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Dichiarazione di Rosanna FILIPPIN

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Bassano del Grappa (VI) (Partito: PD)  - Assessore  Comune Bassano del Grappa (VI) (Partito: PD) 


 

«Al Veneto servono più soldi, non poltrone».

  • (14 settembre 2010) - fonte: Pd Veneto.org - inserita il 15 settembre 2010 da 31

    «Considero Galan così intelligente da poter fare un bilancio onesto della sua parabola politica». Colta sul vivo, Rosanna Filippin batte un colpo, quel colpo che ieri il ministro dell’Agricoltura ha a suo modo sollecitato, denunciando la pochezza della sinistra in Veneto. «Forse a mancare a Galan - sostiene il segretario regionale del Pd - è un pizzico di coraggio.

    Il Pdl in Veneto è stato cannibalizzato dalla Lega: il progetto di modernizzatore di una regione di rango europeo ha lasciato spazio al tribalismo del «prima i veneti» che il Pdl, per paura di perdere altri voti, si guarda bene dallo sfidare. E poi mica ci saremo dimenticati com’è finita la saga dell’uomo che disse: il Veneto sono io. Con un grazioso benservito e l’incarico a quello che lui definiva il ministero delle mozzarelle.

    Per questo forse non è il più titolato a dare pagelle». Filippin, inoltre, interviene sulla querelle aperta dal centrodestra sul decentramento dei ministeri: «Io credevo che federalismo significasse portare più soldi al Nord, non più ministeri - chiarisce - forse anche questo è un esempio del fatto che la Lega è diventata romana nel sangue. Credo che ottenere una distribuzione equa delle risorse sia per il Veneto più importante che ospitare un ministero. Purtroppo il federalismo «cosa fatta» proclamato da Bossi è così: tanto fumo e poco arrosto.

    Molto prima dei mitici ministeri, ai veneti arriverà il conto salato dei tagli agli enti locali». Infine, per quanto riguarda il balletto delle elezioni, il Pd precisa: «Berlusconi per la prima volta ha paura del voto - conclude Filippin - al Nord perché teme la Lega e al Sud perché teme Fini. In questa paura è racchiuso l’esaurimento del suo progetto nazionale, che è entrato in crisi. Nella saga politica dell’imprenditore d’Italia, siamo arrivati al fallimento. A differenza della Lega, che su questo tema ha un’idea diversa ogni giorno, noi abbiamo idee chiarissime: la legge elettorale è uno schifo. Bisognerebbe cambiarla per ridare ai cittadini il potere di scegliere, che oggi è delle segreterie di partito. Comunque vada noi siamo pronti: il Cavaliere può chiedere voti di fiducia, giuramenti, atti di fede, ma la sua maggioranza è spaccata. E i prossimi mesi saranno un calvario»

    Fonte: Pd Veneto.org | vai alla pagina

    Argomenti: legge elettorale, elezioni, enti locali, tagli, veneto, lega, Nord e Sud, crisi politica, libertà di scelta | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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