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Dichiarazione di Luca Cuccu
Rinvio lezioni all'Ateneo di Pisa: 'Il Senato Accademico della vergogna'
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(17 settembre 2010) - fonte: www.consiglio.regione.toscana.it - inserita il 24 settembre 2010 da 16420
`Per protesta contro il ministro Gelmini causano disagi agli studenti`“L’ateneo pisano si pone nuovamente come capofila della tensione sociale universitaria, senza considerare i problemi che questa comporta e senza accorgersi che queste sterili proteste strumentali non portano mai a soluzioni dei problemi dell`università. Per contrapporsi a questa ondata di demagogia contro il Ministro Gelmini il Popolo della Libertà e Studenti per le Libertà mobilitati metteranno in atto dal prossimo quattro ottobre una serie di iniziative di informazione e proposta nelle facoltà pisane”
“La nostra sarà una risposta costruttiva per mettere a conoscenza gli studenti delle importanti novità apportate da una riforma che soltanto il Governo Berlusconi ha voluto e saputo fare. D’altronde dalla sinistra studentesca e di partito cosa possiamo aspettarci se non la difesa dei loro amici e dei loro privilegi? Prima il rinvio delle lezioni e poi l’ordine di servizio che invita il corpo docente a dare lettura della mozione all’apertura delle lezioni, delle sessioni d’esame e delle discussioni delle tesi di laurea.
Il tutto ratificato dal Senato Accademico dell’Ateneo Pisano, su proposta del movimento ‘Sinistra per’, movimento studentesco legato al partito democratico con frange di estrema sinistra. Siamo di fronte ad un’offesa recata al diritto degli studenti universitari che pagano tasse salate e vedono le lezioni rinviate. La gravità di questa decisione riguarda due aspetti. In primis lo slittamento delle lezioni comporta disagi a senso unico ai danni degli studenti, mentre ma non prevede una conseguente decurtazione dello stipendio dei professori. Ancor più grave, se possibile, è l’invito ‘al corpo docente a dare lettura della mozione all’apertura delle lezioni, delle sessioni di esame e della discussione delle tesi di laurea’. Quasi ad indicare la volontà della sinistra universitaria di attribuire valore didattico alla protesta. Gli studenti sono e vogliono restare liberi. Liberi di apprendere e non ascoltare docenti che invece di insegnarci ciò per cui li paghiamo ci parlano di proteste e alimentano la tensione sociale.
L’ateneo di Pisa prenda esempio da quello di Bologna, che molto responsabilmente si è detto pronto a firmare contratti per i docenti che dovranno sostituire i colleghi che invece di fare il proprio lavoro si astengono per sostenere la protesta”.
Fonte: www.consiglio.regione.toscana.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi