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«Ma prima Berlusconi spieghi il suo fallimento» - INTERVISTA
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(24 agosto 2010) - fonte: Liberazione - s.b. - inserita il 24 agosto 2010 da 31
«Bocchino la fa un po' troppo facile». Ci sono passaggi che non possono essere ignorati. Berlusconi, insomma, dovrebbe innanzitutto «ammettere» che così come stanno adesso le cose non si può più andare avanti.Roberto Rao è un deputato dell'Udc. Fino a un po’ di tempo fa era il portavoce di Casini. E col leader è rimasto in strettissimi rapporti. E' la persona giusta, insomma, per capire cosa ne pensano i «centristi» dell’offerta fatta ieri dal capogruppo dei finiani alla Camera. In sintesi, comunque, è un «ni». Sono interessati ma non entusiasti.
Ma non è che il vostro scetticismo nasce dal fatto che i finiani vi stanno rubando la scena? Che mettono il copyright su una proposta che avete fatto anche voi?
Per favore, in giro c’è già tanta piccola politica, tanta mediocrità che non è il caso di alimentarla...
Comunque, la proposta di Bocchino sembra molto simile a quella dell’Udc.
Ripeto, mancano dei passaggi chiave.
Quali?
Manca una premessa: Berlusconi deve dirci cosa intende fare. Deve venire a spiegare come intende risolvere le questioni che si sono aperte nella sua coalizione. Insomma, il presidente del consiglio deve assumersi la responsabilità di dire che ci sono problemi, e seri, nella sua maggioranza. E deve venire a spiegarlo al paese. Deve spiegare i suoi insuccessi. Che non possono essere addebitati a Fini, visto che la divisione col Presidente della Camera data da qualche mese. Ma il governo è ormai in carica da più di due anni.
E dopodichè che accade?
Noi abbiamo molto rispetto per le prerogative e il ruolo di Napolitano. E una volta che fosse compiuto questo passaggio, sta a lui indicare le tappe successive.
In ogni caso, mi pare di capire, anche voi giudicate una farsa o poco più, la storia dei cinque punti su cui ciò che resta della maggioranza chiederà la fiducia.
Vedi, questa domanda ha poco senso. Tanto più per un partito come il nostro. Ci chiedi cosa voteremo? Abbiamo un patto con gli elettori, due milioni e mezzo di persone ci hanno scelto per rappresentarle all’opposizione. Un'opposizione non preconcetta, però…
Che significa?
Anche sui cinque famosi punti. Che cosa significa votarli? Mi spiego meglio: prendiamo il federalismo. Si può essere d'accordo in linea di massima, ma poi si scopre che la traduzione in pratica di quel principio porta solo una moltiplicazione dei centri di spesa. Il tutto solo per far piacere alla Lega. Questo mi serve per dirti che sempre e comunque noi entreremo nel merito delle questioni.
La faccio più diretta: lei pensa che ci sarà la crisi?
Francamente, tutto lo fa supporre...
E si dovrebbe andare alle urne?
Sarebbe la più grave delle iatture.
Ma se ci si andasse? Ieri Fassino, come già l’altro giorno altri dirigenti del pd, hanno proposto una sorta di coalizione che va da voi dell'Udc a Vendola. Che ne pensa?
Penso come tutti, e come sa anche il piddì, che le grandi ammucchiate non abbiano senso. Per chi si candida a governare questo paese.
Quindi è no?
Bisognerà vedere...
Vedere, cosa?
La lezione del fallimento del governo Prodi credo che sia chiara agli occhi di tutti. Una coalizione si fa per governare, non contro. Certo se poi Berlusconi scegliesse di far precipitare il paese verso le elezioni, se tutto diventasse drammatico…
A quel punto?
A quel punto vedremo.
Fonte: Liberazione - s.b. | vai alla pagina » Segnala errori / abusi