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Dichiarazione di Riccardo NENCINI

Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Toscana


 

«Noi, incompatibili con l’Idv» - INTERVISTA

  • (08 settembre 2010) - fonte: Terra - Valerio Ceva Grimaldi - inserita il 08 settembre 2010 da 31

    Il leader dei Socialisti Riccardo Nencini: «Mai stato contro le primarie. Ma prima ci vuole una coalizione e un programma. Spero che Ferrero e Di Pietro rimangano fuori. D’accordo con Casini e Letta».

    «Le primarie? Mai stato contrario. Ma prima sarebbe bene che ci fossero una coalizione e un programma. Poi si può pensare alla scelta della leadership». Riccardo Nencini, leader dei Socialisti e assessore al Bilancio della Regione Toscana, risponde così a chi, nel centrosinistra, segnatamente Sinistra e libertà di Nichi Vendola, chiede a gran voce le primarie per individuare il leader della coalizione.

    Le primarie non sono importanti, quindi?

    Certo che lo sono. Ma io credo sia opportuno seguire una consecutio temporum fondamentale. In queste ore, madri e padri non sanno come comprare i libri scolastici ai propri figli. Se a queste famiglie non dico cosa voglio fare su alcuni punti di programma, temo potrebbero reagire male...

    Se si votasse a breve quale centrosinistra bisognerebbe costruire?

    Le coalizioni, per essere vincenti, devono avere un forte taglio riformista e innovativo. Non possiamo rimettere in campo ne’ l’Unione ne’ qualcosa che le somigli. Il Nuovo Ulivo l’abbiamo lanciato noi socialisti al congresso di luglio e mi fa piacere che il leader del Pd Pierluigi Bersani l’abbia recentemente rilanciato. Io, quindi, immagino un nuovo Ulivo composto da Verdi, Pd, Radicali e socialisti in coalizione con il partito della Nazione di Casini. Poi ci sarà una sinistra, e mi riferisco a Sinistra ecologia e libertà. Se Ferrero e la sua Federazione della sinistra rimarranno fuori il percorso sarà più semplice. E, per quanto mi riguarda, auspico che anche l’Italia dei Valori rimanga fuori: questo favorirebbe la nascita di un centrosinistra competitivo. Antonio Di Pietro è incompatibile con la sinistra riformista. Io sono d’accordo con Pierferdinando Casini ed Enrico Letta. Questo sarebbe uno schema vincente elettoralmente.

    Passiamo ai contenuti...

    Io credo che al primo posto ci debba essere il lavoro, con le nuove tutele da costruire. In Italia ci sono 4 milioni di precari che non hanno ammortizzatori sociali. Poi bisogna puntare sull’equità fiscale: lotta all’evasione e tassazione delle rendite. Inoltre, il tema della sicurezza. Che, è bene chiarirlo, non è ne’ di destra ne’ di sinistra.

    I socialisti presenteranno un loro candidato alle primarie?

    Una volta individuati una coalizione ed un programma, io credo che per le primarie ci sarebbero tre opzioni: in caso di candidato condiviso, dovrebbe scendere in campo il leader del maggior partito del centrosinistra, che è il Partito democratico.

    Oppure?

    Nella coalizione larga c’è necessità di dare un segno a quella parte d’Italia che deve essere rappresentata, e allora ci sarebbe anche un candidato dei liberal democratici.

    Terza ipotesi?

    Se il centrosinistra, Dio non voglia assai poco razionalmente, dovesse presentarsi frammentato, allora in questo caso ci sarebbe anche un candidato espressione dei socialisti.

    Fonte: Terra - Valerio Ceva Grimaldi | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, sinistra, centrosinistra, precari, programma politico, socialisti, coalizione, ammortizzatori sociali, primarie | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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