-
» Innovazione e Riformismo-documento Veltroni, Fioroni, Gentiloni
Andrea CAUSIN in data 20 settembre 2010
-
» «Berlusconi e questo PD impreparato»
Andrea CAUSIN in data 20 settembre 2010
-
» Comune di Terni - Mozione: difesa e rilancio delle prospettive produttive del polo siderurgico ternano
Giocondo TALAMONTI in data 20 settembre 2010
-
» «Meglio Marchionne o Gomorra?» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 16 settembre 2010
-
» «Al Veneto servono più soldi, non poltrone».
Rosanna FILIPPIN in data 14 settembre 2010
-
» "Milan sfortunato, Incontriamo arbitri di sinistra"
Silvio BERLUSCONI in data 12 settembre 2010
-
» Se potessi avere un Parlamento degno del nome.
Antonio POLITO in data 11 settembre 2010
-
» «Ho dato mandato ai miei legali di querelare Gasparri per diffamazione».
Paolo FERRERO in data 11 settembre 2010
-
» Sulla riforma elettorale in senso uninomianale
Pietro ICHINO in data 10 settembre 2010
-
» Omicidio Vassallo: fondamentale antiproibizionismo sulle droghe per sottrarre denaro alle mafie
Rita BERNARDINI in data 10 settembre 2010
-
» «Noi, incompatibili con l’Idv» - INTERVISTA
Riccardo NENCINI in data 08 settembre 2010
-
» «Basta alchimie, primarie» - INTERVISTA
Nichi VENDOLA in data 07 settembre 2010
-
» Perchè dovremmo dividerci fra settari e governisti? ovvero una lunga dissertazione sul senso delle parole e delle azioni. (2)
Ramon MANTOVANI in data 05 settembre 2010
-
» «La legge elettorale non si cambia. Nella mozione sulla giustizia non ci sarà il processo breve»
Silvio BERLUSCONI in data 04 settembre 2010
-
» Lettera aperta agli ambientalisti: la riforma elettorale.
Emma BONINO in data 03 settembre 2010
-
» «E' venuto il momento che l'Italia si dia una seria politica industriale nel quadro europeo»
Giorgio NAPOLITANO in data 02 settembre 2010
-
» Formazione nelle imprese: bando da oltre 2 milioni.
Francesco ORI in data 02 settembre 2010
-
» Perchè dovremmo dividerci fra settari e governisti? ovvero una lunga dissertazione sul senso delle parole e delle azioni. (1)
Ramon MANTOVANI in data 01 settembre 2010
-
» «La riforma del voto con chi ci sta ma non impicchiamoci a un modello» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 31 agosto 2010
-
» La rivoluzione (ciò che vorrei da elettore)
Giuseppe CIVATI in data 31 agosto 2010
-
» Legge elettorale
Roberto COTA in data 30 agosto 2010
-
» Legge elettorale col maggioritario, possibilmente a doppio turno.
Rosy BINDI in data 30 agosto 2010
-
» "Superiamo l'anomalia Berlusconi"
Dario FRANCESCHINI in data 30 agosto 2010
-
» "Il Porcellum è un'indecenza cui va posta fine"
Pier Ferdinando CASINI in data 27 agosto 2010
-
» Riprendiamoci la democrazia
Luigi de MAGISTRIS in data 27 agosto 2010
-
» «Il governo è inerte» - INTERVISTA
Cesare DAMIANO in data 26 agosto 2010
-
» Medica Spa, firmato l’accordo per la cassa integrazione
Francesco ORI in data 26 agosto 2010
-
» Uscito il n.8 de “La Scossa”, periodico del Gruppo Consiliare della Lista Comunista.
Giocondo TALAMONTI in data 25 agosto 2010
-
» Comune di Terni - Atto di Indirizzo: la crisi colpisce duramente anche i lavoratori della scuola (personale docente e ATA)
Giocondo TALAMONTI in data 25 agosto 2010
-
» «Con le accozzaglie si può solo perdere. Il Pd deve stare con "Nichi e Di Pietro"» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 24 agosto 2010
-
» «Scrivo al mio Paese e vi dico cosa farei»
Valter VELTRONI in data 24 agosto 2010
-
» In nome di precisi standard e norme internazionali e comunitarie sono da ritenersi comunque anticostituzionali ed antidemocratiche le politiche volte o atte allo scioglimento anticipato delle Camere ed a “elezioni anticipate”
Marco PANNELLA in data 22 agosto 2010
-
» «All'Italia serve una politica industriale» - INTERVISTA
Nichi VENDOLA in data 21 agosto 2010
-
» «Il governissimo è una porcata» - INTERVISTA
Marco PANNELLA in data 17 agosto 2010
-
» «Voto a novembre? Dilaniante» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 17 agosto 2010
-
» Brunetta: «Non si andrà al voto. I finiani torneranno indietro» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 15 agosto 2010
-
» «È come la crisi del ’94» - INTERVISTA
Pierluigi CASTAGNETTI in data 14 agosto 2010
-
» Buon ferragosto. Ma presidiamo le piazze reali e virtuali a difesa della Costituzione.
Giuseppe GIULIETTI in data 14 agosto 2010
-
» «Ignorano i principi della Carta, per questo attaccano il Colle» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 14 agosto 2010
-
» «L’ideale sarebbe un governo tecnico guidato da Monti» - INTERVISTA
Debora Serracchiani in data 13 agosto 2010
-
» «Sono pronto ad allearmi anche con Vendola» - INTERVISTA
Benedetto Fabio GRANATA in data 13 agosto 2010
-
» «Governo tecnico a due condizioni. Brinderei a una maggioranza su legge elettorale e conflitto di interessi» - INTERVISTA
Nichi VENDOLA in data 13 agosto 2010
-
» «E' fantapolitica pensare di poter escludere Berlusconi» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 12 agosto 2010
-
» «Governo per cambiare legge elettorale e poi al voto» - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 12 agosto 2010
-
» «Mi candido a premier Se Tonino dice sì» - INTERVISTA
Luigi de MAGISTRIS in data 12 agosto 2010
-
» «Il diritto di sciopero va limitato da accordi sindacali» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 12 agosto 2010
-
» «Decisione giusta del giudice. Melfi non è Pomigliano» - INTERVISTA
Tiziano TREU in data 11 agosto 2010
Dichiarazione di Giuseppe CIVATI
La rivoluzione (ciò che vorrei da elettore)
-
(31 agosto 2010) - fonte: civati.splinder.com - inserita il 31 agosto 2010 da 15990
Da sempre sostenitore del modello kirghiso (scherzo), mi sottraggo alla brillante discussione avviata da D'Alema e subito sviluppata da Franceschini, rivisitata da Bindi e reinterpretata da Vassallo (il nome indica il ruolo che svolge per conto di Veltroni).
Secondo me si deve ripartire, per sobrietà, dal mattarellum ed evitare uno spettacolo simile, che puntualmente i responsabilissimi dirigenti del Pd ripropongono agli incolpevoli (e attoniti) elettori. Poi se la prendono con Renzi che chiede la rottamazione: rottamazione con il doppio turno o alla tedesca? Già.Quello che non hanno capito i nostri sempiterni leader è che di fronte a quello che sta accadendo - icasticamente rappresentato dalla tenda berbera con hostess e cavalli e carabinieri che rievocano Pastrengo (tutto vero) - ci vuole una rivoluzione. Sì, proprio una rivoluzione. Di fronte al crollo di questa Italia, non si può traccheggiare. Non ci si può abbandonare al politicismo. Non si può discutere come se il mondo si riducesse a tre palazzi romani e a due segreterie di partito. No, non si può. Non solo è sbagliato, è quasi immorale. Perché l'Italia può e deve essere meglio di così. E di fronte a quello che abbiamo visto negli ultimi vent'anni, bisogna esagerare. Dall'altra parte. Sognare qualcosa di nuovo, la notte, e, durante il giorno, saperlo spiegare con parole chiare.
La rivoluzione, ci vuole. Una rivoluzione che riguardi prima di tutto noi stessi. E vuol dire che noi dobbiamo fare proprio il contrario di così. I giornali si aspettano che noi ci mettiamo a discutere - anzi, a litigare - sul sistema elettorale? E noi non lo facciamo. E presentiamo le nostre proposte per i precari. Gli addetti ai lavori ci interrogano circa la migliore leadership di un eventuale governo tecnico che ci sappia traghettare verso le prossime elezioni? E noi rispondiamo che abbiamo un'idea per il fisco e per la lotta all'evasione. Tutti si chiedono chi si candiderà alle primarie? E noi, dal momento che tra l'altro si sono già candidati proprio tutti alle primarie, rispondiamo che abbiamo da fare, perché riaprono le scuole. Qualcuno ci cita l'ennesima dichiarazione di Bocchino (che ormai dichiara anche nel sonno)? E noi rispondiamo, sereni, che ci vuole una nuova politica estera, perché questa cosa di Gheddafi è avvilente.
E poi ci vuole una rivoluzione della politica. Sul serio. Che tolga argomenti alla famosa anti-politica (che si sono inventati i cattivi-politici), che si rivolga agli astensionisti sempre più numerosi, che sappia trovare la misura al «tempo» e alla «dote», diceva Dante, rievocando una Firenze che non c'è più. Due mandati possono bastare, si può rinunciare alla pensione, si può ridurre del 20-30% lo stipendio senza che accada nulla. Si può immaginare che chi spreca e sperpera, in un momento del genere soprattutto, torni a fare il proprio lavoro, se ce l'ha, o ne cerchi uno, se ha sempre vissuto di politica. Ho detto lavoro, non un consorzio o un ente pubblico. Che chi fa un'opera (di bene) ci metta il tempo previsto e che se non ce la fa, lo spieghi e ci spieghi chi deve pagare la penale. Ci vuole un partito che passi tutto il proprio tempo a parlare con i cittadini e non con se stesso, in uno stream of consciousness che ci sta facendo uscire pazzi. Molly Bloom? Certo. Forse senza 'Y'. Perché siamo proprio molli.
La rivoluzione deve partire dalle cose che vanno peggio, proprio perché ci sono ampi margini di miglioramento. Ti entra in casa un idraulico. Chiedigli la ricevuta, perché potrai scaricarla dalle tasse. E se facciamo pagare le tasse, poi, anziché creare un tesoretto e discuterne con Diliberto (che è tornato, anche lui), automaticamente le restituiamo a chi le tasse le ha sempre pagate e a chi si impegna a investire per davvero.
Le grandi opere? Non ci sono solo le autostrade, ci sono anche i treni che fanno schifo, la banda larga da posare, i tubi dell'acqua da sistemare senza venderla alle finanziarie. Sei precario ma lavori da dipendente, dalle 9 alle 18. Ti diamo una notizia sconvolgente: ti stanno prendendo per il culo. E così non va bene.
E tutti tagliano la scuola e la ricerca? E noi invece la finanziamo a prescindere, e chiediamo uno sforzo a chi se lo può permettere. E tutti pensano che la finanza sia incontrollabile, e che minimo minimo se vai in banca ti fregano di sicuro? Queste cose possono cambiare, anche subito. Grazie all'informazione, altro problema di cui occuparsi, dopo questi anni di conflitto di interessi.
Tutto quello che è successo in questi ultimi vent'anni, è sbagliato. Abbiamo buttato via tempo e denaro. Abbiamo perso un miliardo di occasioni. Cambiare il sistema elettorale è uno strumento, cambiare la politica e la società sono i nostri obiettivi. Non invertiamo i fattori, perché il risultato - in politica - cambia. Si stravolge. Diventa irriconoscibile.
Intendiamoci, non lo dico da politico in sedicesimi: lo dico da elettore di sinistra. E lo dico dopo averne parlato con millemila elettori di sinistra. Questo ci vuole. Tutto il resto, è noia e, forse, errore a sua volta.
Una rivoluzione italiana, che parta da dove siamo deboli e incerti. E rompa lo schema della dannata comunicazione di B. Una forma di disobbedienza verso i luoghi comuni e i proverbi che ci accompagnano come fossero mantra. «Non siamo mica qui a pettinare le bambole», «non mettere il carro davanti ai buoi», «non accettiamo lezioni da nessuno». I proverbi, come le cose, si possono cambiare. E la sinistra l'hanno inventata, secoli fa, proprio per cambiare le frasi fatte. Che sono, appunto, da farsi, di nuovo, per rimettere a posto le parole. E le cose.
Fonte: civati.splinder.com | vai alla pagina » Segnala errori / abusi