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Dichiarazione di Ignazio Roberto Maria MARINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Mai più un caso Cucchi. Nuove regole per i medici» - INTERVISTA

  • (17 agosto 2010) - fonte: La Repubblica - (mc) - inserita il 17 agosto 2010 da 31

    «E’una conquista importante. Anche se nessuno potrà restituire Stefano Cucchi alla sua famiglia. Ma adesso si potrà evitare che altri casi come quello del giovane morto all’ospedale Sandro Pertini di Roma, a una settimana dal suo arresto, accadano nuovamente».

    Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sulla Sanità, sottolinea con soddisfazione l’importante novità che riguarda la vita dei detenuti ricoverati negli ospedali. Una modifica ai regolamenti suggerita dalla Commissione e accolta dal ministro della Giustizia Alfano.

    Come era prima la situazione per un detenuto ricoverato?

    «Fino ad oggi se le condizioni di un detenuto malato si aggravavano i medici non potevano avvertire direttamente i familiari, per farlo era necessario un permesso del magistrato di sorveglianza richiesto attraverso il carcere. Occorrevano giorni. E poteva accadere come è avvenuto per Stefano Cucchi, che i familiari venissero avvertiti quando il detenuto era già morto. Ora invece i sanitari potranno avvertire la famiglia direttamente. Abbiamo reso più fluidi e umani i rapporti tra sanità e familiari».

    La prima modifica è avvenuta al protocollo del Sandro Pertini, l’ospedale dove era stato ricoverato Stefano Cucchi. Poi cosa è accaduto?

    «Sì la prima modifica ha riguardato il protocollo organizzativo del “Sandro Pertini”, ora coinvolgerà tutte le strutture. In una lettera, il ministro Alfano ci ha comunicato che la modifica ci sarà in tutti gli ospedali che hanno strutture di medicina protetta.
    L’obiettivo è definire un protocollo standard. Credo sia davvero un fatto importante che la politica non si sia divisa su questioni che riguardano la vita delle persone».

    Fonte: La Repubblica - (mc) | vai alla pagina

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