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Dichiarazione di Rosanna FILIPPIN

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Bassano del Grappa (VI) (Partito: PD)  - Assessore  Comune Bassano del Grappa (VI) (Partito: PD) 


 

Le sparate di Gobbo e i bisogni del Veneto.

  • (18 agosto 2010) - fonte: Partito Democratico Veneto - official web site - inserita il 19 agosto 2010 da 31

    Puntuali come i temporali di fine estate, ecco anche quest’anno le sparate leghiste di ferragosto. La minaccia della secessione è un vecchio arnese della retorica leghista. Non mi scandalizza né mi sorprende che un leghista ne faccia uso. Piuttosto direi che dimostra l’imbarazzo della Lega: se è davvero così efficace il federalismo che sta cucinando il Governo Berlusconi, di che si preoccupa Gobbo?
    Credo si preoccupi di una triste verità. Il centrodestra ha prodotto sul federalismo un compromesso insufficiente, che rinvia al futuro i cambiamenti e anticipa ad oggi i costi scaricati sugli enti locali.

    Gobbo dice che il concetto di Padania risale alle proposte di 20 anni fa della Fondazione Agnelli. Non ha del tutto torto, anche se a Gobbo si potrebbe ricordare che di Padania parlavano già, a metà anni Settanta, l’ex Presidente comunista dell’Emilia Romagna Guido Fanti, Giuseppe De Rita e Romano Prodi. Ma a parte la storia, il punto è un altro. Il problema non è riconoscere l’omogeneità sociale e di interessi che unisce le regioni del Nord. Il problema è capire che il futuro di queste regioni non passa dalla chiusura e dal localismo, ma dall’innovazione e da un’apertura intelligente al resto d’Europa e del mondo. Serve una strategia nuova per unire le eccellenze venete nel campo dell’economia, della formazione e dell’amministrazione pubblica. Delegando dove serve e semplificando dove si può, a partire dalla pletora delle società partecipate e dei loro cda.

    Gobbo ha ragione su un punto. È vero che l’economia, al Nord, ha sempre anticipato la politica. Ma non nel senso che intende lui. Il malessere del Nord, vent’anni fa, ha messo sì in crisi la Prima Repubblica, ma ha pure dato la spinta per l’aggancio all’Europa. Era quello che serviva alla nostra economia, eppure la Lega non ha mai condiviso quella prospettiva. Oggi che la crisi colpisce tutte le economie europee, non si tratta di rinunciare alla nostra identità, né di fare gli ingenui. Con il buonismo non si integrano gli stranieri e con la globalizzazione senza regole non si protegge la nostra ricchezza. Ma per uscire dalla crisi e costruire le basi del nostro benessere nel futuro, crediamo davvero che basti dare un inno in dialetto alla nostra regione? Quando manca un progetto vero per il futuro, e nelle proposte della Lega per il Veneto questo progetto manca, il ripiegamento nel cortile di casa è solo la via per un sicuro declino.

    Fonte: Partito Democratico Veneto - official web site | vai alla pagina

    Argomenti: secessione, enti locali, veneto, Lega Nord, globalizzazione, Nord, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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