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Giocondo TALAMONTI in data 11 agosto 2010
Dichiarazione di Giocondo TALAMONTI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Terni (TR) (Gruppo: Misto)
Comune di Terni - Ordine del Giorno: L’Onu proibisce le bombe a grappolo. Ma l’Italia continuerà a venderle
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(11 agosto 2010) - fonte: Il Blog Personale di Giocondo Talamonti - inserita il 17 agosto 2010 da 3605
Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che il primo agosto 2010 la convenzione Onu ha proibito fabbricare, esportare e conservare in depositi più o meno segreti le bombe a grappolo, cluster munition.
Tenuto conto che le bombe a grappolo polverizzano come le altre, ma non è tutto: disperdono 150, 170 frammenti che non sono schegge qualsiasi, bensì trappole micidiali, colorate per incuriosire chi fruga fra le macerie o le ritrova fra l’erba dei campi. Appena sfiorate scoppiano “più efficaci delle mine-uomo”. Cambiano la vita e ogni anno a migliaia di bambini: chi muore e chi resta per sempre diverso.
Considerato che Gino Strada e la sua Emergency sono testimoni del disastro dell’Afghanistan.
Visto che il documento siglato da 30 paesi per rendere obbligatoria la convenzione internazionale proposta dal segretario Onu, Ban Ki-moon. Visto che l’Italia se ne è dimenticata.
Si impegna il Sindaco a far conoscere al Governo la posizione di Terni, città laboriosa che ha scelto di vivere in pace per non conoscere più gli orrori della guerra, bandita dall'articolo 11 della nostra Carta Costituzionale e di farlo in occasione della commemorazione dell’11 agosto 2010 (giornata in cui si scaricarono su Terni oltre 500 Bombe per quattro lunghissimi, interminabili minuti che hanno messo in ginocchio la città)
Giocondo Talamonti
Fonte: Il Blog Personale di Giocondo Talamonti | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
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Inserito il 22 agosto 2010 da 3605
L’invito al Sindaco di Terni di esprimere la condanna della città per qualsiasi uso della violenza nelle controversie internazionali, nasce dalla triste esperienza vissuta dai ternani durante l’ultima guerra. I bombardamenti che hanno distrutto la città in quella occasione risuonano ancora nei ricordi dei più anziani, ai quali è affidato il compito di creare nelle coscienze dei più giovani il disprezzo per le armi. E’ deprecabile che l’Italia, contravvenendo alle disposizioni internazionali continui, per puro mercimonio, a fabbricare bombe a grappolo, arma subdola diretta principalmente a colpire i civili. Alla forza dimostrativa di marce per la Pace, occorre aggiungere la condanna, senza se e senza ma, per l’ipocrisia con cui il nostro governo agisce nel contesto internazionale. La voce di oltre centomila ternani è affidata al loro Sindaco.
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