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Dichiarazione di Massimo DONADI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

«Eviteranno i processi a Berlusconi, magari insieme all’Udc» - INTERVISTA

  • (11 settembre 2010) - fonte: l’Unità – Claudia Fusani - inserita il 11 settembre 2010 da 31

    Donadi, dice che Bossi non farà scherzi a Berlusconi, non lo sfiducerà. C’è da credergli?

    «Oramai siamo al ventesimo patto in quattro mesi, c’è ancora qualcuno che si fida di qualcun altro? Questa maggioranza è una barzelletta che non fa più ridere nessuno. Se qualcuno poteva avere ancora dei dubbi credo che l’intervista del ministro Tremonti in cui candidamente ammette che non c’è crescita economica per l’Italia da 15 anni abbia tolto ogni residuo di dubbio. Delle due l’una: o è un cialtrone o ci prende in giro»

    Questa volta però il patto sembra forte e a pietanza unica la giustizia. Nel deserto di Montecitorio s’intravedono contatti tra la finiana Bongiorno e l’onorevole Ghedini, tra quest’ultimo e l’Udc. Il patto santificato ieri dalle parole del presidente Schifani («Fini non è sfiduciabile»), prevede un accordo Pdl Fli e Udc su un nuovo legittimo impedimento che protegga il premier in quanto tale dai processi. Una nuova norma ma dal contenuto identico a quella vecchia che se approvata dal Parlamento entro il 14 dicembre avrà come primo effetto quello di evitare che la Consulta si pronunci sul legittimo impedimento “vecchio” e già in vigore in modo da congelare sentenze e processi per altri sette otto mesi e avere più tempo per le modifiche costituzionali auspicate anche da Fini per garantire le funzioni del premier mentre è il Presidente del Consiglio.
    In tutto questo il processo breve perderebbe la norma transitoria. Requiem per le intercettazioni. Massimo Donadi capogruppo dell’Italia dei valori alla Camera storce la bocca e rotea gli occhi.

    Le sembra un patto possibile?

    «E’ chiaro che stanno lavorando in questa direzione e che l'Udc potrebbe seguirli. Ancora una volta al centro di tutto ci sono sempre e solo le pendenze giudiziarie di Berlusconi. Questo governo è imbozzolato dalla testa ai piedi in un enorme conflitto di interessi. L’idea di fare un nuovo legittimo impedimento per impedire alla Consulta di pronunciarsi è come minimo golpista. Il nostro problema devono essere l’economia e il lavoro. Il fatto che un giovane su quattro è senza lavoro e che l’ Italia e l’unico paese fermo tra i venti lo dice l’Ocse»

    Andiamo nell’altra metà campo, il centrosinistra. Quale politica delle alleanze per Idv?

    Noi cerhiamo idee e progetti condivisi. Questa è la priorità»

    In caso di crisi di governo esistono due opzioni, governo tecnico o elezioni. Che fate?

    «Per noi è auspicabile un governo tecnico a tempo e con obiettivi precisi: tre quattro mesi per fare una nuova legge elettorale e una per il pluralismo dell’informazione tv. Dato questo schema di contenuti non escludiamo alleanze con nessuno»

    Neppure l’Udc o Fini?

    «Si tratta di scrivere nuove regole e a questo è giusto che partecipino tutti. Poi, dopo, ognuno torna a fare il suo mestiere. Nel centrodestra e nel centrosinistra»

    Crisi e elezioni subito in questo caso?

    «Non sarebbe la nostra prima scelta. E comunque l’Idv punta a una nuova coalizione di centrosinistra moderna, coesa e innovativa disposta a condividere un progetto chiaro e responsabilità di governo»

    Anche con Rifondazione?

    «Dipende da loro. Al centro di tutto resta il Pd, poi l’Idv, Sel, Verdi e tutti coloro che ci stanno. Il problema ma anche la priorità è avere chiaro il campo, il progetto, le idee. E qui nasce la critica al Pd…»

    Il segretario Bersani ha fatto le sue proposte, il doppio cerchio, il Nuovo Ulivo.

    «Bersani parla ma il problema è che non si sta lavorando per costruire questa coalizione. Oggi siamo a zero. E domani temo sarà ancora peggio. Di questo si assumeranno la responsabilità davanti agli elettori. Il fatto è che il Pd fa fatica a trovare una sintesi, è una somma di sigle senza idee. E’sfinito»

    Le contestazioni alla Festa del Pd: l’Idv ha difeso i fischi a Schifani. E questo ha provocato nuove tensioni con il principale partito di opposizione.

    «L’attacco a Bonanni è inaccettabile, squadrista e indecente. Cosa diversa sono i fischi a Schifani strumentalizzati da un ceto politico abituato a parlare solo in tv e intollerante ai fischi che pure sono, sia chiaro, il modo più sbagliato per affermare le proprie idee»

    Ai dibattiti in genere, prima si ascolta, poi semmai si critica.

    «E’ vero. Ma che razza di dibattito sulle riforme poteva immaginare il Pd invitando il più azzerbinato degli uomini di Berlusconi? Bersani dice che la politica del premier è una fogna e poi ne va a discutere con uno dei protagonisti della fogna…
    Il confronto è il sale della democrazia ma non credo che da Schifani possa arrivare un grande contributo»

    Fonte: l’Unità – Claudia Fusani | vai alla pagina

    Argomenti: giustizia, Berlusconi, conflitto di interessi, processi, centrosinistra, alleanze, udc, televisioni, tremonti, Schifani Renato, presidente del Senato, leggi vergogna, legittimo impedimento, processo breve, Ocse, governo tecnico | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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