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Dichiarazione di Emma BONINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD)  - Vicepres. Senato  


 

«Niente fuffe, meglio votare. E alle primarie io ci sarò» - INTERVISTA

  • (04 agosto 2010) - fonte: Il Manifesto - Sara Menafra - inserita il 04 agosto 2010 da 31

    È vero, vorrebbe una riforma elettorale uninominale «all'americana». Ma di governo istituzionale la presidente del senato e leader radicale Emma Bonino non vuol sentire parlare. Quando in serata lascia l'ultima presidenza del senato prima della pausa estiva, ci mette poco ad ammettere che a questo punto è meglio votare, meglio ancora se si fanno le primarie di coalizione alle quali parteciperebbe di certo. Vendola? «Ci dividono molti temi. Ad esempio, Pomigliano».

    Coi Radicali state lanciando un tavolo che sostenga la riforma elettorale uninominale. Nel Pd si parla di proporzionale. Non c'è ancora la crisi di governo e già vi dividete?

    Io dico che c'è un gran parlare di governi tecnici, di unità nazionale, istituzionali. A me sembra fuffa, l'ipotesi del Pd "unità nazionale ma senza Berlusconi" è fantascientifica. Eppoi, si dice “governo tecnico per fare una legge elettorale”. Ma quale? Noi Radicali abbiamo una proposta secca che è quella uninominale. Collegi piccoli in cui l'elettore conosce vita, morte, miracoli, visioni e ambizioni del candidato. La posizione del Pd non mi è chiara.

    Un eventuale governo tecnico avrebbe il suo appoggio?

    Nelle condizioni date, la mia posizione è: primo, questo governo ha vinto le elezioni ed ha la responsabilità di governare. È una responsabilità difficile? Sì. Non lo sa fare? Infatti, però questo è l'impegno che si è assunto. Punto.

    Quindi, nessuna maggioranza alternativa?

    In una democrazia normale si andrebbe al voto. Noi invece viviamo in un regime che è altro, noi Radicali lo definiamo la peste italiana. Assistiamo a contorsioni di palazzo assolutamente oligarchiche. Cinquanta persone che si vedono, si scambiano interviste per parlarsi tra loro. Non è possibile andare avanti cosi. Chi ha la responsabilità di governare governi, l'opposizione prepari una alternativa. Nell'alternativa noto però che su temi di fondo non si discute neppure. Quale legge elettorale? Quale rilancio economico del paese? La questione dello stato di diritto, della legalità, la riforma della giustizia e quindi delle carceri? E cito solo tre grandi temi.

    Lei non ci sta.

    Per carità, è già tutto visto. Uno stantio ritorno al passato.

    Nemmeno se si lavora alla legge elettorale?

    Se fosse per una riforma all'americana.. Mi pare invece che la tendenza è ad una ennesima controriforma più o meno proporzionalista. Resto convinta che Berlusconi va battuto politicamente e segnalo che tutti questi sussulti e queste contorsioni vengono lette anche fuori Italia. Siamo un paese che in piena crisi economica sta novanta giorni e più senza ministro dello sviluppo economico... Sono cose inenarrabili.

    Bersani ha detto che non vedrebbe male un governo a guida Tremonti.

    Sì, ma ha subito smentito.

    Senza dire che Tremonti non gli piace.

    Se il Pd vuole un governo di larghe intese non può mettere veti.

    Con l'astensione su Caliendo potrebbe nascere il terzo polo.

    Rientra nella gestione oligarchica della politica di cui dicevamo.

    Ha detto che valuta di candidarsi alle primarie.

    Dico solamente che se si apre il cantiere delle primarie di coalizione non capirei perché chi rappresenta una sinistra laica e liberale o comunque un vissuto di alternativa di legalità laica e liberale, non debba rappresentare questa parte di storia del paese. Le primarie non le decido io, se qualcuno le apre non ci possono essere preclusioni.

    Ha bocciato subito l'ipotesi Vendola; perché?

    Penso che chi si schiera a viso aperto va rispettato, Nei contenuti, però, ho molto da dire. Sull'analisi che fa della crisi internazionale e delle sue possibili soluzioni, ho una posizione completamente diversa, come su Pomigliano o sulla questione Marchionne/ Fiat.

    Cosa vi divide su Pomigliano?

    In Italia e nel Sud in particolare, servirebbero cento Pomigliano, il vero problema di questo paese non è se Marchionne se ne va è che non viene nessun altro. Dobbiamo chiarirci sul perché. Sindacati troppo rigidi? Pur considerando che il costo del lavoro incide per l'8%, c'è sicuramente una visione conservatrice di una parte sindacale in particolare. Premesso che io non trovo niente di immorale nel far lavorare un operaio di nazionalità serba, visto che una volta si era al «lavoratori di tutto il mondo unitevi». Se poi votiamo ogni due anni, chi dovrebbe investire da noi?

    A chi obietta che Vendola in Puglia ha vinto e lei nel Lazio no cosa risponde?

    Di fare qualche calcolo per esempio riguardo all'Udc. In Puglia sono andati da soli e qui hanno sostenuto la Polverini, poi sul Lazio ci sono state altre ragioni...

    Nessuna autocritica?

    Non particolarmente, sbagli se ne fanno sempre ma se si guardano i numeri non è difficile fare i conti, soprattutto considerando la situazione di partenza.

    Fonte: Il Manifesto - Sara Menafra | vai alla pagina

    Argomenti: legge elettorale, riforma elettorale, radicali, Vendola, liste bloccate, elezioni anticipate, pomigliano d'arco, Primarie PD, primarie di coalizione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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