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Dichiarazione di Domenico TALARICO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Rende (CS) (Lista di elezione: RnP)  - Consigliere Regione Calabria (Lista di elezione: IdV) 


 

Conversione centrale di Laino Borgo

  • (17 settembre 2010) - fonte: www.nuovasibaritide.it - inserita il 05 ottobre 2010 da 2313
    Il  Consigliere regionale dell’Italia dei valori, Mimmo Talarico, ha presentato una interrogazione a risposta scritta sottoscritta anche dal capogruppo in Consiglio Giuseppe giordano e dal Consigliere Emilio De Masi, al Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, ed all’Assessore alle Attività Produttive, Antonio Stefano Caridi, in ordine alla conversione a biomasse di una centrale Enel sita nel Comune di Laino borgo (CS) per sapere se, in sede di valutazione preliminare, si è tenuto conto della sostenibilità del Progetto in riferimento alle caratteristiche ambientali ad alla vocazione economica del territorio in cui dovrebbe essere riattivata la centrale e se sono stati riscontrati profili di illegittimità e carenze progettuali relativamente all’istanza presentata da Enel S.p.A. I Consiglieri dell’Idv chiedono inoltre quali urgenti misure l’Assessore alla Attività Produttive, nonché il Presidente e la Giunta regionale intendono assumere a tutela dell’area protetta del Parco del Pollino e delle popolazioni calabresi e lucane che vi abitano premesso che presso il Dipartimento delle Attività Produttive – Settore Politiche Energetiche della Regione Calabria è in corso un procedimento autorizzatorio per la conversione a biomasse della centrale Enel della Valle del Mercure in quel di Laino Borgo (CS), la cui ubicazione è all’interno di un’area doppiamente protetta a livello nazionale e comunitario (Parco Nazionale del Pollino e Zona di Protezione Speciale Pollino e Orsomarso) e considerato che l’attivazione di tale centrale determinerebbe non soltanto inaccettabili rischi per la salute delle popolazioni residenti, ma anche danni irreparabili all’ambiente e alle specie protette, animali e vegetali, presenti nell’area, nonché alle attività economiche esistenti sul territorio e, infine, ma non certo da ultimo, allo sviluppo occupazionale dell’intera area calabrese e lucana interessat
    Fonte: www.nuovasibaritide.it | vai alla pagina
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