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Dichiarazione di Nichi VENDOLA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Consigliere Regione Puglia


 

«La società soffre il nuovo Ulivo, patto tra mediocri» - INTERVISTA

  • (11 settembre 2010) - fonte: Il Mattino - Pietro Perone - inserita il 11 settembre 2010 da 31

    Negli occhi ancora il funerale di Angelo Vassallo, Nichi Vendola da Acciaroli risale la Basentana per tornare a Bari e con una qualche iniziale difficoltà riparla di primarie e soprattutto del «nuovo Ulivo» proposto da Bersani che, avverte, «non può essere un vecchio mosaico». Chiede piuttosto il presidente della Puglia lo scatto in avanti di un centrosinistra capace di diventare «il cantiere della società» perché - spiega - si dia «il via a un forte disegno riformatore e non a un'alleanza di mediocri». Risposta a quella «sofferenza sociale» di cui le contestazioni al segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, alla festa del Pd di Torino sono il segnale eloquente e allarmante.

    Malessere che i democratici non riescono a interpretare?

    «Ne parliamo tra un attimo... Ma visto che voi siete Il Mattino e io sono Nichi Vendola vorrei partire dal promemoria scritto con il sangue di Angelo Vassallo. Una vicenda che dovrebbe vedere l'Italia intera inchinarsi dinanzi a un testimone della legalità e della verità, un sindaco che era un pezzo di quel Sud coraggioso e laborioso la cui esistenza viene spesso occultata nella polemica neo leghista che avvolge da troppi anni la scena pubblica e anche il racconto dei mass media. Il Sud è quindi sprofondare progressivamente in una specie di buco nero, una nube tossica che impedisce di vedere oltre alle ombre, le poche luci. Si tratta non solo di una questione culturale, ma economico-politica e sociale: il Mezzogiorno è stato spogliato di risorse e nella sua costante criminalizzazione è stato sottoposto ad ogni sorta di saccheggio».

    Ci sono i fondi dell'Ue, il piano del governo: gli amministratori meridionali non hanno colpe?

    «Avere però interlocuzioni così sporadiche e nevrotiche con chi ci chiama cialtroni non solo non ci aiuta a risolvere problemi di lungo periodo, ma ci penalizza.
    Sono al minimo storico i trasferimenti ordinari dello Stato e sono stati rastrellati dalla finanza straordinaria per il Sud risorse per finanziare tutte le necessità nazionali, dagli ammortizzatori sociali, fino alla ricostruzione in Abruzzo. E infine l'ultimo atto sono quei soldi per le clientele leghiste attraverso le scandalose mance inserite nell'ultima Finanziaria.

    Sarà autunno caldo nel Meridione come nel resto d'Italia?

    «Siamo di fronte a una stretta drammatica in tutto il Paese, tanto più perché nascosta dalla propaganda di regime. Ci sono aree che conoscono una vera e propria ecatombe produttiva, un effetto domino che colpisce piccole e medie aziende mentre la classe dirigente è paralizzata dalle questioni giudiziarie che interessano il premier e dalla rissa interna al centrodestra».

    «Bisogna consentire che la sofferenza sociale possa avere le proprie forme di espressione, va garantito l'esercizio al dissenso, la democrazia è fatta anche di contestazioni. Tuttavia bisogna lavorare affinché questo dissenso non degeneri in un ribellismo violento. Tutti abbiamo questo problema, non solo il Pd. E tutti abbiamo il dovere di sovrapporre le esigenze di cambiamento del Paese alle ragioni di bottega di ognuno di noi».

    La risposta può essere il Nuovo Ulivo dl Bersarni?

    «Piuttosto l'apertura di un cantiere dell'alternativa che parli chiaro sui temi fondamentali della vita delle persone: lotta contro la precarietà, per la difesa della scuola pubblica e ambiente, un nuovo modello energetico, una politica di pace. Un patto insomma, tra la politica e il popolo.
    L'idea che personalmente vedo con disagio è quella di metterci in una condizione in cui si tratta di ricostruire un vecchio mosaico. Abbiamo invece bisogno di un disegno riformatore forte, non di alleanze mediocri. Lo dico cercando fino in fondo l'intesa, non sono certo io l'uomo nemico delle coalizioni, sono contrario alla logica dei pregiudizi e dei veti.
    L'ho sempre detto: non si possono subire né esercitare sugli altri. Per me l'alleanza può essere la più ampia possibile, ma purchè si parta dalla società. I primi alleati devono essere i precari della scuola, gli operai di Melfi e Pomigliano, le piccolissime aziende che stanno chiudendoe le donne che hanno patito l'umiliazione del linguaggio ufficiale della destra. Su questa base costruiamo un passo e soprattutto diamo alla politica la possibilità di potere tornare ad essere una proprietà pubblica».

    Pezzi di Rifondazione e Pdci nelle liste del Pd: i diretti interessati smentiscono, ma forse una trattativa c'è stata.

    «Non entro in questo recinto di politica di Palazzo. Non mi interessano le modalità con cui gli altri si confrontano e non pongo il problema di un posto al sole per me e i miei amici. Pongo invece il problema di un centrosinistra che deve interpretare con coraggio un passaggio storico, il ruolo di chi è capace di seppellire il berlusconismo e il cadavere della seconda Repubblica per fare nascere una nuova storia in questo Paese».

    Le primarie unica strada?

    «Spero che nei prossimi giorni i pensieri si facciano più sereni e le parole siano più lucide: a prescindere dall'agenda elettorale dobbiamo mettere in moto un processo virtuoso per avere un candidato».

    Possibile un ticket tra lei e Chiamparino: affinità di origini e diversità notevoli di vedute su Fiat metalmeccanici?

    «Finché è un modo per preconfezionare il risultato delle primarie non ne parlo che invece deve essere affidato alla consultazione. Si tratta quindi di un discorso fuori contesto».

    Oggi si inaugura la Fiera del Levante e Berlusconi nuovamente non ci sarà.

    «Non ci vuole un interprete raffinato per decriptare il messaggio: Berlusconi manca».

    Fonte: Il Mattino - Pietro Perone | vai alla pagina

    Argomenti: centrosinistra, ambiente, seconda repubblica, mezzogiorno, sud, pd, precari, questione meridionale, scuola pubblica, classe dirigente, Fiat, primarie, propaganda politica, ricostruzione in Abruzzo, alleanza, Nuovo Ulivo, Vassallo, Marchionne | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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