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Dichiarazione di Simone Lupi

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Ciampino (RM) (Partito: PD) 


 

PIANO NOMADI: "RISPETTO PER LA CITTA' DI CIAMPINO E PER I SUOI CITTADINI".

  • (09 settembre 2010) - fonte: Sito Simone Lupi - inserita il 27 settembre 2010 da 16469
    L'Amministrazione comunale di Ciampino esprime il proprio dissenso rispetto alle dichiarazioni del Commissario straordinario per l'emergenza nomadi del Lazio, Prefetto Pecoraro, rilasciate sul quotidiano “La Repubblica” di oggi, ed in particolare alla affermazione “chi si lamenta perchè non è in grado di fronteggiare la situazione, è meglio che faccia altro nella vita”. “E' francamente sorprendente – afferma Simone Lupi, Assessore alle risorse del comune di Ciampino – che tali affermazioni circa la risoluzione dell'emergenza delle popolazioni nomadi nel Lazio di natura squisitamente politica, e non istituzionale, vengano effettuate da parte di chi non ricopre una carica elettiva ma che è stato nominato Commissario per l'emergenza dal Ministro dell'Interno ed è chiamato quindi ad un comportamento super partes. Per entrare nel merito del problema, ancora una volta apprendiamo dalla stampa, e non da atti amministrativi, dell'ennesimo cambio dello status del campo “La Barbuta” che oggi viene definito abusivo dal Commissario (come abbiamo sempre ricordato noi) mentre nelle ultime settimane è stato definito dallo stesso e dal comune di Roma prima “tollerato” e poi “autorizzato”. Oltre a ciò apprendiamo anche una nuova tempistica per il suo raddoppio che viene indicata entro la fine dell'anno, quando solo due giorni fa l'Assessore Belviso del comune di Roma parlava di sette-otto mesi”. “Insomma, ancora una volta sulla Barbuta si afferma tutto ed il contrario di tutto, con un gioco delle parti tra il comune di Roma ed il Commissario, che oggi ricorda a tutti che “i nomadi sono persone, non rifiuti da spostare nel Municipio vicino, e vanno rispettati come tali”. Questo è esattamente ciò che noi affermiamo da anni: i nomadi, così come qualsiasi essere umano e come i cittadini di Ciampino, sono persone e come tali vanno rispettate; il rispetto, però per noi, non può significare far vivere 300 (o 600 dopo il raddoppio) esseri umani in un'area insalubre, inquinata, pericolosa, invivibile e rischiosa per la salute di chi, per sua sfortuna, vi si trovi costretto ad abitarvi”. “Per l'ennesima volta ribadiamo la nostra disponibilità a ritirare tutti i nostri ricorsi al Tar, nonché le iniziative politiche ed istituzionali che portiamo avanti contro il raddoppio del campo abusivo se il Commissario e/o il Sindaco di Roma ci fornissero, come sarebbe ovvio da prassi istituzionale, almeno l'accesso agli atti amministrativi, in modo tale da porre fine alla polemica a mezzo stampa ed iniziare finalmente a collaborare tutti insieme alla risoluzione dell'emergenza che, lo ricordiamo, non è solo del comune di Roma ma di tutti i comuni del Lazio. Se si continuerà, invece, ad escludere Ciampino dai tavoli amministrativi competenti, non ci rimarrà che rivolgerci alle autorità competenti per il rispetto dei nostri cittadini”.
    Fonte: Sito Simone Lupi | vai alla pagina
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