe mai fatto outing come il leader radicale?

    Mai. Sono molto riservata. Ho avuto un unico grande amore durato 15 anni: Roberto Cicciomessere.

    Mai pensato al matrimonio?

    Nessuno me l'ha mai chiesto.

    E un figlio? Un figlio è per sempre e nella mia vita non esiste il per sempre.

    Qual è l'ultimo argomento di attualità che l'ha fatta riflettere?

    Sono costretta a riflettere un po' su tutto. La gente mi vede come la zia d'Italia e mi chiede opinioni. In aereo non faccio in tempo a sedermi che c'è qualcuno che reclama spiegazioni individuali. Io personalmente non smetto di stupirmi dei livello di meschinità degli ultimi accadimenti politici.

    Ma lei è ottimista o pessimista?

    Sono determinata. Qui ci vuole nuovo personale politico, giovane o non giovane. Ma nuovo. Siamo in un paese per bene travolto dai furbetti. Bisogna organizzare una rivolta democratica.

    Se è una rivolta come fa a essere democratica?

    Una rivolta non violenta di grande pensiero visionario. Ci vuole una legge politica, stile anglosassone, e collegi elettorali piccoli in cui la gente conosca il candidato.

    Nichi Vendola si è autocandidato a leader dei Pd: le piace?

    Dissento su alcune questioni di merito. Ma mi piace chi si candida.

    Moriremo democristiani?

    Casini e Rutelli hanno un modo oligarchico di pensarsi. Per la serie: «Siamo noi venti e facciamo un partito». Tutto si riduce a una conta in politichese spinto.

    Che opinione si è fatta degli scandali sessuali con cui si tiene sotto assedio la Chiesa?

    La Chiesa deve ammettere che le persone sono persone. Io non sono cattolica ma credo che vada abolito il celibato, che si possa essere gay anche da sacerdoti, purché la Chiesa smetta di essere omofoba. I veri penalizzati da tutte queste storie sono i credenti che magari hanno un figlio omosessuale, o che convive, oppure che è andato in Spagna a fare la procreazione assistita, che magari ha divorziato e che alla fine si sente giudicato dalla sua comunità. Non all'altezza delle sue prediche.

    Lei ha perso alle regionali contro Renata Polverini. Come valuta il suo operato?

    Deve tutto a Berlusconi. La Polverini ha mentito già in campagna elettorale.

    Mentito su cosa?

    Sul taglio dei posti letto nella sanità.

    Le dia un voto.

    Non sufficiente.

    Chicco Testa che era un accanito avversario del nucleare oggi è presidente del Forum per il nucleare. Anche lei ha cambiato idea sull'argomento?

    Io non ho mai avuto un atteggiamento ideologico. Dico solo che in termini di costi-benefici questa tecnologia non è opportuna: un investimento di 25 miliardi per un esito nel 2025 di 4,5 per cento del consumo finale di energia. Non ne vale la pena.

    In Finlandia però due cittadine si sono contese il sito.

    E hanno fatto male Sono in ritardo di tre anni e per il momento è tutto fermo per ragioni di sicurezza.

    Il momento più significativo della sua carriera?

    L'abolizione dell'aborto clandestino e l'incontro con Marco Pannella.

    L'epoca dei referendum è finita?

    Sì, perché hanno ucciso lo strumento.

    Ovvero?

    Il referendum è stato spazzato via da una giurisprudenza variabile, dalla Corte costituzionale che li ammette o meno in base a requisiti bislacchi, ucciso da un utilizzo politico e partigiano dell'astensione ivi compresa la data: il 15 giugno. Non si invoglia la gente ad andare a votare.

    Le strade sono di nuovo piene di prostitute. C'è una soluzione vera al fenomeno?

    Una cosa è lo sfruttamento, un'altra è chi lo fa per scelta. Occorre legalizzare il fenomeno.

    Riaprendo le case chiuse?

    Certo. Occorre uscire dal concetto che quello che è peccato è reato. E anche dallo stereotipo femminile rappresentato dalla tv pubblica o privata che sia: la donna o è seminuda o fa la casalinga. Non esiste una figura femminile reale, una che si arrabatta, che magari fa pure un po' di carriera.

    Legalizzerebbe anche la droga?

    I fenomeni sociali vanno governati. Non amo la droga né l'aborto né il divorzio, ma non è vietandoli che li evitiamo. Bisogna attuare una politica di contenimento del danno.

    La vacanza più bella della sua vita?

    Madagascar 2001. Avevamo perso brutalmente le elezioni. Nello stesso periodo era morto anche mio cognato. Da lì si è creato questo gruppetto di signorine sole, per necessità o per virtù. Fu bellissimo. E ogni anno replichiamo.

    Ultimo viaggio?

    In Messico a Tulum.

    Lei perdona?

    Perdono ma non dimentico. Fa parte del gioco essere feriti. Non so portare rancore ma non dimentico.

    A cena con un nemico?

    Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad: mi incuriosisce il suo livello di fanatismo diabolico.

    Cosa guarda in televisione?

    La evito se posso. Mai visto Giovanni Floris né Michele Santoro per scelta. Né tantomeno Porta a porta.

    Libro sul comodino?

    La storia del secondo mandato di Blair di Andrew Ramsley.

    Un bravo giornalista?

    Maurizio Molinari per la politica estera, che non so più perché chiamiamo estera.

    Cucina?

    Si e adoro le polpette alle melanzane. Ho avuto un'educazione tradizionale nelle campagne piemontesi. A giocare andavo all'oratorio.

    Quando non si crede in Dio in cosa si crede?

    La Carta universale dei diritti dell'uomo basta e avanza. Non sono male nemmeno i Dieci comandamenti. Il mio preferito: non rubare.

    La colonna sonora della sua vita?

    Tutta la musica anni Sessanta.

    E la canzone?

    L'uomo in frac di Domenico Modugno. Poesia pura.

    Fonte: Panorama - Romana Liuzzo | vai alla pagina

    Argomenti: nucleare, politici, società, Radio Radicale, Ahmadinejad | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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